Siamo stati ad Almisano di Lonigo, per visitare FIAMM Green Energy Island, la prima isola energetica in Europa per la produzione e l’immagazzinamento di energia da fotovoltaico. Abbiamo approfittato dell’occasione per rivolgere qualche domanda sul mercato batterie auto a Nicolò Gasparin, business unit director Starter&Mobility FIAMM.
Oggi il contributo all’ambiente si concretizza anche in FIAMM Green Energy Island.
Siamo stati ad Almisano di Lonigo per visitare la struttura, e abbiamo chiesto a
Nicolò Gasparin, business unit director Starter&Mobility FIAMM, un suo parere sull’offerta attuale del mercato delle batterie auto.
Parlando di ecosostenibilità, come gestisce FIAMM il ritiro dell’usato e il riciclo delle batterie auto?
È importante innanzitutto sottolineare come la batteria e tutti i suoi componenti siano completamente riciclabili, pertanto FIAMM è impegnata in prima linea dal 2008 nella raccolta e smaltimento delle batterie esauste con l’iniziativa dedicata “Raccolta Amica”. Per la gestione operativa della raccolta FIAMM può vantare un consolidato rapporto di partnership con la migliore organizzazione dedicata al recupero degli accumulatori al piombo, il COBAT di cui è socia. FIAMM punta molto sulla sensibilizzazione della filiera distributiva e del consumatore per indurre comportamenti corretti nella gestione dell’accumulatore esausto: a tale proposito tutte le officine iscritte all’iniziativa Raccolta Amica ricevono al momento dell’iscrizione materiali per la personalizzazione e identificazione del punto vendita come punto di raccolta per le batterie esauste.
Al di là delle tecnologie al sale e al litio, il problema delle auto di oggi è la grande richiesta di energia con batterie ancora tradizionali. Qual è la vostra offerta al mercato in questo senso?
Le batterie al piombo rimarranno un prodotto centrale per ricambisti e officine, visto che l’attuale parco circolante è praticamente tutto equipaggiato con questo tipo di accumulatori. Per il futuro, la tecnologia piombo/acido rimarrà fondamentale nell’automotive: FIAMM ha quindi recentemente aggiornato la propria offerta lanciando sul mercato le rinnovate batterie Titanium e Titanium Plus. Queste ultime rappresentano l’ultima evoluzione FIAMM in fatto di accumulatori al piombo/acido: dotate di tecnologie come il metallo espanso e le leghe di calcio, garantiscono maggiore durata e performance. Particolarmente curato anche l’aspetto della sicurezza, grazie al coperchio SPC (Safety Power Checked) che consente la completa condensazione delle particelle acide, e alla presenza del Flame Arrestor, che annulla i rischi causati da scintille o fiamme libere esterne alla batteria.
Infine, per venire incontro inoltre alla crescente domanda di batterie per le autovetture dotate di sistemi stop&start, FIAMM propone la gamma ECOFORCE.
Queste batterie utilizzano la tecnologia AGM (Absorbent Glass Material) o la tecnologia AFB (Advanced Flooded Battery) per garantire un’elevata capacità di ciclaggio della batteria stessa, caratteristica indispensabile per le applicazioni stop&start micro ibride (vetture con sistema stop&start e recupero energia in frenata).
L’offerta delle batterie sta diventando sempre più complessa. Come si possono aiutare gli autoriparatori e i ricambisti a orientarsi nella scelta?
Con il graduale incremento delle vetture micro ibride equipaggiate con batterie dell’ultima generazione, la professionalità e l’aggiornamento degli operatori (meccanico/elettrauto) è fondamentale in quanto alla batteria è richiesto non solo di avviare il motore ma di mantenere attivi tutti i sistemi elettrici/elettronici di bordo nella fase in cui il motore viene spento dal sistema stop&start; consigliare e installare una batteria non specifica potrebbe comportare, oltre a malfunzionamenti e scarsa durata, anche problemi di sicurezza. FIAMM grazie all’iniziativa FIAMM Network dà la possibilità ai propri iscritti di attivare un servizio di Help Desk specializzato, e di partecipare a corsi di formazione specifici sulla parte elettrica della vettura. Il programma viene proposto dalla nostra rete di vendita ai nostri clienti (ricambisti/distributori) i quali lo veicolano presso le officine loro clienti, dando vita così a un vero e proprio “network”. FIAMM inoltre mette a disposizione dei propri clienti ogni anno un catalogo applicazioni cartaceo mentre un catalogo applicazioni elettronico è consultabile sul sito fiamm.com e viene aggiornato ogni quadrimestre.
Come vede in generale l’andamento del mercato batterie?
Il mercato aftermarket della batteria in Italia, così come nei mercati consolidati europei, è fondamentalmente stabile dal 2008; per il 2011 non prevediamo grosse variazioni, ma piuttosto un assestamento dei volumi. In Italia stimiamo che il nostro marchio abbia una quota di mercato superiore al 12%, se invece consideriamo tutti i marchi dell’azienda la nostra quota di mercato si avvicina al 23%.
Per quanto riguarda la distribuzione nazionale assistiamo a una contrazione del numero di operatori del settore (grossisti/ricambisti) a cui si deve sommare la costante diminuzione (o selezione) dei professionisti della riparazione (officine, gommisti, carrozzerie) in grado però di sviluppare un fatturato medio in crescita.
Cosa ne pensa della vendita di batterie nella grande distribuzione organizzata e nei supermercati?
La grande distribuzione rappresenta un canale di vendita che vale all’incirca un 8% del mercato batterie auto, in crescita rispetto agli anni passati. I criteri di scelta del canale e dei prodotti ivi distribuiti sono sensibilmente diversi rispetto a quelli che troviamo nei canali “tradizionali”: la sensibilità al prezzo e la marca infatti sono tra i criteri di acquisto maggiormente citati; anche la clientela è una clientela diversa, composta prevalentemente da persone non attive con una vettura più anziana. Detto questo ritengo che la vendita delle batterie tramite la GDO continuerà anche negli anni a seguire con una quota di mercato che verrà fortemente influenzata dalla maggiore complessità dei veicoli moderni, dalla crescente difficoltà che gli appassionati di “fai da te” incontreranno nella sostituzione della batteria e, in senso inverso, dall’invecchiamento del parco auto italiano.
Fiamm Green Energy Island
FIAMM Green Energy Island, inaugurata a giugno, è in grado di produrre e immagazzinare l’energia derivata da pannelli fotovoltaici grazie alle batterie al sale. Noi di Notiziario Motoristico siamo stati ad Almisano di Lonigo, dove abbiamo visitato “l’isola verde” e abbiamo visto anche due esempi di “oasi” montate, facendocene spiegare il funzionamento da Samuele Lupatini, marketing intelligence & corporate communication manager di FIAMM.
“Lo sfruttamento delle fonti rinnovabili e pulite non è una novità. Lo svantaggio di tali fonti è però la loro discontinuità. Con l’uso delle batterie FIAMM SoNick al sodio nickel, FIAMM ha ovviato a questo problema, riuscendo a “catturare” l’energia fornita dai pannelli solari o dalle pale eoliche e a stoccarla per un uso più diluito nel tempo”.
L’isola energetica FIAMM Green Energy Island (la prima in Europa) è stata realizzata in collaborazione con Terni Energia, Elettronica Santerno, Galileia e Prosoft: è in grado di fornire energia con potenza di picco di 181 kW e di immagazzinare fino a 230 kW. Fornisce elettricità sia allo stabilimento produttivo sia alla rete elettrica, consentendo di ridurre le emissioni di CO2 di 106 tonnellate all’anno.
Energy Oasis
Lo stesso concetto di FIAMM Green Energy Island può essere applicato in scala minore nelle Energy Oasis, vere e proprie centrali elettriche in un container, sviluppate per portare energia elettrica pulita nelle zone che ancora ne sono prive.
“Tutto è partito da una considerazione: su 6,8 miliardi di abitanti nel mondo, 1,4 miliardi sono totalmente privi di energia elettrica”, ci ha raccontato Samuele Lupatini.
“Basandosi sugli stessi concetti che hanno permesso di costruire FIAMM Green Energy Island, quindi, l’azienda ha costruito dei container (facilmente trasportabili) con all’interno una centrale elettrica autosufficiente, con pannelli solari e pale eoliche all’esterno e batterie al sale all’interno, per permettere di accumulare l’energia non utilizzata. Delle prese sul retro permettono l’allacciamento elettrico, portando così energia in zone del mondo prive di rete elettrica. Le caratteristiche di alta resistenza delle batterie al sale consentono di posizionare il container in luoghi con climi estremi, dal caldo al freddo”.