A poco più di un anno dall’acquisizione di AVA, vediamo come la nuova proprietà taiwanese, Enterex Group, intende rilanciare questa storica azienda sul mercato.
Era la fine del 2016 quando un gruppo taiwanese, Enterex International, aveva deciso di acquisire AVA, una società con profondi radici europee, fondata nel 1957 dopo aver comprato un’azienda tedesca specializzata fin dal 1923 nella produzione di radiatori.Negli anni AVA è molto cresciuta, anche grazie a una serie di acquisizioni di altre aziende del settore termico e raffreddamento, diventando un gruppo internazionale con diverse sedi in Europa e due principali piattaforme logistiche (in Benelux e Italia).
Chi è dunque questo produttore di Taiwan che ha deciso di acquistare uno dei protagonisti della distribuzione di ricambi termici in Europa? Quali sono i suoi progetti e le sue aspettative rispetto al mercato internazionale ed europeo in particolare?
Ne abbiamo parlato con Marcel van der Spek, CEO di Enterex Europe, che molto francamente ci spiega che l’obiettivo principale è diventare nell’arco di poco tempo uno dei principali attori del termico motore in Europa.
Ci presenta brevemente Enterex International Limited? Quali crede che siano i vostri punti di forza e le caratteristiche che vi contraddistinguono sul mercato?
Enterex Group ha iniziato la sua attività a Taiwan nel 1984 come produttore di radiatori, condensatori, intercoolers ed evaporatori per auto e applicazioni industriali.
Sucessivamente, nel 1996 Enterex Taiwan ha cominciato a investire in Cina realizzando un grosso impianto produttivo tecnologicamente avanzato a Yangzhou e Ningbo. Lo scopo principale di questo importante investimento era di garantire uno standard costante di elevata qualità di prodotto, mantenendo un vantaggio competitivo sulla concorrenza e di fornire direttamente gli OEM presenti in Cina.
Taiwan Enterex Group, infatti, produce secondo standard di qualità da primo impianto, utilizzando sistemi di collaudo e macchinari provenienti da Giappone ed Europa, così da soddisfare le esigenze di produzione e prestazioni per tutte le tipologie di prodotto.
Da 10 anni Enterex si è insediata con successo anche sul mercato americano e ad oggi solo nel settore dell’aftermarket ha raggiunto un livello superiore al 30% marketshare con un volume annuale di 2 milioni di pezzi.
Il 16 ottobre 2014 Enterex Taiwan è entrata in borsa e ora i suoi titoli sono quotati nel mercato azionario di Taiwan.
Nel 2016 Enterex ha aperto un nuovo sito produttivo in Cambogia a Sihanoukville, sempre nell’ottica di mantenere un elevato e duraturo livello di competitività.
Oggi il Gruppo impiega più di 2.000 dipendenti in tutto il mondo e offre 2.300 applicazioni di radiatori e 1.200 differenti applicazioni di condensatori a Taiwan. I prodotti coprono tutti i marchi dei costruttori di auto, pick-up, rimorchi, così come di generatori e veicoli per uso militare e agricolo. Oggi il gruppo taiwanese è uno dei principali produttori al mondo, con un output di oltre 5 milioni di pezzi all’anno.
Uno dei principali punti di forza di Enterex è sicuramente il fatto che è in grado di offrire al mercato competenza, qualità, affidabilità e la più ampia gamma di prodotti grazie, in particolare, alla possibilità di controllare direttamente la produzione perché progetta e sviluppa internamente i prodotti con il suo team di ingegneri.
Un’altra importante caratteristica che ci contraddistingue ed è motivo del nostro successo è il carattere internazionale del gruppo. Grazie a questo, infatti, possiamo trarre vantaggio dalle tecnologie più all’avanguardia americane, giapponesi ed europee e dalla forza lavoro cinese, offrendo così al mercato un’elevata qualità a un prezzo competitivo.
In Enterex, sviluppiamo innovazioni e diversificazione per offrire ai nostri clienti prestazioni e prezzi vantaggiosi. Siamo profondamente radicati nel nostro DNA di progettisti e vogliamo essere considerati dei partner strategici dai nostri clienti per fornire loro tutto ciò di cui necessitano, soddisfacendo le loro aspettative o addirittura superandole.
Ciò richiede una comprensione profonda e olistica del business del cliente e dei settori del mercato in cui opera. Per noi è tutta una questione di condividere la nostra esperienza e crediamo che più i nostri clienti conoscono la nostra storia, i valori e le tecnologie, più valore danno ai nostri servizi e prodotti. Siamo proattivi e condividiamo la nostra conoscenza sui trend dell’industria e le nostre intuizioni e riusciamo così ad assicurare ai nostri clienti e partner di poter raggiungere i loro obiettivi. Vogliamo condividere la passione e fare la differenza per i nostri partner.
A più di un anno di distanza dall’acquisizione di AVA Group, qual è la vostra posizione sul mercato europeo?
Il primo passo subito dopo l’acquisizione è stato quello di fare un inventario generale e capire meglio cosa fare. Tenendo ben presente questo aspetto, abbiamo focalizzato l’attenzione sull’organizzazione e su come ottimizzare la rete distributiva in essere, così che potesse essere avvantaggiata dal fatto che la casa madre Enterex è un produttore.
Grazie all’acquisizione da parte di Enterex, infatti, AVA è entrata in una nuova dimensione, non solo come distributore europeo, ma anche come azienda produttrice con siti propri. Questo di sicuro ha avuto un impatto positivo sulla gamma di prodotti, che ora è ancora più completa e ampia rispetto al passato.
Anche in termini di affidabilità e i tempi di consegna, Ava ora è molto migliorata.
AVA adesso è in una fase di espansione con due nuove filiali che apriranno a breve, una nell’Europa dell’Est e un’altra in Italia.
Come saprà, sono arrivato nel gruppo Enterex solo lo scorso settembre. Sono stato il direttore generale di AVA per 24 anni e ho lasciato l’azienda 11 anni fa. Sono cambiate molte cose in questi ultimi anni in fatto di tecnologie e mercato. Ora, per rispondere più precisamente alla sua domanda, ho notato che AVA ha perso quote di mercato negli anni scorsi, ma siamo sicuri al 100% che nell’arco di due o tre anni ritorneremo a essere tra i primi tre player europei. E questo non solo in termini di fatturato, ma anche per quanto riguarda copertura della gamma e rete di distribuzione.
Quali vantaggi ha portato questa acquisizione ad Ava Group? Quali sono stati (se ci sono stati) i principali cambiamenti nelle strategie di produzione/distribuzione e/o vendita?
Di sicuro avere come casa madre Enterex ci dà la possibilità di agire non solo come distributore ma anche come azienda produttrice con stabilimenti sia in Cina sia Cambogia e presto in Europa. Questo ci garantisce una competitività a lungo termine, un maggior controllo sulla qualità dei nostri prodotti e ovviamente implica lo sviluppo di nuove linee di prodotto e quindi ci permette di offrire una più ampia gamma di articoli che saranno proposti al mercato dopo un’attenta analisi dei prezzi e dei trend di mercato.
Il processo di internazionalizzazione di AVA è ancora in pieno corso. Come dicevo prima, presto apriremo nuove filiali nell’Europa Orientale e in Italia. Nuovi professionisti sono entrati in azienda e altri arriveranno ancora e tutto ciò contribuirà a far crescere AVA a livello internazionale e ad affermare la sua posizione di protagonista del mercato.
Quali sono i vostri progetti a medio lungo termine? Puntate a un’ulteriore espansione a livello europeo?
Vorrei riassumere la strategia per il futuro in tre argomenti principali: espansione internazionale e continuo ampliamento di gamma e gruppi di prodotto.
Per l’espansione, posso anticipare che i prossimi passi verranno mossi a breve. Innanzitutto la presenza di nuove filiali e i nuovi partner in Europa (Orientale e Meridionale) che entreranno a far parte del network distributivo. Questo ci permetterà di operare come centro di assemblaggio e di ampliare la gamma sia in termini di linee produttive, sia di stoccaggio per i magazzini.
Viste le sempre maggiori esigenze da parte del mercato abbiamo effettuato importanti investimenti per ampliare sia la nostra disponibilità di prodotti (aumento del magazzino UK da 1500 a 3000 m2 e costruzione di un nuovo centro logistico in nl per aumentare ed ottimizzare la superficie disponibile) sia, attraverso un nuovo sistema informatico, l’integrazione tra tutte le nostre filiali per una risposta integrata ed univoca su tutti i mercati europei.
Inoltre, i nostri tecnici e progettisti studiano costantemente nuove linee di prodotto. Ad esempio, abbiamo recentemente aggiunto la gamma completa di prodotti per applicazioni truck, che sono ora parte integrante del catalogo AVA.
Abbiamo l’ambizione di riuscire ad offrire ai nostri clienti la gamma più amplia sul mercato del termico e raffreddamento si in termini di larghezza che di profondità di gamma.
Il mercato italiano ha delle peculiarità rispetto ad altri paesi. Avete in programma iniziative o programmi particolari?
Stiamo lavorando molto sull’immagine AVA 2.0 e questo vuol dire che stiamo completamente rilanciando il brand e l’immagine dell’azienda. Abbiamo creato un reparto marketing e comunicazione che e ora è pienamente operativo. Il messaggio è che AVA è tornata sul mercato e sta diventando ancora più forte del passato.
Questo si concretizzerà anche in nuovi strumenti per i nostri clienti, per esempio stiamo per lanciare un nuovo sito web con maggiori informazioni tecniche e nuove funzionalità al servizio dei nostri partner.
Con i nuovi centri di distribuzione diffusi su tutto il territorio, il network si espanderà e anche i servizi aumenteranno. Come detto stiamo costruendo un nuovo magazzino centrale europeo, a cui si affiancheranno i magazzini nazionali, nel caso specifico italiano oltre al magazzino esistente a massa, è prevista la costruzione di un ulteriore nuovo magazzino che assicurerà quindi una maggiore disponibilità dei prodotti.
Quale impatto avranno, secondo la vostra esperienza, le nuove tecnologie sul mercato della riparazione?
Come tutti i settori, le tecnologie hanno un forte impatto e una grande influenza sul mercato e sui sistemi di produzione. Sia in AVA sia in Enterex abbiamo il nostro team specializzato, interamente dedicato allo studio delle nuove tecnologie per implementare la produzione sia in termini di rendimento sia di qualità.
Inoltre, parlando di Italia, una volta che la nuova filiale italiana sarà operativa con il nuovo magazzino, diventeremo un centro di assemblaggio e quindi saremo operativi non solo come distributori ma anche come produttori. Potremo perciò vendere con orgoglio prodotti “made in Italy”.
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