L’Associazione di Confindustria che rappresenta i settori di produzione manufatti in gomma: “Oltre ai parametri indicati dal Regolamento UE 1222/2009 c’è di più”. Ecco cosa dice il regolamento. I gommisti sempre più “consulenti per la sicurezza su strada”. E Assogomma sensibilizza gli utenti con la campagna “Pneumatici sotto controllo”
Il 1 novembre si avvicina, e con esso la “data X” a partire dalla quale ogni pneumatico (o lotto di pneumatici identici) che dal fornitore arriverà al venditore (leggi: gommista) dovrà possedere l’etichettatura, secondo quanto prescrive il Regolamento UE 1222/2009.Finora, l’argomento è stato affrontato dalle aziende di produzione pneumatici. In questi giorni, è Assogomma (l’Associazione di Confindustria che rappresenta i settori di produzione manufatti in gomma) a far sentire la propria voce.
Torniamo quindi sull’argomento, e ricapitoliamo le indicazioni che, dal 1 novembre 2012, dovranno comparire in via obbligatoria su ciascuno pneumatico destinato all’impiego su autovetture, veicoli commerciali leggeri (furgoni) e autocarri pesanti, con l’obiettivo di migliorare ulteriormente qualità, sicurezza ed efficienza delle gomme dal punto di vista dei consumi di carburante, dell’aderenza sul bagnato e della rumorosità.
Etichettatura pneumatici: cosa dice il regolamento UE 1222/2009
Il Regolamento UE 1222/2009, che si applica agli pneumatici prodotti dopo il 1 luglio 2012 per autovetture, furgoni e automezzi pesanti (non si applica su pneumatici moto, ricostruiti, offroad professionali, per impiego temporaneo, racing e altre categorie specifiche) prescrive sette “classi di merito” (da “A”, cioè la migliore, a “G”, ovvero la meno efficiente), relative ad alcuni parametri, quali: resistenza al rotolamento e aderenza sul bagnato; e tre “classi” (in relazione al numero delle “barre” che compaiono sull’etichetta) riguardo al rumore da rotolamento, su valori espressi in Decibel.
Dati alla mano, evidenzia Assogomma, la differenza di “classe” riguardo alla resistenza al rotolamento fra uno pneumatico “A” e uno “G” può tradursi in un risparmio di carburante fino al 7,5% (anche di più nel caso degli automezzi pesanti).
Per il capitolo “aderenza sul bagnato”, la differenza fra una gomma “A” e una “G” può indicare fino al 30% di minore spazio di frenata.
Quanto alla rumorosità, “tre barre nere” indicano il valore peggiore (supera, infatti, il futuro limite europeo obbligatorio); due barre piene indicano il prodotto intermedio, che avrà una rumorosità fino a 3 Db in meno del valore limite europeo futuro. Se compare una sola barra, il livello di rumorosità della gomma è inferiore di oltre 3 Db al valore limite futuro (ricordiamo che 3 Db in meno proveniente dagli pneumatici equivale a dimezzare l’intensità del rumore).
Etichettatura pneumatici: le indicazioni di Assogomma
Per meglio orientare il cliente finale (automobilista), Assogomma indica una serie di avvertenze e consigli. In primo luogo, “Le informazioni riportate sull’etichetta non richiedono modifiche alla marcatura sui fianchi del pneumatico”. Bisogna, dunque, verificare sempre le informazioni sull’etichetta dalle indicazioni di materiale promozionale cartaceo o Web del costruttore in riferimento.
Occorre, in secondo luogo, controllare sempre che l’etichetta riporti le informazioni relative a tutti e tre i parametri previsti (resistenza al rotolamento, aderenza sul bagnato, rumorosità).
Al momento dell’acquisto, l’automobilista deve controllare che lo scontrino fiscale o la fattura riportino le informazioni relative all’etichettatura; in alternativa, le informazioni devono essere contenute in un documento specifico. Questo vale solo per gli pneumatici prodotti dopo il 1 luglio 2012: prima di tale data, non si può pretendere il rilascio delle informazioni riportate sull’etichettatura. Per converso, le gomme senza etichettatura possono continuare ad essere vendute, a condizione che siano state costruite entro il 1 luglio 2012.
Chi controlla il controllore?
Queste sono le indicazioni che prescrive il Regolamento UE 1222/2009. E’ chiaro che nell’aftermarket la questione si fa più complessa. Come noi stessi avevamo riportato nei mesi scorsi, le aziende di produzione pneumatici per autotrazione puntano il dito sulla necessità di ottenere un “qualcosa in più” rispetto alle norme – base di etichettatura pneumatici.
Un “qualcosa in più” che deve esprimersi attraverso una linea retta gommista – automobilista, formata da massicce campagne di formazione nei confronti dei rivenditori, per metterli nella condizione di operare consulenza al massimo livello.
E non sono solo i produttori a chiedere maggiore impegno istituzionale: “L’etichetta, per sua natura, si presta a possibili impieghi scorretti, se non addirittura a contraffazione – indica Assogomma – Per questo, è necessario che in Italia venga attivato al più presto un efficace sistema di controllo sul mercato, per evitare inadempimenti che causerebbero dei danni non solo ai consumatori, ma anche alle aziende di produzione più serie, che si sono adoperate in prima persona per fornire al mercato elementi di valutazione trasparenti che migliorassero l’efficienza economica e ambientale dei trasporti su strada e, nello stesso tempo, accrescessero la sicurezza stradale”.
Il gommista diventa anche consulente
Il rivenditore specializzato è il partner più importante, per l’automobilista, nella diffusione del messaggio tecnico sulla sicurezza degli pneumatici, per informare l’automobilista sulla corretta scelta delle gomme da montare, ovviamente sulla base dell’etichettatura.
Come dire: il gommista non sarà più solamente un semplice rivenditore, ma assumerà un ruolo ben più importante: diventerà “consulente per la sicurezza applicata agli pneumatici”.
Questo è quanto afferma la stessa Assogomma in un comunicato reso noto in questi giorni: “Esistono numerose altre caratteristiche che determinano le prestazioni complessive di un pneumatico che non sono disciplinate da questo nuovo sistema di valutazione. Inoltre, nel processo di acquisto resta imprescindibile il consiglio ed il supporto dei rivenditori specializzati nell’orientare al meglio il consumatore nella scelta del pneumatico di qualità più adatto alle proprie esigenze”.
Approfondimenti
Per il Regolamento UE 1222/2009 sulle disposizioni di etichettatura pneumatici
Per Assogomma
Per la campagna di sensibilizzazione Pneumatici Sotto Controllo di Assogomma
Per l’approfondimento di Notiziario Motoristico sull’etichettatura pneumatici
Per l’approfondimento di Notiziario Motoristico sulle opportunità di mercato legate al servizio gomme