L’apertura di una filiale diretta in Italia del distributore tedesco Diesel Technic si sta rivelando una strategia vincente. Conosciamo più da vicino questo “nuovo player” della distribuzione indipendente.

Il mercato aftermarket in Italia sta vivendo importanti trasformazioni tra aggregazioni e nuovi player che si affacciano nel nostro paese. Uno di questi, arrivato quasi in sordina, è Diesel Technic, colosso tedesco che ha aperto una filiale a Verona a novembre dello scorso anno. Siamo andati a trovarlo per conoscere più da vicino questa realtà, che punta a crescere nel nostro paese affidandosi a distributori regionali e ricambisti molto strutturati.
 

Come è nata la filiale italiana

Walter Schiavi, direttore generale di Diesel Technic Italia, ci ha accolti nella nuova sede di Verona con il sorriso di chi sa che le cose stanno andando bene e le prospettive di crescita sono molto buone.

“Quando abbiamo inaugurato la sede di Verona – racconta Schiavi – eravamo solo in cinque persone: oltre a me, due addetti al customer service e due in magazzino, oggi siamo in 12 e contiamo di aumentare ancora l’organico in futuro”.
Diesel Technic Group è un importante player tedesco, specializzato nella distribuzione all’aftermarket indipendente di ricambi per veicoli commerciali leggeri e pesanti a marchio DT Spare Parts e SIEGEL Automotive.
In Germania il gruppo gestiva già un buon parco clienti italiano, ma era arrivato al punto di dover fare una scelta tra la stabilità e la crescita e così è stata presa la decisione di aprire una filiale diretta in Italia.

“La sfida era decisamente interessante e per vincerla abbiamo puntato su flessibilità e servizi: solo così potevamo dimostrare a chi era già cliente che l’apertura della sede italiana era un vantaggio per tutti - spiega Schiavi. Il mercato ci ha dato ragione e posso dire con soddisfazione che stiamo crescendo da tutti i punti di vista, dal numero di codici a magazzino ai clienti serviti ai volumi di vendita”.
 

La logistica innanzitutto

Per capire quali sono i vantaggi per Diesel Technic dobbiamo partire dall’organizzazione e dalla logistica.
Prima dell’apertura del magazzino in Italia, i clienti ricevevano la merce con una cadenza quindicinale e pertanto gli ordini erano sempre piuttosto voluminosi e in un’ottica di rifornimento scorte. La gestione di eventuali ordini urgenti era piuttosto costosa e non sempre semplice. Lo stesso contatto con l’azienda in Germania era difficile per chi non parlava tedesco.

Oggi, con un magazzino che riesce a contenere circa 15.000/16.000 articoli a stock (su un catalogo di 36.000), la situazione è decisamente migliorata per i clienti: la flessibilità del magazzino è oramai all’ordine del giorno.
“Abbiamo stretto diversi accordi con spedizionieri – spiega Schiavi – e gli ordini partono da Verona una o due volte al giorno e per quelli arrivati entro le 18 garantiamo la consegna la mattina successiva. Noi riceviamo la merce dalla Germania due volte alla settimana e dunque abbiamo di fatto ridotto i tempi di consegna a meno della metà. Riusciamo anche a gestire la consegna urgente dalla casa madre, ma con questo flusso di lavoro normalmente il cliente riesce ad aspettare l’arrivo della merce senza i costi aggiuntivi di una eventuale spedizione urgente”.

“Quando abbiamo aperto – conclude Schiavi – da qui partivano solo una ventina di ordini al giorno, oggi gestiamo circa 150 spedizioni quotidiane: un incremento notevole, che ci ha portato anche a riconsiderare gli spazi che abbiamo a disposizione per lo stoccaggio della merce”.
La gestione degli ordini più complessi o di stock importanti avviene attraverso il customer service, mentre quelli più semplici arrivano direttamente al magazzino che li prepara per la spedizione in giornata.
Il magazzino, che si sviluppa su 1.600 metri quadrati, è strutturato su due piani e già predisposto per ospitare il terzo. Entro la fine dell’anno sarà pronto anche il magazzino “gemello”, adiacente all’esistente, che permetterà a Diesel Technic di aumentare lo stock in maniera considerevole.
Per la gestione del magazzino ci si muove secondo le linee guida dettate dalla sede centrale, ma la filiale italiana ha comunque ampi margini di autonomia: “l’importante è dimostrare alla Germania che una determinata scelta è funzionale ed efficace: i nostri referenti in Germania sono persone molto concrete e ci danno fiducia, riusciamo quindi a lavorare con ottime sinergie” conclude Schiavi.
 

Gamma e servizio al cliente

La gamma di ricambi a marchi DT Spare Parts è completa: “abbiamo tutto tranne pneumatici e lubrificanti - sintetizza Schiavi - e questo è indubbiamente un punto di forza.

Da sottolineare anche che i prodotti DT godono di una garanzia di 24 mesi su tutti i prodotti, garanzia che parte dal momento in cui il prodotto viene venduto all’officina. Un servizio molto apprezzato dal cliente e che ci distingue sul mercato”.
In Italia questa attività è gestita da una persona completamente dedicata al servizio garanzia e resi, che affronta le diverse problematiche avendo dalla sua un grosso vantaggio: tutti i prodotti sono tracciati e dunque è molto più semplice capire se si tratta di una difettosità di fabbricazione o di un problema dovuto a una riparazione non perfettamente riuscita.

Il customer service si occupa anche dell’assistenza al cliente in generale, garantendo così una possibilità di dialogo con il cliente molto più completa rispetto a quanto si riusciva a fare dalla Germania.
 
Distributore cercasi
Il cliente tipo di Diesel Technic è il distributore regionale o il grande ricambista strutturato, tendenzialmente specializzato nel comparto truck (veicoli commerciali leggeri e pesanti). Attualmente ci sono ancora regioni dove Diesel Technic non è presente con un distributore e sta valutando la possibilità di stringere nuovi accordi.

Una gamma completa
La famiglia di prodotti DT Spare Parts comprende 26.000 ricambi per autocarri, 2.000 per rimorchi, 13.000 per autobus e 6.000 per furgoni. In particolare, la gamma destinata ai veicoli commerciali leggeri comprende ricambi adatti ai modelli Citroën Jumper, Fiat Ducato, Ford Transit, Iveco Daily, Mercedes-Benz Sprinter, Nissan Interstar/NV400, Opel Movano, Peugeot Boxer, Renault Master/Mascott e VW Crafter/LT II.