ERA è quella che si dice un’azienda “customer oriented”, che non si è mai fermata e porta avanti nuovi progetti al servizio del cliente; ne parliamo con Salvatore Miligi, Responsabile di ERA.
Salvatore Miligi, Responsabile di ERA, ci racconta come la vicinanza al cliente e l’impegno di tutti i dipendenti abbiano permesso non solo di attraversare questi mesi mantenendo comunque i volumi d’affari, ma anche portando avanti i nuovi progetti sempre più orientati al servizio clienti.
Quest’anno è stato pesantemente condizionato dalla pandemia Covid-19, e le aziende rimaste operative hanno dovuto riorganizzarsi con nuove procedure; voi come avete affrontato la crisi? Quali misure avete adottato per garantire la sicurezza del personale e come hanno reagito i dipendenti alla situazione?
Il Covid-19 ha provocato ripercussioni e grandi cambiamenti a qualsiasi livello. Le imprese hanno dovuto riorganizzare completamente l’operatività per affrontare questa nuova situazione e anche ERA non ha fatto eccezione.
A marzo, con il manifestarsi dei primi casi di Coronavirus, l’azienda si è subito adoperata per tutelare la salute e la sicurezza dei suoi dipendenti.
ERA ha attivato la modalità di lavoro in smart working per tutti i colleghi che, per la natura della loro attività, ne avessero la possibilità.
Per gli altri, sono state adottate tutte le misure in rigorosa osservanza dei decreti promulgati dal Governo nonché le direttive fornite dalla capogruppo LKQ, fortemente attenta e focalizzata sulla salute dei dipendenti.
Nonostante questo periodo di grande difficoltà e la paura che inevitabilmente ha comportato, tutto il personale ha continuato a lavorare con grande impegno e professionalità.
Sono stati portati avanti i progetti lanciati prima dello scoppio del Covid-19, continuando a essere vicini ai nostri clienti. ERA ha quindi cercato di favorire un giusto equilibrio fra le esigenze dei dipendenti e i valori che da sempre caratterizzano l’azienda.
Il servizio al cliente è da sempre una delle priorità della vostra azienda, come siete riusciti a garantire consegne puntuali e disponibilità di magazzino?
L’attività svolta dai dipendenti di ERA in questo caso è stata fondamentale a tutti i livelli.
Cruciale è stato il ruolo svolto dai membri dei team del Customer Care, della Logistica, Finance e Amministrazione che hanno sempre lavorato, anche nel periodo di lockdown, per garantire il servizio ai clienti.
Gli agenti, i 13 magazzini periferici sul territorio e i 3 depositi all’estero hanno mantenuto il contatto continuo con i clienti, garantendo l’evasione degli ordini e rispondendo ai loro bisogni.
La disponibilità dei prodotti a magazzino è stata resa possibile grazie a una duplice strategia basata sulla differenziazione dei fornitori e l’approvvigionamento dei prodotti da diversi Paesi, alcuni dei quali non toccati inizialmente dal Covid-19.
Le attività legate alla commercializzazione e distribuzione ricambi hanno potuto rimanere aperte anche durante il lockdown, ma molti lamentano una drastica riduzione dei volumi di lavoro e fatturato; come sono andate le cose per ERA?
Nonostante il momento di difficoltà, il fatturato di ERA ha subito un calo significativo nel mese di aprile, ma contenuto nel mese di maggio.
I mesi di marzo e giugno invece hanno registrato una crescita, seppur ridotta, rispetto allo scorso anno grazie soprattutto alla strategia di diversificazione dei canali di vendita:
Italia, Export e Intercompany. Il giusto mix di vendita dei nostri prodotti fra Italia ed estero ha quindi permesso che le perdite in termini di fatturato per l’impresa fossero limitate.
Quali sono i progetti e le attività pensati prima del lockdown e come si possono concretizzare oggi?
Sono stati portati avanti numerosi progetti già pensati prima del lockdown. Tra questi il progetto più importante è quello legato allo sviluppo di un nuovo “Tool di Data Management” che ci permetterà di fornire informazioni sui prodotti ai nostri clienti sempre più complete e affidabili.
Il progetto è partito alla fine dello scorso anno e la chiusura è prevista per questo autunno.
L’obiettivo è quello di avere un sistema che permetta la gestione a 360° di tutti i dati legati ai ricambi: anagrafiche, cross OE e competitor, dati tecnici.
L’evoluzione tecnologica nel settore automotive ha conosciuto in questi anni una forte spinta in avanti; come avete risposto alle nuove esigenze del mercato e alla richiesta di nuovi prodotti?
Premetto che la natura del nostro business ci porta a rispondere alle esigenze di un mercato ad alto tasso di innovazione tecnologica, in quanto distributori di prodotti elettrici ed elettronici.
In questo momento ci stiamo concentrando su un duplice fronte: da un lato l’ampliamento delle gamme attualmente esistenti attraverso l’inserimento di nuovi codici e dall’altro lo sviluppo di nuove linee di prodotto che saranno disponibili nel corso dei prossimi mesi.
La strategia di ERA cerca quindi di focalizzarsi su uno sviluppo verticale (profondità della gamma) e orizzontale (nuove famiglie inserite) dei ricambi attualmente disponibili per i nostri clienti.
Anche se in questo momento è ancora difficile fare previsioni sulla ripresa del mercato, sulla base della vostra esperienza e conoscenza del settore, come pensate che potrebbe evolvere la situazione nel prossimo futuro? Quali carte ha da giocare ERA per affrontare le nuove sfide con un approccio positivo?
Il rallentamento che stiamo attraversando, legato alla crisi attuale, probabilmente comporterà un’accelerazione sia nel processo di concentrazione del mercato sia nella canalizzazione della distribuzione.
In aggiunta, la carenza di liquidità sui mercati può favorire uno spostamento della domanda dei clienti verso le aziende meglio attrezzate dal punto di vista della disponibilità dei prodotti e con il miglior rapporto qualità/prezzo.
ERA, in questo contesto, può giocare un ruolo importante, in quanto da sempre riesce a coniugare lo sviluppo di prodotti di qualità elevata a un prezzo adeguato. Perseguendo questo obiettivo ERA ha appena ottenuto il rinnovo della UNI EN ISO 9001:2015.
Potrà inoltre sfruttare le sinergie con le altre aziende appartenenti al gruppo Rhiag e alla casa madre LKQ per ampliare le proprie fonti di approvvigionamento ed essere sempre più competitiva in termini di time to market.