Un lettore di Notiziario Motoristico ci segnala un annoso problema relativo alle tariffe ministeriali per la revisione del veicolo: il lettore lamenta infatti “sconti arbitrari” concessi da alcuni Centri di Revisione. Una questione sulla quale abbiamo chiesto un parere a DEKRA Revisioni Italia.
Un lettore di Notiziario Motoristico ci segnala un annoso problema relativo alle tariffe ministeriali per la revisione del veicolo: il lettore lamenta infatti “sconti arbitrari” concessi da alcuni Centri di Revisione.
Una questione sulla quale abbiamo chiesto un parere a DEKRA Revisioni Italia, che non solo conferma che il problema esiste ed è diffuso, ma che nella attuale situazione è diffile per le istituzioni fare qualcosa.
Il lettore di Notiziario Motoristico
“buongiorno!
volevo esporre un problema, riguardo i Centri di Revisioni che non rispettano le tariffe ministeriali, e revisionano anche a 50 euro.
Mi chiedevo come mai non si parla di questo problema che ci sta facendo mettere in conflitto con la gente che si lamenta? Chi ci tutela in merito? La motorizzazione cosa sta facendo? Io so che è reato fare dei regali e abbassare il costo del prezzo imposto!
Cordiali saluti,
G.D.”
Risposta di Andrea da Lisca, direttore generale di Dekra Revisioni Italia
"Il lettore è sicuramente il titolare di un centro di revisione.
Ha ragione a lamentarsi, dato che la tariffa è amministrata e non deve essere soggetta a sconti.
Tale indicazione risale addirittura al lontanissimo 2001 , quando il DTT ha emesso una circolare in merito.
Come si può capire, sconti e omaggi sono sì concessi ma SOLO per le attività di pre o post revisione.
Che la tariffa vada poi corrisposta per intero, viene sostanzialmente ribadito nel Decreto interministeriale Nr. 161 del 2 agosto 2007, dove si stabilisce pure che il pagamento va fatto prima dell’inizio della revisione.
Il problema non è nuovo, come si vede ma, evidentemente trova difficoltà ad essere risolto.
Il lettore chiede come fare a spiegare alle persone che la tariffa è di 45€ + IVA e tasse varie, cioè di circa 65€ e non di 50€.
Potrebbe esporre il Decreto e la Circolare di cui sopra, evidenziando in giallo le parti di suo interesse.
Funzionerebbe? Forse, ma ne dubitiamo.
Certamente le persone si calmerebbero, accettando il fatto che il centro afferma il vero quando dice che la tariffa è di 65 Euro e non di tot richiesto in altri centri, ma in sostanza quello che a loro interessa è di pagare meno e quindi andrebbero da quei centri che fanno sconti, indipendentemente che ciò sia lecito o meno ( in fin dei conti è un problema del centro).
Cosa fa la Motorizzazione? Che si sappia, non molto. Mancano i fondi per il personale addetto ai controlli e questo è la vera maglia larga della rete in cui i centri più furbi si infilano (anche per fare revisioni fasulle o facili).
Se lo sconto è documentabile (cioè se esiste una fattura che riporta un valore diverso da 45€ + IVA e Diritti DTT), il centro può segnalare la cosa sia a Motorizzazione che alla Guardia di Finanza (che può contestare il mancato rispetto di una tariffa ministeriale, la mancata corresponsione dell’IVA dovuta sui 45€ e altre omissioni), che dovrebbero sanzionare il centro scorretto.
Potrebbe anche semplicemente informare l’Autorità di Sicurezza locale ( Polizia, Carabinieri, GdF) e chiedere che facciano sopralluoghi e controlli (spesso la Polizia si “apposta” per qualche giorno, studia la situazione e poi interviene).
Domanda: il centro che si lamenta, è in grado di fare una c.d. “barba finta” per provare tutto ciò? E, soprattutto, ha il coraggio di sporgere la denuncia?
Da nostra esperienza, al momento del dunque, si tirano indietro tutti ( non ho tempo per andare per vie legali; temo rappresaglie sulla mia officina; in paese mi conoscono tutti e perderei i clienti, eccetera)."
Approfondimenti
Chiarimenti relativi alle tariffe da applicare per le operazioni di revisione dei veicoli.
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