Altro che "superati": i freni a tamburo, al retrotreno delle autovetture, costituiscono una tecnologia sempre attuale. Economici, pratici e contribuiscono alla stabilità. A patto di osservare sempre la corretta manutenzione e utilizzare ricambi aftermarket pari al primo equipaggiamento. Ecco i consigli TRW per avere sempre... dei tamburi efficienti

All’avantreno sono superati: le ruote anteriori hanno bisogno di un sistema frenante efficiente, preciso e che non si affatichi per scongiurare i problemi di fading. Al retrotreno, dove l’azione freno è meglio che sia più morbida (anche per motivi di stabilità), invece, i freni a tamburo continuano a rivelarsi ottimi alleati nella guida di tutti i giorni. A patto che anche per loro venga riservata la necessaria manutenzione.

Per dire: potranno essere antiquati finché si vuole, ma nelle autovetture utilitarie e, comunque, di segmento medio – basso, il “tradizionale” impianto a ceppi resta economicamente efficace e, dunque, attuale. A patto che la manutenzione sia regolare e il montaggio componenti aftermarket sia pari al primo equipaggiamento.

Lo sanno bene le Case produttrici: per questo, proseguono le iniziative a supporto dei freni a tamburo. Fra queste, la campagna di comunicazione incentrata sull’importanza dei componenti attuazione idraulica e freni a tamburo avviata da TRW Automotive Aftermarket per tutto il 2012.

Il progetto offre a officine e automobilisti una serie di consigli di manutenzione e intervento, materiale promozionale (pubblicità a mezzo stampa, brochure di prodotto, filmati, materiale di supporto commerciale, comunicazioni mirate)  e offerte di prodotto ad hoc. L’obiettivo, indica TRW Automotive Aftermarket, è una sensibilizzazione sempre maggiore sui temi della sicurezza, l’importanza di controlli in officina a intervalli regolari e sui pericoli causati da componentistica difettosa.

Lo spunto iniziale della campagna di TRW si deve a una indagine di mercato: nel 2011, il 45% delle autovetture nuove a livello globale è stato equipaggiato con freni posteriori a tamburo. Questo per motivi economici (è una soluzione efficiente) e di semplicità costruttiva (l’integrazione del freno a mano su un autoveicolo equipaggiato con freni a tamburo al retrotreno è relativamente semplice). Ecco il motivo per il quale il tamburo posteriore è ancora così presente nella tecnologia di produzione. Tanto che, a medio termine, le aspettative di produzione non si discosteranno dall’attuale 45%.

“Il sistema antibloccaggio dei freni (ABS) ha avuto notevoli sviluppi negli ultimi anni– spiega Barbara Koerfer, product manager TRW e responsabile Freni a tammburo e Attuazione idraulica - Le ultime versioni, oltre a impedire il bloccaggio delle ruote durante la frenata, controllano elettronicamente il comportamento dinamico della vettura in condizioni di guida e frenata difficili. Questa funzione, nota come Controllo elettronico della stabilità (ESC), può comprendere: il ripartitore elettronico di frenata (EBD); il controllo della trazione (TC); l'assistenza alla frenata (HBA) o il sistema di ripartizione della frenata in curva (CBC), i quali regolano la distribuzione delle forze frenanti sull'asse anteriore o posteriore a seconda delle circostanze. Ciò significa che in determinate condizioni, per esempio in presenza di ghiaccio su strada, l'asse posteriore garantisce un livello di frenata superiore".

Le performance di frenata ricavano un notevole impatto anche da parte dei prodotti di gamma idraulica. Tuttavia, come avviene per gli altri componenti “invisibili” rilevanti sotto il profilo della sicurezza del sistema frenante, molto spesso non godono dell’importanza che viene riservata a freni a disco e pastiglie. E’, dunque, di primaria importanza che i componenti del sistema di attuazione (tubi freno, pompa freno, liquido freni) funzionino correttamente. In caso contrario, si possono avere delle notevoli riduzioni nelle prestazioni di frenata.
 
Approfondimenti

Per TRW
Per TRW Automotive Aftermarket
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