Milano, 16 novembre 2018. In qualità di concessionario Bosch, Ovam chiama a raccolta le officine AutoCrew: un momento perfetto per fare un bilancio, per parlare degli sviluppi futuri della rete e per svelare in anteprima alcune novità per gli autoriparatori affiliati.
Ma andiamo con ordine e vediamo più in dettaglio tutti gli argomenti trattati.
Autodis: è solo l’inizio
Ad aprire i lavori è stato Italo Baruffaldi, membro del CDA di Autodis Italia Holding e CEO di Ovam, che ha parlato dei numeri e delle ambizioni di Autodis Italia Holding: 300 milioni di fatturato entro il 2019.Una cifra importante che il gruppo ha intenzione di raggiungere procedendo tramite acquisizioni: “Se vogliamo crescere dobbiamo continuare a comprare altre aziende. Il mercato ci mette alla prova, è competitivo e selettivo, ma dobbiamo conquistare altre quote di mercato, lavorando con i migliori partner presenti in Italia”, ha dichiarato Italo Baruffaldi.
In un mercato così difficile, continua Baruffaldi, occorre che tutta la filiera riparativa sia unita (distributore, ricambista e officina). Tutti gli attori, infatti, sono chiamati a migliorarsi continuamente e a informarsi per poter offrire un servizio di qualità, ma soprattutto competitivo rispetto al mercato. In questo contesto, dunque, l’officina è chiamata a stare al passo per saper intervenire sulle nuove auto e per affrontare le sfide del mercato che si presenteranno in futuro.
I numeri Bosch e gli obiettivi
Per la prima volta a un meeting AutoCrew, la parola è poi passata a Massimiliano Oliveri del Castillo, il nuovo responsabile vendite Bosch dal 1 ottobre 2018, che ha voluto dare visibilità all’azienda e alle sue cifre. In attesa dei dati 2018, il management ha ricordato che Bosch ha chiuso il 2017 con un turnover di 78.1 miliardi di euro (48 miliardi provengono della divisione “Mobility Solution”).Ma come sarà il futuro? Per Massimiliano Oliveri del Castillo questa incognita non rappresenta un rischio perché “se c’è un cambiamento, c’è un’opportunità”.
Se è vero, infatti, che ci saranno meno incidenti e meno emissioni, è altrettanto vero che i veicoli “macineranno” più chilometri (vedi per esempio il car sharing) e quindi richiederanno maggiore manutenzione.
I numeri della rete Ovam
Alberto Fontana, Responsabile commerciale e reti officine a marchio Bosch, ha colto l’occasione per complimentarsi con i 34 ricambisti partner che hanno creduto nel progetto lavorando in squadra con il team Ovam e le officine AutoCrew. Oggi le 109 officine AutoCrew di Ovam rappresentano il 30% del network nazionale.Ma il lavoro da fare è ancora tanto e Ovam ha intenzione di coinvolgere ancor di più la filiera distributiva, incrementare la copertura nazionale, fidelizzare un maggior numero di automobilisti, rendere l’immagine delle officine indipendenti al pari di quelle autorizzate e organizzare altri incentive per le officine, sulla scia del successo dell’ultimo viaggio a Riccione che ha coinvolto 120 persone.
Spingere sulla comunicazione
È toccato poi a Chiara Levati, responsabile marketing e comunicazione di Ovam, parlare di comunicazione e progetti sul web. L’obiettivo di Ovam è quello di sfruttare i nuovi mezzi di comunicazione (internet e social network) per “pescare” nuovi clienti da portare nelle officine AutoCrew.In sintesi, l’attività di comunicazione 2019 prevede una “campagna web e social” con banner promozionali, che porteranno automaticamente gli automobilisti alla pagina AutoCrew. L’attività, dunque, punta a coinvolgere l’intera filiera, per portare maggiore visibilità all’officina e incrementare il business.
Call4U e Bosch Talks
Sempre a proposito di novità, Bosch prepara il lancio per il 2019 di “Call4U”: un rilevatore intelligente di incidenti che si monta sul dispositivo accendisigari. L’App, scaricabile gratuitamente, permette all’utente di registrare quattro contatti. In caso di incidente il sistema invia un SMS di avviso ai contatti salvati con tutti i dettagli per localizzare il luogo del sinistro e mandare i soccorsi sul posto. Eventualmente, in caso di falso allarme, l’automobilista ha 10 secondi a disposizione per bloccare il messaggio.Un’altra novità digitale è “Bosch Talks”: un nuovo strumento di comunicazione Bosch, che consente di essere più vicino alle officine e che agevola lo scambio di informazioni lungo la filiera Bosch. Più in dettaglio, si tratta di una community online (solo su invito), disponibile anche con una App, che consente di comunicare in tempo reale e che rende gli utenti più interattivi.
Accordi e visibilità
Un altro accordo esclusivo targato Ovam per le officine AutoCrew è quello con Freekar. Questa collaborazione permette al network di usufruire di auto sostitutive di cortesia per la propria clientela. Freekar, infatti, è una nuova piattaforma web di servizi di mobilità, che consente alle officine di trasformarsi in veri e propri punti di noleggio.È spettato, infine, a Olivier Pontreau, responsabile Bosch reti officine sud Europa, tirare le fila della giornata e ringraziare tutti del buon lavoro svolto nel Belpaese. Un intervento volto a ribadire la qualità degli interventi nei centri AutoCrew e tutte le iniziative intraprese per dare visibilità agli affiliati. Grazie per esempio a degli spot in radio locali (più di 10.000 passaggi), a una pubblicità online su internet, personalizzata in base agli interessi e indirizzata a chi cerca potenzialmente un’officina, gli autoriparatori hanno raggiunto un gran numero di persone rivolgendosi direttamente a potenziali clienti, invitandoli a usufruire dei servizi, delle promozioni e dei gadget che le officine AutoCrew riescono a offrire.