Euro 0, Euro 1, Euro 2: sono più di 11 milioni le “over 13” circolanti in Italia. Lo rivela l'Osservatorio Autopromotec.
Tenere (e ovviare all’
anzianità del mezzo con la
manutenzione, seppure spesso… quando non se ne può fare a meno: il che rende moderatamente soddisfatti gli
specialisti dell’autoriparazione, leggi
ricambisti e
officine) o
buttare e
passare al nuovo? Molti italiani, a causa della
crisi e della
massima attenzione al portafoglio, non hanno dubbi, e preferiscono
tenersi la vecchia auto anziché passare al nuovo. D’altro canto, di
incentivi non se ne vede l’ombra, seppure le
Associazioni di categoria ne richiedono da tempo una nuova introduzione. E c’è da scommettere che il
nuovo decreto della legge di Stabilità 2015 che di fatto
elimina il “bollo” agevolato per le auto ultraventennali contribuirà a dare una mano allo
svecchiamento del parco auto, anche se i
grandi numeri saranno molto lontani e c’è il rischio che una larga fetta di “veterane” di un certo prestigio che hanno l’unico “torto” di non essere ancora trentennali finiranno
in demolizione. Il risultato, ad oggi, è che
l’Italia detiene
il parco auto circolante più datato d’Europa: come avevamo già pubblicato nelle scorse settimane, l'ACI durante la 69a
Conferenza del Traffico e della Circolazione aveva diffuso il dato che
in media le auto italiane hanno 9,5 anni. Ed è
Andria il
capoluogo di provincia italiano in cui il parco circolante è più vecchio, con il 72,8% delle autovetture circolanti aventi 8 anni o più; mentre il capoluogo di provincia italiano con il circolante più giovane è
Aosta, dove
solo il 13,9% delle autovetture circolanti ha otto anni o più. In quest’ultimo caso, tuttavia, va precisato che ad Aosta e provincia negli ultimi anni il numero di immatricolazioni di nuove autovetture è stato “gonfiato” dalle immatricolazioni delle
società di noleggio a lungo termine: il capoluogo di regione valdostano offriva infatti condizioni particolarmente vantaggiose per l’immatricolazione di nuove autovetture. Di questo hanno approfittato le
società di noleggio, che, dovendo immatricolare molte migliaia di auto ogni anno, hanno potuto risparmiare considerevolmente immatricolando le loro nuove auto ad Aosta.
Tutto questo viene confermato, in questi giorni, da
Osservatorio Autopromotec, che sui
dati ACI rivela come le
autovetture Euro 0, Euro 1 ed Euro 2 circolanti in Italia (cioè quelle
immatricolate prima del 2001) siano in totale
più di 11 milioni: per la precisione,
11.609.635. Questo dato incide per il
31,4% sul parco auto circolante, che totalizza 36.922.757 autovetture. Ed è nelle
regioni centro – meridionali dove l’incidenza di
vetture ultradecennali è più presente. Una
“top ten” delle Euro 0, Euro 1 ed Euro 2 elaborata da
Osservatorio Autopromotec indica a questo riguardo che la regione con con il maggior numero di
vetture “over 13” circolanti è la
Campania: qui, il 46% delle auto ha
almeno 13 anni (1.537.917 su un totale circolante di 3.338.627), seguita dalla
Calabria (532.206 su 1.209.868, cioè il 44,0%),
Basilicata (153.704 su 355.724, il 43,2%),
Sicilia (43,1%, ovvero 1.352.626 su 3.136.199),
Molise (82.884 su 202.314, cioè il 41,0%),
Puglia (905.282 su 2.247.556, a rappresentare il 40,3% del totale),
Abruzzo (285.078 su 846.302, cioè il 33,7%),
Sardegna (337.007 su 1.004.023, ovvero il 33,6%),
Umbria (il 33,1%, cioè 202.178 su 611.673) e
Marche (314.214 su 993.104, cioè il 31,6%). In fondo alla “classifica”, invece, si trovano le
regioni con il parco auto più giovane. In questo caso, al primo posto c’è la
Valle D’Aosta, con il 16,8% appena di autovetture Euro 0, 1 e 2 (22.724 su 135.173), e in penultima posizione il
Trentino – Alto Adige, regione nella quale le “over 13”, con 133.918 unità, rappresentano il 17,9% del parco auto circolante formato da 746.719 unità. Occorre ricordare che in entrambe le regioni negli anni passati sono state in vigore delle
condizioni particolarmente vantaggiose per l’immatricolazione di nuovi veicoli che hanno determinato una certa distorsione dei dati.
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