Approfondimenti | 02 July 2024 | Autore: ​Approfondimento tecnico a cura di Tekné Consulting

Impianto freni Continental MK C1: caratteristiche e procedure diagnostiche

Tra le procedure da seguire in fase di manutenzione del sistema frenante MK C1 di Continental l’apprendimento del livello olio nella vaschetta: vediamo che problemi può dare e come risolverli.


Le peculiarità di funzionamento dei veicoli ibridi ed elettrici hanno portato allo sviluppo di nuovi sistemi frenanti per soddisfare le recenti tendenze dell’elettrificazione.

Il sistema di frenata rigenerativa

Un fattore chiave di tali veicoli è rappresentato dal recupero dell'energia, che viene realizzato utilizzando un sistema di frenata rigenerativa, il quale è in grado di convertire l’energia cinetica (in un sistema frenante convenzionale, viene generato calore dall'attrito nei freni) in energia elettrica, immagazzinata poi come energia in batterie ad alta tensione e che può essere utilizzata immediatamente o successivamente a seconda della domanda del veicolo.

Il sistema frenante diventa un impianto elettrico-idraulico brake-by-wire senza servofreno a depressione, in grado di aumentare la potenza della frenata molto più rapidamente rispetto ai normali sistemi idraulici, in linea con le esigenze relative alle dinamiche delle nuove vetture e considerata anche la scarsa depressione presente nel collettore di aspirazione dei moderni motori a combustione.

Il simulatore di frenata

Durante il normale funzionamento, il pedale del freno viene disaccoppiato dal circuito idraulico, per cui la pressione frenante è creata interamente dall’azione della pompa ABS
La forza che il guidatore utilizza per azionare il freno non agisce sulla pompa tandem, come in un sistema frenante convenzionale, ma in realtà viene applicata a un pistone idraulico che costituisce il simulatore di corsa del pedale freno: questo continua a dare al driver la percezione di effettuare la frenata quando, invece, è la centralina ABS che provvede a frenare.
 
Senza il simulatore, non si avrebbe la corretta progressività del pedale, causando la spiacevole sensazione di una corsa “lunga” e un pedale “spugnoso”.
Il movimento del pedale freno, quindi, serve solo a generare un segnale che il modulo ABS utilizza per calcolare la forza frenante

Ad esempio, uno spostamento modesto e graduale del pedale indica una frenata di media entità e quindi sarà necessario che la pompa ABS sviluppi una piccola pressione, mentre un maggiore e più repentino movimento sta a significare una frenata più severa, la quale richiederà da parte della pompa ABS una pressione molto maggiore.

La frenata mista

Avere il pedale freno disaccoppiato consente nei veicoli ibridi di conseguire una frenata mista, idraulica ed elettrica. 
L’entità del segnale generato dal pedale indica alla centralina ABS, in collaborazione con quella del sistema ibrido, come ripartire la quota parte di frenata idraulica e di quella elettrica.

Durante le frenate più leggere (decelerazioni lente), il motore elettrico viene trasformato in un generatore, creando carico al motore termico o alla trasmissione, che rallenta il veicolo e produce elettricità che ricarica la batteria.
Si ha, come detto, il recupero dell’energia.

Questa nuova tecnologia di frenatura viene attualmente applicata ai veicoli full hybrid, plug-in ed elettrici, ma anche a veicoli tradizionali, chiaramente con l’unica differenza data dal fatto che non è possibile effettuare una frenata rigenerativa.

La manutenzione del sistema Continental MK C1

Uno dei sistemi più diffusi di questo tipo è il Continental MK C1 (vedi figura 1 in Photogallery), che equipaggia ad esempio le Alfa Romeo Giulia e Stelvio.
Come per tutti gli impianti frenanti, ma a maggior ragione in virtù della complessità del sistema, per il buon funzionamento il gruppo necessita di una manutenzione regolare nel tempo, quindi la sostituzione dell’olio idraulico ogni due anni.
 
E soprattutto che siano effettuate alcune procedure diagnostiche fondamentali, che di solito non vengono richieste per i sistemi ABS ESP tradizionali.
Dopo il cambio dell’olio dei freni, è importante infatti eseguire l’apprendimento del livello olio nella vaschetta (vedi figura 2 in Photogallery).
Naturalmente la procedura deve essere anticipata dallo spurgo, che a sua volta richiede successivamente il controllo dell’eventuale presenza di aria nell’impianto; procedimento altrettanto fondamentale per il corretto funzionamento del sistema.
 
Le procedure elencate vanno eseguite anche in tutte quelle operazioni in cui è necessario il cambio dell’olio, come ad esempio per la sostituzione gruppo elettroidraulico.

Se l’apprendimento non va a buon fine

Può capitare però che l’apprendimento del livello non vada a buon fine per un calo di tensione della batteria o per un errore diagnostico dello strumento, ossia quando la procedura viene avviata dalla diagnosi ma non giunge a termine.
Quest’ultimo aspetto è legato all’impiego di tool diagnostici non performanti su tale impianto particolare.

Ciò crea il fuori servizio dell’ABS e del sistema anticollisione. Infatti, vengono generati diversi codici errori in più centraline (vedi figura 3 in Photogallery), tutti facenti riferimento al malfunzionamento dell’impianto frenante dovuto a un’anomalia del sensore pedale freno. 
Inoltre, se si prova la vettura sarà facile riscontrare che frena in maniera irregolare e a strappi, configurando una condizione di potenziale pericolo per il conducente.

La soluzione è facile e anche obbligata, perché l’unica strada da percorrere è quella di ripetere la procedura, ma con l’attenzione di utilizzare sulla batteria un alimentatore stabilizzato e, soprattutto, di adoperare uno strumento diagnostico che supporti tale operazione, portandola questa volta a termine. 

La conferma dell’effettiva efficacia del tool verrà comprovata dal fatto che lo strumento proseguirà automaticamente con la serie dei controlli previsti dalla routine di ripristino dei guasti: verifica presenza aria nell’impianto e nel gruppo ABS, controllo tenuta dell’impianto.


Gruppo elettroidraulico MK C1.

Legenda figura 1 
1. Asta comando collegata al pedale freno
2. Serbatoio olio
3. Prigionieri di fissaggio modulo su paratia abitacolo
4. Motore elettrico senza spazzole
5. Simulatore di pressione pedale
6. Mandate olio per pinze freni
7. Connettore modulo elettronico ABS MK C1
8. Connettore alimentazione di potenza
9. Sensore livello olio serbatoio

Photogallery

Tags: teknè

Leggi anche

APPROFONDIMENTI | 10/05/2024Jeep Renegade plug in: il clima non va
APPROFONDIMENTI | 15/04/2024Motori 1,2 PSA: problemi di “testa”