Exide celebra quest’anno 130 anni di attività: una lunga storia nel settore energia che porta a un know-how di eccellenza nella produzione di batterie; vediamo cosa offre l’azienda ai professionisti dell’aftermarket.
Un risultato più che soddisfacente sia per quanto riguarda la crescita delle business unit Transportation e Industrial, sia per quanto riguarda le aree geografiche in tutti i mercati in cui Exide è presente (dall’Europa fino ai mercati in Medio Oriente e in Africa).
In particolare, per quanto riguarda l’automotive, non solo i risultati sono stati di grande soddisfazione, ma anche le prospettive sono molto positive grazie ai cambiamenti in atto e alle trasformazioni del parco circolante.
OEM e aftermarket in crescita
Per quanto riguarda le batterie destinate al settore automotive, Exide è fornitore sia di primo impianto sia del mercato aftermarket: due settori che in termini di volumi si equivalgono.Con soddisfazione Guido Scanagatta, Product Manager Europa della business unit Transportation, riconosce che in entrambi i mercati di riferimento Exide sta andando incontro a una crescita importante.
Per quanto riguarda l’OEM, infatti, ci sono stati nuovi contatti e nuovi clienti, ed Exide è stata coinvolta da nuovi costruttori auto per la fornitura di batterie AGM o EFB, per la tecnologia Start-Stop, che oggi rappresentano circa l’80% della fornitura in OEM.
Anche nel comparto del ricambio, dove le batterie tradizionali sono ancora la soluzione più diffusa (circa il 90% del circolante), stanno però aumentando le vendite delle batterie AGM, in quanto cominciano a entrare nel ciclo della sostituzione le prime auto dotate di tecnologia Start-Stop.
Fornitore OEM: quali i vantaggi?
Perché per un produttore di batterie è importante essere fornitore di primo impianto? Quali sono i vantaggi che ne derivano?Secondo Scanagatta dobbiamo considerare due fattori principali: la possibilità che offre il contatto diretto con il costruttore, che “impone” la ricerca di tecnologie e soluzioni all’avanguardia e la necessità di rispettare standard prestazionali particolarmente elevati in termini di ricaricabilità della batteria e capacità di ciclaggio (anche considerando i mini cicli dovuti ai continui avviamenti del motore).
È da sottolineare il fatto che, se pur esistano dei precisi requisiti per le caratteristiche tecniche a cui rifarsi (per esempio quelli dettati dal VDA tedesco), è vero anche che ciascun modello di vettura ha richieste energetiche diverse, a seconda dell’elettronica di bordo e dei diversi equipaggiamenti di cui il veicolo è dotato, oltre che dei differenti sistemi di monitoraggio dello stato della batteria adottati.
Essere fornitore OEM significa anche saper gestire tutte le tecnologie e avere competenze superiori proprio grazie alla stretta collaborazione con le case costruttrici.
Anche a livello di produzione e non solo di prodotto, un fornitore di primo impianto viene sottoposto a omologazioni da parte della casa costruttrice che riguardano diverse aree, dall’azienda alle linee di produzione. Ciò significa un controllo molto accurato su ogni processo e questo non può che avere risvolti positivi su tutta la produzione, anche quella destinata al mercato aftermarket che utilizza le stesse linee.
La batteria per l’aftermarket
In cosa si differenzia il prodotto per l’aftermarket rispetto a quello di primo impianto? Fondamentalmente nel fatto di essere un prodotto più “universale”.In pratica, se è vero che una batteria di ricambio deve poter garantire le stesse prestazioni al veicolo, non è altrettanto pensabile, per un produttore e per chi le distribuisce, di avere un affollamento di codici e prodotti. Pertanto, ciò che si cerca di fare, in questo caso forti anche delle competenze maturate nell’OEM, è mettere a punto un prodotto dove qualità e prestazioni si combinino alla compatibilità su vari veicoli.
Per un prodotto di ricambio bisogna tener conto anche delle dinamiche di mercato: la stagionalità della produzione (che ha i suoi picchi in inverno) e dello stoccaggio fanno sì che la gestione delle scorte sia tenuta in considerazione nel momento stesso in cui si progetta una batteria.
In particolare, per quanto riguarda le tecnologie AGM ed EFB, soprattutto la prima che richiede un processo produttivo specifico e molto diverso dalle batterie tradizionali, Exide sta andando incontro a una crescita esponenziale, che richiede un investimento importante da parte dell’azienda. Infatti, per far fronte alle diverse esigenze del mercato, Exide sta ampliando la propria capacità di produzione e assemblaggio con nuove linee: oggi in Europa ci sono due stabilimenti dedicati alle batterie AGM ed EFB, in Italia e Polonia, e l’azienda sta investendo in un terzo sito.
Exide a supporto dell’aftermarket
Proprio perché in aftermarket stanno arrivando in maniera massiccia le batterie AGM per veicoli cosiddetti semi-ibridi, è importante che l’installatore sia consapevole di trovarsi di fronte a un prodotto che va gestito con particolare attenzione.Exide offre un importante sostegno agli operatori del settore sia in termini di strumenti e consulenza per l’individuazione del prodotto, sia in termini di attrezzature e supporto alla vendita.
In particolare, sono tre le modalità in cui Exide supporta le officine: con un innovativo tester, con lo strumento online battery finder e con una formazione specifica.
Difatti, proprio per l’evoluzione delle tecnologie con cui sono equipaggiati i veicoli, quello delle batterie sta diventando un mercato “nuovo”, nel senso che se prima la sostituzione della batteria era anche un’operazione semplice che poteva svolgere direttamente l’automobilista, oggi non è più così.
Si tratta fondamentalmente di un business nuovo per il meccanico, che non solo si trova di fronte a tecnologie con le quali potrebbe non avere molta dimestichezza, ma anche a un cliente che non conosce le differenze fra i prodotti e a cui occorre spiegare perché sia necessario montare una determinata batteria.
Innanzitutto, è bene capire che una batteria non vale l’altra, cioè non è possibile sostituire una AGM con una ad acido libero perché comporterebbe problemi di resa sia del prodotto sia dell’intero sistema. Se un veicolo è dotato di Start-Stop, ad esempio, occorre aver ben presente che questa tecnologia condiziona tutto il veicolo e che la batteria AGM, sviluppata per offrire un certo tipo di prestazioni ed essere sottoposta a un elevato numero di riavvii del motore, non può essere sostituita con una batteria tradizionale, nata per un altro sistema.
Il diagnostico per la batteria
Ad Automechanika, ad esempio, Exide presenterà un innovativo tester per la diagnosi delle batterie, realizzato in partnership con un rinomato produttore di attrezzature diagnostiche. Lo strumento, che individua lo stato di salute della batteria e non solo quello di carica, permette quindi di capire anche le condizioni generali della batteria, così da poterne prevedere il momento di “fine vita” e proporre al cliente la sostituzione in tempo, per evitare di ritrovarsi con l’auto ferma e magari dover far intervenire un carroattrezzi per recuperarla.Un acquisto e una sostituzione programmata sono infatti un buon servizio al cliente e sicuramente più economico di un cambio in emergenza.
Manutenzione batterie
Oltre a questo nuovo tester, per la manutenzione Exide propone anche una serie di Charger, attrezzature per la ricarica e il mantenimento delle batterie, utili sia per il rivenditore che deve gestire lo stock, sia per l’utente finale quando deve tenere fermo il veicolo per periodi prolungati.Un altro utile strumento è il BRT 12, che permette di effettuare la registrazione / validazione della batteria su quei veicoli che richiedono dei codici specifici per il riconoscimento della batteria in fase di sostituzione. Infatti, molti veicoli, se non viene fatta questa operazione di “riconoscimento”, non consentono l’avviamento del motore.
Battery finder: trova la batteria giusta
Il servizio è stato recentemente rinnovato e lanciato sul mercato ed è disponibile online anche per mobile.Si tratta di un ausilio prezioso per individuare la corretta batteria per la sostituzione e si basa su una banca dati di riferimento particolarmente importante. Montare la batteria sbagliata, magari anche pensando di utilizzare un prodotto migliore ma in realtà non realmente compatibile, rischia di creare un danno o di far scaricare prematuramente la batteria.
Per includere nel database centinaia di migliaia di modelli di veicolo e relative batterie, è stato necessario un grande lavoro.
Da quest’anno il Battery finder sarà utilizzabile non solo per le auto ma anche per altre applicazioni come ad esempio la nautica e la camperistica.
Formazione su prodotto e gestione
Considerando la tecnologia sempre più sofisticata e l’aumento della percentuale dei guasti ricollegabili alla batteria e al sistema elettrico in generale, che tendenzialmente derivano proprio da una scelta sbagliata dell’accumulatore, è fondamentale sensibilizzare gli autoriparatori a inserire il controllo della batteria nelle normali operazioni di routine, quando per qualsiasi motivo l’auto viene portata in officina.È per questo che Exide, oltre a proporre strumenti specifici per la diagnosi, si spende molto in prima persona per la formazione dei professionisti del settore, mettendo in atto training tecnici che, passando da distributori e ricambisti, possano giungere agli installatori.