Articoli | 03 November 2012 | Autore: Giulia Margi

Texa: tutto il fascino della nuova sede

Se Texa ha colpito il mondo dell'autoriparazione con il lancio del suo diagnostico multimarca “Axone 2000”, con l'inaugurazione della nuova sede ha stupito e affascinato i suoi dipendenti e il mondo dell'imprenditoria.   

Basterebbero poche immagini per capire che la nuova sede di Texa, inaugurata lo scorso 29 settembre, è molto più di un “semplice” luogo di lavoro: è una filosofia di vita. Quello che si è voluto costruire, infatti, è un luogo dove non solo si può lavorare in condizioni ambientali ottimali, ma ci si sente parte attiva di un progetto che riguarda l'azienda e la vita di ciascuno dei lavoratori. Un approccio creativo e propositivo, dove i lavoratori diventano “appartenenti” (e non più semplici dipendenti), cioè persone coinvolte nelle sorti della società e decise ad applicarvisi come fosse la propria impresa.
E perché ciò possa avvenire, si è creato un ambiente stimolante e capace di creare occasioni di intenso lavoro e svago: non solo uno stabilimento e degli uffici dotati di tecnologie d'avanguardia, in una costruzione dove la luce avvolge tutto grazie alle immense vetrate, ma anche un vero e proprio borgo antico, con ristorante, bar, teatro, sala giochi, edicola, un parco alberato di 40.000 mq e un giardino pensile.
Profondamente legato al territorio, il presidente di Texa, Bruno Vianello, ha voluto realizzare una sorta di piccola città, dove i 455 dipendenti (età media 30 anni) possano crescere professionalmente e interagire anche a livello umano in tutta serenità, perché solo in un'atmosfera di questo genere si può dare il meglio di sé.

Texa è Made in Italy
L'azienda di Monastier di Treviso è profondamente legata al territorio, innanzitutto per convinzione: uno delle targhe appese nel nuovo centro Texa recita “Le aziende che non investono nella propria terra, prima o poi sono destinate alla decadenza”.
Durante l'inaugurazione, cui hanno preso parte numerose personalità del mondo politico e imprenditoriale locale e nazionale, tra cui il ministro Fornero, Bruno Vianello ha dichiarato: “Come imprenditori, io e Manuele Cavalli crediamo di avere fatto il nostro dovere fino in fondo, anche quello etico, con la scelta di continuare ad investire in Italia, nonostante la tipologia dei nostri prodotti ben si presterebbe ad una delocalizzazione. Mi riferisco non solo alla realizzazione di questo nuovo stabilimento, ma anche al fatto che continuiamo ad assumere tanti giovani, ai quali oltretutto provvediamo tramite i nostri programmi formativi anche a completarne l’istruzione scolastica”.
Il Made in Italy per Texa, dunque, non è solo lavorare e produrre in Italia, ma formare le nuove leve (vedi l'iniziativa TexaEdu che collabora direttamente con istituti tecnici dove si formano gli autoriparatori di domani) e investire nella crescita professionale di chi già lavora in Texa. Il Made in Italy è un marchio per i prodotti Texa, che riunisce creatività di progettazione e rigore negli standard di qualità e collaudo.
Una filosofia di lavoro che Texa esporta con i suoi prodotti commercializzati direttamente in Spagna, Francia, Gran Bretagna, Germania, Polonia, Russia, Giappone, Stati Uniti.  

Il taglio del nastro
A festeggiare i 20 anni di attività, i traguardi finora raggiunti e l'inaugurazione della nuova sede, sono stati invitate anche molte personalità del mondo politico e dell'imprenditoria italiana, a sottolineare che Texa rappresenta, come ha sintetizzato il ministro del Lavoro e delle Politiche Sociali Elsa Fornero: “il benchmark per la ripresa non solo economica ma anche civile e morale. Sono coloro che hanno il senso di non scappare, di restare e costruire”.

La nuova Texa in cifre
50 milioni di euro: l'investimento
104.000 mq: la struttura nel suo insieme
oltre 30.000 mq: lo spazio coperto
15.000 metri cubi: la quantità di cemento armato usata
2.000 mq: la superficie delle facciate vetrate
2 milioni di kg: l'acciaio utilizzato
 943 km: la lunghezza totale dei cavi
455: gli “appartenenti” (dipendenti)
30 anni: l'età media dei lavoratori in Texa.


>>Leggi anche:
"Diagnosi d’officina automezzi pesanti: Texa aggiorna il software IDC4 Truck"
Diagnostica veicoli commerciali e automezzi pesanti: partnership fra Texa e Mercedes-Benz Trucks”        
L'autodiagnosi per i mezzi pesanti? Non basta più. Il parere di Texa
Il “social repair” secondo Texa
Texa: soluzioni per l’officina contro la crisi

Photogallery