Filtri aria abitacolo: a cosa servono? Quali tipologie esistono? Come sono composti? Come funzionano?
Per rispondere a questi e altri dubbi, abbiamo fatto due chiacchiere con Andrea Campi, titolare della Campi Mistral, azienda attiva nel settore da quasi 30 anni.
“Per rendere l’idea – racconta Campi – uso spesso questa similitudine: l’auto è come un’aspirapolvere, preleva l’aria inquinata dall’esterno, la riscalda o la climatizza, la immette nel veicolo. Il filtro abitacolo ha proprio la funzione di depurare quest’aria; la sua efficacia dipende dalla qualità dei materiali selezionati, e dalla tenuta nell’alloggiamento. Tengo a sottolineare anche quest’ultimo particolare, spesso trascurato: se il filtro, pur di valore, non aderisce alla perfezione, l’aria passa e siamo punto e a capo. La tecnologia Soft Seal di Mistral nasce da tale scrupolo: i nostri prodotti sono flessibili e si adattano perfettamente all’alloggiamento. Inoltre, una pratica maniglia di estrazione, consente al meccanico di rimuoverli senza diventare matto”.
Filtri abitacolo Serie 550 Premium
I filtri abitacolo si dividono in due macrocategorie: particellari e a carbone attivo.“La diversità principale – spiega Campi – risiede nel risultato che è possibile ottenere. I primi sono nati per trattenere polveri e pollini, ovvero agenti relativamente grossi, dai 7 ai 100 micron. Per dare un’idea, un capello umano equivale a 50 micron. Le polveri più nocive, però, sono quelle più sottili: ed è qui che i filtri combinati con granuli di carbone attivo fanno la differenza. Per garantire la massima efficienza, in Mistral abbiamo selezionato accuratamente i materiali, e migliorato via via la struttura.
L’ultimo nostro ritrovato è la Serie 550 Premium, che si distingue per i suoi quattro strati. Il primo, di ‘pre-filtro’ trattiene le particelle più grosse (10 micron). Il secondo è una peculiarità di Mistral: fibre Meltblown, ovvero delle nano-fibre che consentono un setaccio veramente chiuso, senza tuttavia frenare eccessivamente il passaggio dell’aria. Infine, i granuli di carbone attivo, con la loro preziosa azione di filtrazione molecolare”.
In questo specifico processo, un aspetto decisivo lo ricopre la superficie: “Il granulo di carbone attivo – conferma Campi – si può definire ‘di qualità’ quando ha una grande superficie, composta da miliardi di gallerie. Le molecole d'aria dell’inquinante entrano e passano all'interno di questi cunicoli che, sfruttando le forze di Van Der Waals, le scompongono; non a caso, si parla di ‘adsorbimento’. Il carbone attivo che accuratamente selezioniamo per la Serie 550 Premium ha una superficie superiore ai 1.000 metri quadri per grammo, ed è di origine vegetale, essendo derivato dalle noci di cocco. Grazie a tutti questi dettagli, l’efficienza della Serie 550 Premium è superiore al 50% nei confronti delle particelle di 0.3 micron, ovvero le più nocive per l’uomo”.
“Il filtro aria abitacolo può dunque essere un prodotto sorprendentemente complesso, a livello di tecnologie impiegate. Quando il prodotto è di livello, ferma una larghissima parte degli inquinanti, garantendo una fondamentale protezione nei confronti di tanti agenti non percettibili con l’olfatto, ma per noi dannosi. Ecco spiegata l’importanza di non trascurare la qualità, nella scelta di un filtro aria abitacolo!” conclude Campi.