Articoli | 24 July 2018 | Autore: Alessandro Margiacchi

​La nuova rotta di Telos

Servizi, strategie e tanti nuovi progetti: questi i temi caldi della prima convention di Telos. Vediamo come sta lavorando questa nuova realtà italiana, composta da 14 ricambisti del nord Italia, e come interpreta il mercato.
 

A poco più di un anno dalla sua fondazione, Telos, realtà italiana nata dall’unione di alcuni ricambisti del nord Italia, ha organizzato il 7 luglio 2018 sul Lago di Garda la sua prima convention. L’occasione perfetta per fare i primi bilanci e per spiegare a tutti gli autoriparatori presenti i nuovi servizi a loro disposizione.

Davanti a una gremita platea (più di 400 registrazioni), Davide Ghioni, presidente CDA e AD di Telos, e Walter Gardenghi, membro del CDA, hanno esposto e condiviso temi molto caldi: dalla situazione del mercato nazionale, all’evoluzione del parco circolante, dai network officine fino all’impatto che avrà l’auto a guida autonoma sulla filiera nei prossimi anni.

Ma andiamo con ordine e vediamo più in dettaglio tutti i progetti in cantiere dell’azienda per affrontare il futuro in maniera ancora più performante.
 

Realtà italiana, ma con standard europei

Ad aprire i lavori è stato Davide Ghioni, che ha richiamato l’attenzione dei presenti sullo stato odierno del mercato italiano, visto l’interesse dei grandi player internazionali che si affacciano sul Belpaese, e sul come trovare una probabile risposta alla domanda: “come sarà il domani?”.

“Nonostante Telos sia una novità, ci siamo messi in gioco e siamo estremamente convinti che stiamo costruendo una cosa bella: un’azienda di distribuzione italiana al 100%, ma con standard europei. Il mercato sta cambiando, richiede sempre più velocità e non possiamo permetterci di rimanere indietro. Stiamo cercando di creare una organizzazione che porti un valore aggiunto, non solo economico, ai ricambisti, ai loro collaboratori e soprattutto ai nostri migliori clienti”, ha dichiarato Davide Ghioni.

Insieme a B.C.Z. Spa, finanziaria che supporta il progetto, Telos vuole costruire "una realtà unica e italiana che punta a cambiare le logiche della distribuzione del nostro paese".
 

14 ricambisti: 70 milioni di fatturato

Come dicevamo, Telos è nata lo scorso anno dalla volontà di 10 ricambisti del nord Italia. Oggi la società conta già 14 “super-ricambisti” che sviluppano un fatturato aggregato di circa 70 milioni di euro con l'ambizione di raggiungere gli 85 milioni entro il 2019. Come? Conquistando quote di mercato, aprendo nuove filiali, acquisendo nuove realtà e lavorando su aree nuove anche tramite fusioni.

Un’altra caratteristica distintiva è il raggio di azione di Telos. Infatti, non ha intenzione di uscire dal nord Italia, ma vuole continuare a operare in un’area di circa 300/350 km da Milano.
“Vogliamo rimanere pochi, ma con dei valori condivisi. Puntiamo ad essere tra i punti di riferimento del nord: la zona più ricca di Italia, a livello delle grandi città europee, con un alto reddito pro-capite e con processi di distribuzione performanti”, continua Davide Ghioni.
 

Fornitori e network officine

Per costruire qualcosa di unico, che possa davvero fare la differenza, Telos ha deciso di puntare su fornitori partner, tra i più importanti sul mercato italiano, che offrono una profondità di gamma e servizi impeccabili e con i quali Telos sviluppa la maggior parte del fatturato: Autodis Italia Holding - Ovam, Champion – Wolf Oil, Magneti Marelli AMPS e Rhiag Group.

Il messaggio rivolto alla platea è arrivato forte è chiaro: questi fornitori sono stati scelti poiché sono in grado di legare tutta la filiera distributiva e perché mettono in atto progetti e strategie chiari che portano beneficio alla supply-chain (automobilista compreso).
“I nostri partner, oltre ad offrirci una panoramica nazionale e internazionale del mercato, sono fornitori che ci supportano nello sviluppo del nostro punto cardine: i progetti officine”, dichiara Davide Ghioni.

A proposito di network, Telos attualmente gestisce 604 officine (‘a posto’, AD Service, Autocrew, Bosch Car Service, Champion Pit-Stop, Magneti Marelli Checkstar e Point Service), ma l’intenzione è quella di investire ancor più nelle strutture. “Gestiamo i migliori network presenti sul territorio nazionale che sono in grado di garantire alle officine aderenti servizi e contenuti di altissimo livello: formazione, attrezzature, supporto tecnico, immagine e visibilità sull’automobilista e sviluppo di business tramite accordi con flotte e assicurazioni”, conclude l’AD di Telos.
 

L’automobilista e la nuova App

Anche in un settore così tecnico, come quello aftermarket, l’automobilista assumerà un ruolo sempre più decisionale. Oggi più che mai, infatti, bisogna stare al passo con le sue evoluzioni, informarsi delle sue abitudini e strutturarsi in fretta per dargli nel minor tempo possibile ciò che cerca. Questo è stato l’incipit dell’intervento di Walter Gardenghi che può essere così sintetizzato: “Dobbiamo portare traffico nelle nostre officine puntando sull'automobilista e offrendo un servizio impeccabile”.

Il suo discorso poi si è focalizzato sulla nuova App Telos: uno strumento – spiega Gardenghi – che “stravolge” il rapporto tra ricambista e autoriparatore.
Questa applicazione, infatti, permette all'officina di effettuare un ordine o un preventivo in pochi click monitorando poi tutte le fasi successive, dalla presa in carico da parte del ricambista ai tempi di consegna. Basterà quindi digitare o fotografare la targa del veicolo e selezionare i ricambi di cui ha bisogno.

Ne consegue un duplice vantaggio per gli autoriparatori: notevole risparmio di tempo e guadagno in termini di immagine. L’officina, quindi, con una sola App ha la possibilità di selezionare i ricambi, monitorare lo stato dell’ordine e salvare lo storico di ricerca per targa.

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