Un progetto ambizioso di crescita attraverso le officine affiliate e il lancio di un private label. Il gruppo di ricambisti cresce e punta a un rilievo sempre maggiore.
Perché questa è l’ambizione di Telos: essere un punto di riferimento nel mondo dell’autoriparazione, mettendo al centro i propri clienti e preoccupandosi di fornire loro tutti gli strumenti necessari per lavorare al meglio e possibilmente aumentare il traffico di vetture nelle loro strutture.
Ma andiamo con ordine. Oggi Telos è una realtà che riunisce 16 ragioni sociali, con oltre 400 dipendenti in totale, e che sviluppa un fatturato di 75 milioni di euro. Una realtà importante, dunque, che spazia dal Piemonte fino al Friuli Venezia Giulia, passando per Lombardia ed Emilia Romagna. Una presenza che si manifesta anche attraverso un network di oltre 600 officine affiliate ai vari programmi Bosch Car Service, Magneti Marelli Checkstar, AutoCrew, AD Service e Point Service.
Ma se questi sono i numeri del gruppo attuale è Davide Ghioni, CEO di Telos, a tracciare i contorni di un futuro sempre più competitivo.
Infatti, è vero che l’età media del parco circolante sta crescendo (9,7 anni quest'anno), ma è anche vero che stanno mutando le abitudini degli automobilisti, sempre più attenti alla manutenzione e sempre meno disposti a spendere in riparazioni. La tendenza sarà quella di avere da un lato vetture sempre più vecchie, sulle quali nessun automobilista sarà disposto a spendere più dell’ordinario, dall’altra un circolante sempre più nuovo e sempre più equipaggiato di tecnologie avanzate, che richiedono grandi investimenti da parte degli autoriparatori in strumentazione e formazione necessari per essere in grado di intervenire su questa tipologia di automobili.
In questo scenario la proposta di Telos è quindi quella di fornire ai propri clienti tutto quello che necessitano, cambiando quindi la pelle dei propri ricambisti, che da semplici fornitori di parti di ricambio dovranno diventare il riferimento a 360 gradi degli autoriparatori. Lo si capisce dalle parole di Davide Ghioni che ha dichiarato: “oggi con il supporto dei nostri partner siamo pronti a offrire un servizio a 360 gradi: dalle attrezzature alla formazione passando per i ricambi di carrozzeria”.
L’obiettivo dichiarato, infatti, è quello di essere un fornitore che possa venire incontro a qualsiasi esigenza dell’autoriparatore, ma non solo, perché “la mission di Telos è quella di incrementare il traffico in officina”.
Per farlo, Telos, punterà anche a strutturare partnership con quelli che molto probabilmente saranno i clienti di domani, vale a dire i “canalizzatori”: aziende che attraverso la proprietà dei mezzi o la loro gestione, saranno in grado di decidere dove saranno riparate le auto.
Piacere, sono Kentro
Ma se il futuro del gruppo passa attraverso la fidelizzazione dei propri clienti, Telos accelera il passo presentando in anteprima, durante la convention, anche il nuovo Private Label del gruppo: “Kentro”.Un marchio che sarà lanciato sul mercato già a inizio del 2020 con tre linee di alta movimentazione: filtrazione, frenante e batterie.
Tuttavia, prosegue Ghioni, questo sarà solo l’inizio di un percorso di crescita del brand targato Telos, che punta ad aggiungere alla gamma anche l’olio, le pompe acqua, gli ammortizzatori, i motorini e gli alternatori. “Tutti prodotti di qualità e di provenienza certa a un prezzo competitivo” sottolinea Ghioni. Kentro, insomma, si presenta come un programma completo di ricambi fortemente richiesti dal mercato destinato a far crescere la forza del gruppo come fornitore di soluzioni esclusive.
Kentro Un prodotto competitivo, di alta qualità e certificato in Italia Primo trimestre 2020:
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