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A questo proposito, recentemente Google ha condotto una ricerca finalizzata a definire l’influenza del Web sul mercato automotive. In linea generale, evidenzia l’analisi del più importante motore di ricerca a livello mondiale, il 77% degli utenti cerca abitualmente informazioni sui ricambi desiderati attraverso la ricerca in Internet, e l’83% dei “navigatori” effettua le proprie ricerce dai siti Web dei rivenditori, mentre – ben staccato – soltanto l’11% degli utenti si informa attraverso i siti Internet delle aziende produttrici di componentistica.Questo significa che c’è ancora un ampio margine di crescita nel mercato degli autoricambi, e come l’apporto del Web sia importante nella crescita delle aziende e nello sviluppo di nuovi canali di vendita, a partire dalle newsletter fino ad arrivare all’advertising (quest’ultimo rappresenta uno strumento importante nel caso dei device mobili, quali smartphone e tablet), tanto che tre su cinque dei formati pubblicitari che spingono gli utenti a ricercare prodotti online sono digital.
Sussiste, in realtà, una fetta di indecisi, che si chiedono se convenga davvero comprare ricambi auto online, nonostante sia chiaro che i prezzi sono generalmente inferiori (se il ricambista “tradizionale” spesso concede un certo sconto anche ai privati, su Internet il risparmio è ancora maggiore). Fra i rischi che molti automobilisti ritengono che possano costituire un ostacolo all’acquisto via Web, un sondaggio effettuato da autozona.it nei mesi scorsi ha messo in evidenza che il 43% degli utenti privati che in partenza si dimostrano interessati ad acquistare ricambi auto online, poi non conclude l’acquisto perché teme che l’autoriparatore non sia in grado di montarli; il 28% ha paura di sbagliare nella scelta del ricambio, il 21% osserva che la differenza di prezzo fra l’acquisto online e l’acquisto “al banco” non sia così ampia da giustificare un eventuale errore nella scelta del componente, e – tout court – il 17% non si fida, per vari motivi, ad acquistare ricambi auto online.
E’ comunque vero che la percentuale di possibilità di errore spesso va messa in conto, prima di procedere all’acquisto di ricambi auto online, in special modo se l’eventuale acquirente è un privato. Bisogna essere particolarmente esperti, e avere sempre sottomano i più aggiornati cataloghi di componentistica con cross reference precise. A volte, indicare marca, modello e anno di produzione del veicolo non basta per l’individuazione del ricambio esatto: le Case auto da tempo hanno adottato strategie di rapida variazione dei componenti, tanto che non è raro trovare uno stesso modello con due riferimenti per uno specifico ricambio anche nell’arco di un solo anno di produzione. Un parametro in più da indicare sarebbe il numero di telaio, ma per accorgersi che a volte anche questo non basta è sufficiente osservare il numero di meccanici che tornano dal ricambista con il ricambio in mano acquistato erroneamente, chiedendone la sostituzione. Difficile, poi, e ancor più vero negli acquisti via Web (anche se alcuni rivenditori accettano questa possibilità, sempre che si proceda, prima, al pagamento delle spese di spedizione) che il venditore accetti la resa del ricambio sbagliato, dopo che la confezione è stata aperta e il meccanico abbia già tentato il montaggio o la sostituzione del componente. Va poi considerato che se il privato porta con sé i ricambi da sostituire all’officina di fiducia, non c’è l’obbligo di garanzia sull’intera riparazione. In caso di successivi problemi, dunque, il nuovo smontaggio e rimontaggio richiedono un nuovo pagamento di manodopera, anche se la garanzia di due anni sul componente resta.
In buona sostanza: l’acquisto di ricambi auto aftermarket via Web (soprattutto per i componenti “tecnici” che richiedono l’intervento dell’officina) resta una questione per utenti esperti. Chi non lo sia, o abbia timore di affidarsi a Internet, meglio che si concentri sull’acquisto di accessori più “a prova di errore” o su parti della vettura che presuppongono un semplice montaggio alla portata di tutti: batterie, spazzole tergicristallo, lampadine (non allo Xeno: per queste, sempre meglio rivolgersi agli specialisti), lubrificanti.
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