Quando un’auto entra in officina date un’occhiata alle spazzole tergicristallo: è facile far capire al cliente se è il momento di cambiarle, perché è una cosa che ”si vede”. La scelta è ampia e il cliente può ben essere indirizzato all’acquisto.
La visibilità è uno degli elementi fondamentali per la sicurezza di guida, ciò che però l’automobilista tende a ignorare è che le spazzole tergicristallo rivestono un ruolo fondamentale.
L’atteggiamento tipico è quello di rimandare l’acquisto di spazzole nuove, come se si trattasse di un optional. A questo approccio contribuiscono sicuramente due fattori: innanzitutto il fatto che ci si accorge della cattiva tergitura quando si guida, ma una volta scesi dell’auto ce se ne dimentica; in secondo luogo la possibilità di acquistare e cambiare le spazzole senza ricorrere al professionista, ma acquistando il prodotto nella grande distribuzione.
Di fatto, ciò che fa l’automobilista è procedere alla loro sostituzione solo occasionalmente, quando ormai già da tempo la spazzola non è più in condizioni di garantire una perfetta visibilità in condizioni climatiche avverse.
Dove si comprano le spazzole?
Rispetto a qualche anno fa le aziende riscontrano un cambiamento nei canali di commercializzazione delle spazzole tergi: è calata la vendita attraverso le stazioni di servizio, a causa della preferenza che l’automobilista dà alla possibilità di rifornirsi con il sistema fai da te. Di fatto, è venuto a mancare il classico incontro con l’addetto al rifornimento che eseguiva un veloce controllo, offrendo il service su spazzole e olio.
Per contro, sono incrementate le vendite sia attraverso la grande distribuzione (che offre un numero di prodotti più limitato, ma si fa forte di promozioni anche molto aggressive su alcuni marchi), sia attraverso i ricambisti. Rimangono invece invariati i volumi di vendita attraverso le officine.
Non sono tutte uguali
Vale la pena però riportare quanto ci segnalano le aziende produttrici sulla la differenza fra i due canali GDO e aftermarket e che riguarda la tipologia di prodotto: l’automobilista che cerca una spazzola più a buon mercato si rivolge soprattutto alla grande distribuzione, mentre chi cerca un prodotto di qualità superiore si reca dal ricambista.
È importante sottolineare questo diverso atteggiamento del cliente finale, perché permette di fare una considerazione generale: è fondamentale che il professionista (ricambista e autoriparatore) valorizzi il proprio lavoro di esperto, consigliando e installando spazzole di qualità da primo impianto che l’automobilista può trovare presso di lui piuttosto che attraverso il canale fai da te.
È compito dunque di autoriparatori e ricambisti sensibilizzare l’automobilista sul tema della qualità della spazzola per un buona tergitura, puntando sulla sicurezza di guida e sulla visibilità.
Già utilizzare una buona spazzola significa ovviare a uno dei problemi più facili da riscontrare quando si guida: la capacità di aderenza al parabrezza anche alle alte velocità. È vero che, da Codice della Strada, in caso di pioggia bisogna ridurre la velocità, ma è altrettanto vero che ben pochi lo fanno se non in presenza di un autovelox o di una pioggia talmente torrenziale che costringe a fermarsi.
Una buona spazzola, nasce da un attento studio dell’aerodinamica e del comportamento della spazzola a seconda della sua struttura e dei materiali utilizzati per produrla. L’obiettivo che si raggiunge è quello avere una spazzola capace di aderire perfettamente alla curvatura e alle dimensioni di uno specifico parabrezza.
Arrivano le ibride
Le nuove tecnologie applicate alle spazzole tergi avevano fatto esplodere commercialmente la spazzola di tipo flat, ritenuta molto più performante e con un design più accattivante. Il successo di queste spazzole ha spinto i produttori alla ricerca di nuove soluzioni che permettessero di montare una spazzola di tipo flat anche laddove in origine c’era quella tradizionale. Sono arrivate quindi le nuove ibride, che stanno iniziando a conquistare quote di mercato.
È ora di cambiare le spazzole?
-Un’occhiata al parabrezza permette di capire se è il momento di cambiare le spazzole: impariamo a “leggere le strisce” lasciate dai tergi. Ricordiamo che, in ogni caso, sarebbe bene cambiarle una volta l’anno, perché anche il sole rovina la spazzola.
-Striature strette: la spazzola potrebbe essere sporca, se una volta pulita le striature rimangono è il caso di sostituirla.
-La spazzola salta, è rumorosa e rimangono delle strisce sul vetro: controllare che il parabrezza non sia sporco, verificare che l’angolo di montaggio del braccio sia corretto; se continua a saltare, allora controllare lo stato di usura della spazzola e sostituirla.
-Rimangono zone non pulite: la gomma si è deformata e bisogna sostituire la spazola.
-Larghe superfici non pulite: la spazzola non aderisce perfettamente al parabrezza a causa della deformazione o dell’usura della gomma e la spazzola va sostituita.
(in collaborazione con Denso)