“Nozze d’oro” per Palmerini Group: un anniversario importante per un’azienda importante che ha saputo reinventarsi attraverso i cambiamenti di mercato, riuscendo sempre a intuire dove puntare per continuare a restare sulla cresta dell’onda. Da 50 anni.
David Giardino
Palmerini Group l’ha vissuta, l’ha sentita e ne ha tratto nuove opportunità, risalendo per una strada non battuta prima.
Sarà l’anniversario, sarà la consapevolezza di aver affrontato periodi potenzialmente negativi e di esserne usciti rinnovati e vincenti: quello che è sicuro è che un motivo per festeggiare c’è.
E l’azienda ha deciso di celebrare questa tappa fondamentale della sua vita con una cena, nella suggestiva cornice di Assisi.
Una serata all’insegna
delle emozioni
Ad Assisi, all’interno di uno storico ristorante che proiettava i presenti in una atmosfera del tutto particolare, la famiglia Palmerini al completo ha celebrato i suoi cinquant’anni di attività nel mondo dell’aftermarket automotive.
Con il suo intervento, il presidente di A.D.I.R.A. Bruno Beccari, che ha conosciuto il fondatore Rino Palmerini, come fornitore, quando dirigeva Sogefi Aftermarket, ne ha ricordato le caratteristiche principali di uomo deciso, ma leale, in un periodo dove le relazioni personali venivano comunque privilegiate rispetto al mero conto economico.
Tutti i presenti più o meno nostalgici di quei tempi, dove la “stretta di mano” aveva un valore maggiore di un contratto firmato, hanno ripercorso la storia di una famiglia che ha saputo crearsi da una licenza per riparazione cicli e motocicli, fino a diventare una realtà che negli anni Novanta, con l’esperienza APS Cecauto, rappresentava la principale esperienza aftermarket nel campo della autoriparazione e che per i contenuti sarebbe ancora attualissima.
Oggi, successivamente a trascorsi che hanno messo in difficoltà questa esperienza, con la determinazione e il serio lavoro, la famiglia Palmerini può con orgoglio festeggiare i suoi primi cinquant’anni, potendo contare anche per i prossimi sulla nuova generazione, ben rappresentata dai figli di Giuseppe e Antonello.
La serata, conclusasi con un brindisi ben augurante e con la consegna di caricature più o meno lusinghiere agli invitati, ha aperto anche alcune nuove prospettive: lo storico marchio APS è stato riacquistato dalla famiglia Palmerini.
Gli esordi
Ripercorriamo nel dettaglio le tappe del gruppo. Una realtà storica, le cui radici raggiungono una data anche anteriore al 1961.
Tutto nasce grazie a Rino Palmerini, che inizia a formarsi un’esperienza nel campo automotive trovando il suo primo impiego nel 1941 presso la Concessionaria Lancia di Perugia.
Nel 1955 Rino decide di mettersi in proprio e apre, a Ponte San Giovanni, una propria officina. In seguito, nel 1959, inizia un’attività commerciale. Palmerini Group era già nell’aria. La nascita ufficiale dell’attività familiare la si fa risalire all’1 settembre 1961, la data, cioè, in cui è stato firmato il contratto di locazione in via Matteotti 78 a Ponte San Giovanni, che prevede l’uso per “piccole riparazioni meccaniche”.
L’attività prosegue e cresce, grazie soprattutto al servizio accurato, alla particolare attenzione messa nell’assortimento di nuovi prodotti, anche di vetture straniere, e alla consegna a domicilio delle parti di ricambio.
Nel 1976 e 1978 l’azienda si trasforma in familiare a tutti gli effetti, con l’ingresso di Giuseppe e Antonello, figli di Rino, che danno nuovo impulso e vigore alle attività commerciali.
L’espansione
Nel 1978 una svolta importante: viene costituita l’azienda di distribuzione S.E.I.M. (Società Elettrico Industriale Meccanica), la prima in Umbria. Partita con la distribuzione di tre marchi storici (Pirelli, Skf e Fiaam Filtri), l’attività si espande gradualmente, aprendosi alle altre regioni e aggiungendo al suo portafoglio altri importanti marchi, come Brembo, Saleri, Behr, Jurid, LPR, Ocap, Spesso, BCP, Valeo, Sachs, Ansa. Diventa infine distributore nazionale, con dieci filiali di proprietà.
Il successo che accompagna l’azienda si esplica anche nella formazione di altre società. Nel 1984 viene costituita Palmerini Autoricambi, ampliata nel 1985 con una nuova sede da 3.000 mq, all’epoca il più grande magazzino di autoricambi dell’Italia Centrale.
Nel 1989 viene acquisito il 100% della quote di Oleodinamica Umbra, che diventa Oleodinamica Palmerini, azienda specializzata nel settore industriale: studio, progettazione e assemblaggio di apparecchiature oleodinamiche con relativa assistenza tecnica.
Un ulteriore passo significativo nel mondo dell’aftermarket, che vede il gruppo Palmerini agire come pioniere, è la formazione del programma APS, Auto Parts Service, un vero e proprio network di officine. APS è infatti costituito dai ricambisti, dalle loro officine e da qualificati costruttori di ricambi auto, per offrire ai ricambisti negoziazione dei contratti d’acquisto, consulenza marketing, assistenza nelle promozioni e fornitura di sistemi informatici e agli autoriparatori aggiornamenti professionali, formazione e immagine pubblicitaria.
Nel 1998 viene costituita la società CAR, Centro Auto Revisioni.
In seguito, nel 2000, avviene la joint-venture con il gruppo spagnolo Cecauto, protagonista nella distribuzione di ricambi e servizi aftermarket a livello europeo. Per il lancio nel Vecchio Continente del programma APS, nel 2004 viene definito l’accordo con General Motors, che diventa partner di S.E.I.M. per la distribuzione e vendita dei prodotti e servizi a marchio ACDelco.
L’imprevedibilità del mercato ha però poi colpito il gruppo, seppure indirettamente. Nel 2007, infatti, General Motors viene investita da una crisi internazionale. Questo porta Palmerini Group a liquidare la società S.E.I.M., ponendo fine a una storia distributiva di 30 anni.
La rinascita
Abbiamo definito il gruppo come capace di reinventarsi: la sua capacità di sopportare un colpo come quello della chiusura obbligata di S.E.I.M. e in seguito il cambiamento di rotta verso altre strategie ne sono testimoni. Palmerini Group, chiusa una porta, ne apre subito un’altra, questa volta verso la Russia.
Nel 2009 viene siglato l’accordo distributivo con Gazprom, che inizia la distribuzione di lubrificanti in Italia partendo dall’Umbria, tramite Palmerini Autoricambi. Con la sua controllata Gazprom Neft, il colosso russo dell’energia acquista lo stabilimento di Bari di Chevron e nomina Palmerini Group partner per l’area Centro e Giuseppe Palmerini consulente sviluppo per il Sud Europa.
In un gruppo così dinamico, un progetto si sussegue all’altro. Nello stesso anno parte il programma APG Batteries, per la produzione e distribuzione (con distributori in dieci regioni) delle batterie di nuova generazione Extreme, Power e Truck.
Un marchio storico
Di nuovo sulla cresta dell’onda, il gruppo non si lascia sfuggire l’occasione di appropriarsi nuovamente di uno dei progetti più importanti che aveva sviluppato in passato e riacquista lo storico marchio APS. L’obiettivo del 2011 è quello di abbinare al programma di ricambi APG il programma di servizi APS.
I prossimi 50 anni e oltre
Il gruppo non riposa sugli allori e continua a investire. Due esempi: l’apertura del nuovo centro Revisioni in località Magione (PG) e l’inaugurazione del nuovo magazzino ricambi e centro revisioni di proprietà a Umbertide (PG).
Attualmente Palmerini Group conta su 47 dipendenti, 7 agenti, 8.000 mq di magazzino, 120.000 articoli, 1.700 clienti, per 40.000 consegne all’anno e un fatturato di 10,4 milioni di euro.
Con l’ingresso in azienda dei figli di Giuseppe e di Antonello Palmerini, è iniziato il ciclo della terza generazione della famiglia.
Da qui si parte per il futuro.
Tags: distribuzione ricambi
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