Non il solito gruppo, ma un progetto nuovo: così si presenta G6 Autoparts, un nuovo attore nel panorama aftermarket che punta a una partnership concreta con fornitori e officine per rilanciare il ruolo del ricambista con una nuova visione.
Il suo presidente, Giuseppe Palmerini, della Palmerini Autoricambi, la definisce così: “un’unione di eccellenze omogenee per qualità e posizionamento nel mercato di riferimento; un gruppo di imprenditori che condividono uno stile di lavoro comune e una grande stima reciproca”.
In concreto, è una società di ricambisti che funziona come una Srl e sviluppa 80 milioni di euro di fatturato complessivo. Sono tutte aziende con una forte presenza e storicità sul territorio, guidate da imprenditori che hanno la voglia e le risorse necessarie per mettersi in gioco in prima persona, lavorando per portare avanti l’azienda e rimanere competitivi sul mercato, lanciando un progetto nuovo, che possa traghettarli verso il futuro senza rimanere in balia del momento di confusione e cambiamento che sta vivendo il settore della distribuzione ricambi.
Giuseppe Palmerini ci racconta come è nato questo progetto e quali sono le prospettive e gli obiettivi a breve e lungo termine di G6.
Come nasce la nuova alleanza G6
Il presupposto è che oggi il settore della distribuzione ricambi sta vivendo un momento particolare, in cui le aziende medio-grandi per “difendersi” dall’imperversare dei big player (siano essi stranieri che arrivano in Italia, siano società nate da aggregazioni di grandi distributori nazionali) devono cercare una soluzione diversa per mantenere la loro autonomia e ragionare in termini di prospettive future.Ecco dunque che “parlando fra colleghi – racconta Giuseppe Palmerini – è nata questa esigenza di salvaguardare le nostre attività condividendo problematiche e soluzioni”.
“Siamo partiti dal Nord-Est, che forse in questo momento è più sensibile alla necessità di trovare nuove vie e sposare un progetto diverso da quelli tradizionali – spiega Palmerini – ma la cosa importante è che siamo aziende omogenee per dimensioni, volumi, fatturato, approccio al mercato e mentalità imprenditoriale. Siamo tutti disposti a sederci intorno a un tavolo e lavorare insieme per costruire qualcosa: senza questo presupposto, senza la volontà di superare i propri individualismi, non ci sarebbe spazio per questa nuova alleanza”.
Chi sono i soci di G6
I sei top player di questa nuova compagine aggregativa sono: D.E.C.A. e Lariolux di Como, Record Ricambi di Brescia, Cravedi di Treviso, Friuli Ricambi Auto di Udine e Palmerini Autoricambi di Perugia.“Ciascuna azienda ha una sua specializzazione - racconta Palmerini - e grazie a questo riusciamo a coprire i diversi settori dell’aftermarket indipendente: ricambi auto (meccanica e carrozzeria), ricambi truck e attrezzature. Ma non ci occupiamo solo della vendita ricambi, ma anche di servizi e formazione. L’obiettivo è quello di rafforzare i diversi settori così da poter offrire un referente unico agli autoriparatori”.
Attualmente G6 Autoparts conta 18 punti vendita e i singoli soci mantengono la loro autonomia e indipendenza, ma all’interno di G6 hanno obiettivi comuni, un “progetto di vendita dedicato alle officine”, con un regolamento molto stringente per quanto riguarda le decisioni strategiche come la scelta dei fornitori e l'ingresso dei nuovi soci.
Una rete di imprese per nuove sinergie
Omogeneità delle aziende, forte storicità sul territorio, spirito imprenditoriale, flessibilità sono alcune delle caratteristiche di questi “super ricambisti”, ma ciò che contraddistingue il progetto G6 da altre aggregazioni è la diversa strategia: non un gruppo d’acquisto, ma una rete di imprese che vuole investire sulla collaborazione con fornitori partner e sui servizi alle officine.Il primo step, infatti, è quello di definire un pannello fornitori, con uno o massimo due brand per prodotto. Questo perché solo diventando “specialisti” di un brand si può conoscere bene il prodotto e spiegarlo all’officina. In più, puntando su brand selezionati, si riesce a fare la differenza con i fornitori, non solo in termini di acquisto, ma di coinvolgimento nelle attività di formazione e di servizi per l’officina.
I fornitori, oltre che per la qualità del prodotto, saranno selezionati anche in base alla loro capacità e disponibilità di offrire servizi; preferendo, laddove possibile, realtà italiane guidate da imprenditori, questo perché “parlarsi fra simili è più semplice – dichiara Palmerini. Siamo tutti imprenditori che si mettono in gioco in prima persona, che ci mettono del proprio in questo progetto. La partecipazione di fornitori che rispecchino questo approccio rende più semplice il coinvolgimento e la condivisione di obiettivi”.
L’obiettivo è proprio quello di investire nei programmi dedicati all’officina, considerando che il futuro dell’autoriparazione vedrà il prevalere di centri sempre più grandi e multiservice, è con in mente questa visione del futuro che G6 si muoverà.
“Ho in testa dei numeri e tanti progetti sulle sinergie da attuare – afferma Palmerini – ma è troppo presto per parlarne. Per ora vogliamo solo muoverci un passo alla volta, senza fretta, confrontandoci e gettando le basi per costruire insieme il nostro futuro, salvaguardando e rafforzando le nostre competenze territoriali, mantenendo una struttura snella ed efficiente, che un domani potrà avere anche una logistica integrata e offrire servizi sempre più mirati alle officine. Anzi, ci tengo a precisare che il nostro intento non è quello di vendere servizi, ma offrirli, perché solo investendo sul nostro cliente, supportandolo nella sua crescita, potremo crescere con lui.”
Un progetto in divenire dunque, dove i soci sono destinati ad aumentare di pari passo con la crescita del gruppo; un percorso da costruire insieme, che non nasce dall’alto ma dal confronto diretto con il mercato.
G6: carta d’identità
Sono attualmente sei i soci di G6 Autoparts, con Giuseppe Palmerini alla presidenza e Fabrizio Musitelli alla vicepresidenza; complessivamente contano 278 dipendenti.Globalmente coprono 9 regioni (Lombardia, Veneto, Friuli Venezia Giulia, Trentino Alto Adige, Toscana Umbria, Marche, Abruzzo e Molise) e 28 provincie con 18 punti vendita.
Nell’insieme trattano ricambi meccanici e di carrozzeria per auto e ricambi per veicoli industriali, oltre a batterie, lubrificanti e attrezzature per officine con un servizio di assistenza tecnica.
Cravedi Spa – Villorba (TV)
Attività: commercio di ricambi e veicoli industriali, accessori auto, lubrificanti, carrozzeria, rettifica, attrezzature per officina e servizi di formazione.
Titolari: Giorgio Cravedi, Filippo Cravedi.
D.E.C.A. Spa – Como
Attività: commercio di ricambi auto e veicoli industriali, accessori auto, attrezzature meccaniche e diagnostiche per officina e servizi di formazione.
Titolari: Alberto Gervasoni, Silvano Musitelli, Roberto Musitelli, Fabrizio Musitelli, Maurizio Sartorelli.
Friuli Ricambi Auto Srl – Fagagna (UD)
Attività: commercio ricambi, accessori auto, carrozzeria, consulenza attrezzature diagnostiche per officina e servizi di formazione.
Titolari: Elisabetta Lizzi, Domenico Lizzi.
Lariolux Spa – Como
Attività: commercio di ricambi auto e veicoli industriali, accessori auto, attrezzature meccaniche e diagnostiche e servizi di formazione.
Titolari: Alberto Gervasoni, Silvano Musitelli, Roberto Musitelli, Fabrizio Musitelli.
Palmerini Autoricambi Srl – Perugia
Attività: commercio di ricambi e accessori auto, divisione lubrificanti, batterie, impianti a gas, centri revisione e servizi di formazione.
Titolari: Antonello Palmerini, Giuseppe Palmerini, Nicola Palmerini.
Record Ricambi Srl – Brescia
Attività: commercio di ricambi auto e veicoli industriali, accessori auto, lubrificanti, attrezzature.
Titolari: Giuseppe Bullini, Giulio Tomaselli.
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