La maggior parte dei motorini d'avviamento prevedono che l'accensione venga comandata dall'intero gruppo d'innesto, che si muove solidale al pignone verso la corona dentata. Un procedimento tecnico rimasto, nella propria sostanza, invariato per decenni.
In questo senso, attualmente la tecnologia automobilistica tiene in primo piano le questioni legate al rendimento energetico degli organi meccanici ed elettronici con l'obiettivo del miglioramento dei consumi e, di conseguenza, la riduzione delle emissioni.
Anche i motorini d'avviamento rientrano nell'elenco dei componenti che possono contribuire a migliorare consumi ed emissioni di un autoveicolo. Un esempio arriva dal Giappone, dove Denso (attiva da mezzo secolo nello sviluppo e produzione di motorini d'avviamento) in questi giorni ha presentato un motorino più leggero del 40% di uno tradizionale, e più facile nell'installazione nel vano motore.
Il nuovo motorino d'avviamento, che si affianca ai sistemi start – stop già in catalogo (nell'ottica di una virata sempre più eco sostenibile della mobilità automobilistica), viene già montato sulla Suzuki MR Wagon lanciata per il mercato giapponese, e si avvale, oltre che della riduzione di dimensioni e peso del motore interno, anche di un nuovo meccanismo di innesto del pignone verso la corona dentata.
Più nel dettaglio, anziché far muovere il pignone insieme all'intero gruppo di innesto, l'azione riguarda solamente il pignone. Diminuisce, così, la potenza necessaria all'azionamento del motorino. Il peso, dunque, risulta inferiore del 40% circa rispetto ai prodotti convenzionali.
Il dispositivo sviluppato dall'azienda giapponese è rivolto agli autoveicoli di piccola cilindrata e alle citycar: la fetta di parco auto, cioè, compresa fra 600 e 1200 cc.
Per gli autoveicoli appartenenti al segmento delle “compact” (da 1200 a 1500 cc), è stato realizzato un motorino d'avviamento più leggero del 30% rispetto ai componenti attualmente applicati.
Il programma produttivo da parte della Denso prevede la realizzazione di 5 milioni di pezzi all'anno, per entrambi i motorini, da distribuire e commercializzare in Cina, Thailandia, Brasile, India e negli altri mercati più redditizi per il segmento dei veicoli compatti.
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Per Denso Europe