Innovazione e tecnologia come spinta per la crescita e tante iniziative a sostegno della rete vendita e dei clienti. Ne parliamo con Luca Betti, direttore della divisione aftermarket del gruppo UFI.
Un’azienda che ha concluso il 2018 con grande soddisfazione e importanti successi: nuove aperture, accordi e prodotti – tra i quali segnaliamo l’innovativo filtro Multitube lanciato in anteprima ad Automechanika Francoforte.
Un’azienda che non si ferma mai, e per questo negli anni è cresciuta in maniera esponenziale in termini di fatturato e gamma prodotti.
Un’azienda che non si accontenta più della sua specializzazione nel campo della filtrazione ed esplora nuovi orizzonti nel thermal management.
Di tutto questo abbiamo parlato con Luca Betti, Group Aftermarket Business Unit Director di UFI Filters; con lui abbiamo fatto un bilancio di questo anno che si è appena concluso e anticipato le iniziative e i progetti per il 2019-
L’innovazione tecnologica da sempre è alla base della crescita di UFI Filters, sia in termini di location ed espansione territoriale sia in termini di fatturato.
Il 2018 ha confermato questo trend di crescita? Quali sono state le tappe più significative?
Anche nel 2018 la divisione Afternarket del Gruppo UFI Filters è cresciuta a livello globale e, in alcune regioni, anche a doppia cifra.
UFI Filters punta da sempre sull’innovazione del prodotto, una caratteristica che ci distingue dalla concorrenza. Infatti, ogni anno investiamo il 5% del fatturato per la ricerca e lo sviluppo di nuove tecnologie.
Il 2018 ha visto l’apertura del sedicesimo stabilimento ad Opole, in Polonia, dedicato al thermal management. Uno dei business più recenti del Gruppo UFI, infatti, è la produzione di sistemi completi di gestione termica e scambiatori di calore, che trovano applicazione non solo per motori tradizionali, ma anche per veicoli ibridi ed elettrici di nuova generazione.
Puntiamo così a essere un partner per i clienti di primo equipaggiamento che possa fornire sistemi completi nella gestione dei fluidi motore.
Nel 2019 prevediamo l’apertura di un nuovo sito industriale in Cina, a Chongqing, che sarà dedicato alla progettazione e allo sviluppo di sistemi di filtrazione aria di nuova generazione; un nuovo plant in Messico focalizzato sul thermal management e uno dedicato all’aftermarket in India.
Facendo un bilancio di questo anno appena concluso, quali ritiene siano state le strategie commerciali più vincenti che verranno portate avanti anche nel 2019?
UFI Filters continuerà con la strategia di internazionalizzazione a fianco della propria rete vendita e dei grandi gruppi di acquisto. Ci stiamo orientando, però, a una selezione dei clienti che meglio riflettono il piano di sostenibilità del business Aftermarket futuro in cui UFI crede.
Una chiara strategia di pricing, volta al corretto posizionamento dei marchi UFI e SOFIMA nei mercati dove operiamo, è uno dei punti fermi per il 2019 e per il futuro.
I nostri distributori possono, inoltre, contare su strumenti di marketing maggiori e sempre più diversificati, su una gamma completa che conta quasi 3.000 riferimenti a catalogo per ogni brand e che vedrà nei prossimi anni un potenziamento della gamma abitacolo.
Sicuramente sarà mantenuta alta l’attenzione sul problema dei “fake”, continuando a sensibilizzare e formare la rete vendita sulle modalità di prevenzione e verifica di potenziali prodotti contraffatti, per tutelare i nostri marchi e brevetti registrati.
Possiamo contare sulla partnership con Convey Srl, società torinese leader nei servizi per la lotta alla contraffazione online, ma anche sulla collaborazione tra il nostro ufficio legale e la Polizia Postale, per attivare un intervento tempestivo a seguito di segnalazioni da parte dei clienti di eventuali depositi illegali.
Tra le innovazioni tecnologiche del 2018 spicca la nuova soluzione Multitube presentata in anteprima ad Automechanika Francoforte 2018: quali prospettive si stanno aprendo per questo prodotto?
UFI Multitube è un’innovazione disruptive, rivoluzionaria per il mercato del primo equipaggiamento, non appena sorgerà la necessità di fornirlo al mercato del ricambio, il Gruppo UFI Filters sarà pronto ad offrirlo. Stimiamo che comunque ci vorranno almeno dai quattro ai cinque anni, in funzione della velocità di implementazione delle nuove piattaforme OE.
Per lo sviluppo del mercato aftermarket gli accordi con importanti gruppi di acquisto internazionali offrono ottime opportunità di business; lo scorso anno è stato siglato un accordo con Temot, in questi giorni invece quello con ATR: quali aspettative avete a seguito di questa nuova partnership?
Per la nostra rete distributiva in Italia non prevediamo alcuna modifica a seguito di questi accordi, se non un rafforzamento delle partnership in essere.
La collaborazione con i grandi gruppi è volta invece a rafforzare una strategia di internazionalizzazione del Gruppo UFI e creerà nuove opportunità di business, non solo in Europa, consolidando e ampliando quanto esistente, ma garantirà maggiori possibilità di accesso e crescita anche in Nord America e Brasile. In particolare, in Europa grazie all’ingresso nel portfolio degli ITGs contiamo di continuare la crescita a doppia cifra, come nei precedenti due anni.
Quali progetti e attività avete in serbo per il 2019?
Per il 2019 vogliamo mantenere la nostra posizione di top player di mercato in Italia, rafforzare la posizione nei paesi dell’Est Europeo e in Gran Bretagna, avviare e consolidare l’Aftermarket UFI in Brasile, accrescere il business a marchio UFI in Cina sulle applicazioni top di gamma.
Il tutto supportando il business con delle opportune attività di marketing dedicate in queste regioni.
Parteciperemo a importanti manifestazioni di settore: ad esempio saremo, per la prima volta, ad Automec in Brasile ad aprile; seguiranno poi gli immancabili appuntamenti di Autopromotec a Bologna, Automechanika Dubai e Automechanika Shanghai.
Inoltre, per premiare i nostri clienti Italia per le performance dello scorso anno, è in programma un viaggio incentive che li porterà in Cina, in particolare Shanghai con la visita ai nostri plant, ma anche a Pechino.
Infine, prevediamo l’apertura di un nuovo sito produttivo in India dedicato al mercato locale, per sostenere la crescita esponenziale delle nostre quote di mercato.