È attivo in Italia da quasi 10 anni ed è tra le realtà in più rapida espansione nel Belpaese. Stiamo parlando del Consorzio QLT, il network di oltre 100 affiliati che ha ben a mente la sua strategia: rendere il ricambista l’anello più forte della filiera riparativa.
Autopromotec 2019: padiglione 16, stand F22.
Nella splendida cornice del capoluogo ligure, QLT ha permesso ai partecipanti di scoprire luoghi alquanto suggestivi, di vivere esperienze memorabili (come per esempio la cena nell’acquario di Genova nella sala degli squali) e di trascorrere la due giorni in un clima amichevole e conviviale, facendo sentire i presenti “parte di una famiglia”.
Insomma, un’occasione che ha consentito di confrontarsi su numerosi temi di attualità e sul modo migliore per rispondere concretamente alle sfide del mondo della riparazione indipendente.
Il Consorzio cresce
Non è certo questo il momento per fermarsi, visto lo stato odierno del mercato aftermarket. Lo sa bene QLT, che rappresenta oggi una delle realtà in più rapida espansione nel mondo della fornitura ricambi: oltre 100 ricambisti affiliati in tutta Italia (il Trentino Alto Adige è l’unica regione scoperta attualmente), e un fatturato che ha sfiorato i 40 milioni di euro nel 2018 (+8% rispetto al 2017).È iniziata con questi numeri la convention di Genova, con l’intervento di Andrea Veronese, responsabile commerciale e acquisti di QLT, che con gratitudine verso i presenti e con grande orgoglio ha dichiarato: “Eravamo 13 ricambisti italiani, ora siamo più di 100, ma non dobbiamo fermarci qui”. Il gruppo, infatti, è intenzionato a proseguire la sua corsa senza sosta, andando alla ricerca di nuovi soci, di professionisti nella distribuzione ricambi specializzati nei seguenti settori: meccanica, carrozzeria ed elettrico.
Massimo Davitti, presidente del Consorzio, e Paolo Giacheri, membro di direzione, hanno poi dato il via ai lavori, ringraziando la platea e gli oltre 30 sponsor che hanno presenziato all’evento: “oggi più che mai c’è bisogno di fare squadra, perché solo insieme possiamo fare la differenza ed essere competitivi per affrontare l’evoluzione di questo mercato”.
Uno sguardo al mercato
L’evoluzione tecnologica del mondo automotive e le trasformazioni del mercato della distribuzione ricambi (sia a livello internazionale sia nazionale) sono stati poi gli argomenti analizzati grazie all’intervento di Tommaso Caravani di Notiziario Motoristico. Caravani ha poi spiegato che nel futuro (non troppo lontano), non ci sarà la riparazione di meccanica o di carrozzeria, ma semplicemente riparazione: se oggi parliamo di meccatronico, domani magari sentiremo parlare di “carromeccatronico”. Il futuro, infatti, sarà il multiservice: soggetti che risolveranno tutti i problemi di un veicolo in un unico luogo e che sono in grado di erogare dei servizi.È stato poi il momento di Marc Aguettaz di GiPA Italia, che ha toccato altrettanti temi di grande attualità: le sfide del settore, le immatricolazioni in Europa e in Italia, i numeri medi di ingressi in officina, le intenzioni di acquisto degli italiani e l’andamento delle vendite online. Aguettaz ha concluso il suo intervento segnalando che il mercato IAM è tutt’ora uno dei pochi settori che ha reagito positivamente alla crisi e che le officine indipendenti hanno conquistato nuove quote di mercato a discapito della rete OES.
Il noleggio: un’opportunità per l’IAM
“I grandi canalizzatori saranno sempre più importanti nel determinare le scelte del mercato”: questa è stata la premessa di Simone Guidi, figura di spicco nel panorama automotive e grande esperto del settore. Il car sharing e il noleggio, per esempio, stanno prendendo sempre più piede in Italia, andando di conseguenza a incidere soprattutto sulla quota di immatricolato.Ciò che cerca il canalizzatore quando deve decidere a chi affidare la riparazione, spiega Guidi, non è tanto il prezzo, bensì sceglie chi è in grado di soddisfare a 360 gradi le richieste dei clienti.
Cosa comporta tutto ciò per il ricambista? Servire una grande flotta può richiedere una grande trasformazione aziendale: ci vuole coraggio e lungimiranza imprenditoriale. Perché? Fondamentalmente perché sono clienti molto esigenti, ma che forniscono ai ricambisti sia l’opportunità di conoscere nuove officine clienti sia di ampliare la gamma con prodotti necessari per vetture di nuova commercializzazione.
La flotta rappresenta un rischio o un’opportunità per l’aftermarket? Guidi è certo che sia un'opportunità, ma bisogna conoscere bene il business.
I servizi QLT al ricambista
In un mondo così “affollato” di gruppi, network e nuovi player, QLT sa come fare la differenza: mettere al centro della propria strategia il ricambista. Il ricambista, infatti, nell’ottica QLT, è colui che tiene unita la filiera da monte a valle: dal componentista all’autoriparatore.Quindi, partendo dal presupposto che solo i ricambisti possono far parte del consorzio come membri, QLT si impegna ogni giorno a supportarli.
Tra i vantaggi di appartenere a QLT segnaliamo: costi di affiliazione contenuti; un’area esclusiva di competenza; accordi diretto con produttori e brandizzatori di ricambi; prodotti di qualità e ricambi a marchio proprio; centralizzazione degli accordi di fornitura, l’adesione (attraverso il gruppo IBG) al gruppo internazionale Nexus; database e cataloghi elettronici; azioni promozionali e incentive; presenza alle principali fiere di settore, come Autopromotec, e molto altro ancora.
La gamma QLT Automotive
- Batterie (QLT Power)- Lubrificanti e antigeli (QLT Oil)
- Filtri antipolline (QLT Antipolline)
- Lampadine (QLT Lamps)
- Spazzole tergicristallo (QLT Aeroflat)