L’aftermarket automotive è ancora lontano dai livelli di crescita registrati prima del 2009. Inevitabili i futuri processi di selezione delle aziende. Post-vendita: un settore alla continua ricerca di efficienza e competitività. La strategia di Metelli Group: mantenere le quote di mercato consolidando la propria presenza presso la rete distributiva e ampliando le linee di prodotto

Quali sono le priorità da adottare fra le aziende di ricambistica aftermarket per mantenere salde le redini del comparto, in questo momento così delicato per l’economia globale e, più nel dettaglio, dei singoli Paesi? I dirigenti delle realtà che operano nel settore non hanno dubbi: consolidare la propria presenza presso i distributori, ottimizzare la supply chain per essere più competitivi e in linea con la domanda. Questo come primo passo.

In effetti, la crisi dei consumi si fa sentire anche nel settore aftermarket, così come avviene per le Case auto (tanto da far definire il 2012 “annus horribilis”, soprattutto su alcuni mercati, Italia compresa, dove il calo delle immatricolazioni è stato del – 19,72%); tuttavia, le ricerche di settore indicano che nel comparto ricambi e componentistica post-vendita la contrazione del mercato c’è stata: in alcuni Paesi è arrivata al 10 – 15%.

La questione cruciale sta nel fatto che la contrazione dei consumi, se da una parte costringe i clienti finali ad acquistare di meno, dall’altra porta chi già possiede un bene come l’autoveicolo a pensarci due volte prima di cambiarlo. In una parola: riparare è meglio che buttare.

Renato Zerbini, Business Development manager del Gruppo Metelli, realtà leader nel settore aftermarket automotive presente in 90 Paesi a livello mondiale, spiega che le aziende di settore puntano su questo per mantenere la propria presenza.

“Con gli attuali presupposti, per i produttori di ricambi la priorità è diventata quella di mantenere le quote di mercato acquisite, consolidando la propria presenza presso la rete distributiva, e intervenendo sulla struttura interna nell’ottica di ottimizzare la supply chain così da ottenere prezzi più competitivi e in linea con la domanda”, indica Zerbini.

 
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Metelli, infatti, spiega il manager del Gruppo bresciano, ha già intrapreso un percorso di miglioramento del proprio business, attraverso una serie di investimenti e interventi in area operation  e in un programma di costante espansione di tutte le proprie linee di prodotto. In questo modo, spiega Metelli, è possibile garantire un’offerta completa a fronte dei nuovi modelli di veicoli presenti sul mercato.

Dal punto di vista commerciale, sono state sviluppate le relazioni con il cliente, con particolare attenzione al livello di soddisfazione e alle esigenze della struttura distributiva.

In occasione del 50° anno di attività, il Gruppo Metelli ha messo in atto anche una nuova strategia di marketing, rinnovando la propria immagine, con lo scopo di affermare la propria presenza di azienda strutturata, con prodotti di qualità, flessibile alle esigenze della clientela e che pone da sempre una forte attenzione ai cambiamenti di mercato.

“Possiamo affermare che al termine di questo difficile anno, il nostro posizionamento competitivo sul mercato ci consente di affrontare con ottimismo le sfide e i cambiamenti degli anni a venire, consapevoli che quanto accaduto nel 2012 non si esaurirà con l’inizio del 2013.” - prosegue Zerbini - “Siamo convinti che i buoni risultati ottenuti dopo mezzo secolo di attività siano la dimostrazione che abbiamo svolto il nostro lavoro con passione e dedizione. Questi valori sono alla base di una visione di lungo periodo sulla quale l’azienda intende costruire il proprio futuro”.

 
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