Dai successi professionali come persona, con la carica di presidente di Confindustria Lecco, a quelli come azienda, con gli ottimi risultati di fatturato di Maggi Catene. Qualche domanda a Giovanni Maggi.
Maggi, precedentemente vicepresidente con delega alle prospettive internazionali, era stato designato alla presidenza dalla giunta lo scorso 8 febbraio. La decisione è stata confermata l’11 aprile scorso, quando Giovanni Maggi, alla presenza del presidente di Confindustria Emma Marcegaglia, è stato eletto presidente di Confindustria Lecco dall’assemblea dei soci dell’associazione, con il 99% dei voti favorevoli.
Per l'imprenditore lecchese alla guida dell'azienda familiare Maggi Catene la nomina è il raggiungimento di un traguardo importante, che influirà nella sua crescita professionale e personale, come lui stesso ci ha dichiarato in un’intervista.
Qual è stato il suo percorso in Confindustria Lecco?
È un percorso intrapreso circa 18 anni fa. Il primo importante traguardo risale a metà anni 90, con la nomina a Presidente dei Giovani Imprenditori.
Sono stato poi coinvolto nel Consiglio Direttivo dei Senior e questo periodo è finito sostanzialmente l'8 febbraio 2011, quando dopo 4 anni come vicepresidente di
Confindustria Lecco con delega alle prospettive internazionali, la giunta a larghissima maggioranza mi ha nominato candidato designato alla presidenza.
In qualità di presidente, quali sono le linee programmatiche studiate per il prossimo quadriennio 2011-2015?
Questi sono i punti più importanti: una grande attenzione alla concretezza con una visione al futuro; una grande attenzione alle nuove generazioni e un forte interesse a tutti gli aspetti collegati al nostro territorio (rapporti con il mondo dell'Università, con il Politecnico, con il CNR, con il mondo degli istituti tecnici).
Ciò che faremo scaturisce dal principio che dobbiamo pensare all'oggi per progettare il domani.
Dopo la Sua nomina a presidente di Confindustria Lecco, il 2011 continua a riservare brillanti risultati, anche per la Sua azienda. Come uscite da questo triennio di crisi?
Nonostante la difficile situazione economica, stiamo attraversando una forte fase di crescita: come Maggi Catene abbiamo aumentato il fatturato nel 2010 del 19% sul 2009 e quest'anno prevediamo un aumento del 15%, risultati che ci portano ai valori pre-crisi del 2007-2008.
Il fatto di essere multisettoriali (siamo presenti nei segmenti auto, moto, nautica, ferramenta, agricoltura, industria) ci spinge a investire a 360° sui nostri mercati e i risultati non si sono fatti attendere. Ecco perché abbiamo da poco potenziato la nostra struttura logistica con un nuovo magazzino centrale di 2.300 mq.
Parliamo delle catene da neve: quanto incide il settore sul fatturato di Maggi Catene?
Il settore catene neve, includendo sia quelle per auto sia quelle per i veicoli pesanti, rappresenta per Maggi Catene circa il 35% del fatturato.
Il nostro prodotto è apprezzato e riconosciuto in tutto il mondo. Abbiamo una forte presenza all’estero: basta pensare che la nostra società esporta il 60% del proprio fatturato in 65 paesi.
Quali sono i punti di forza che vi consentono di riscuotere un successo internazionale?
I nostri punti di forza sono la gamma prodotti catene neve per auto, che vanno dalle Trak alle One, fino alle più economiche 4ALL; e il servizio, naturalmente: producendo tutto l'anno riusciamo a consegnare anche quando gli importatori di prodotti low cost non hanno più scorte. In caso di neve riusciamo ad avvantaggiare la nostra clientela con consegne costanti.
La cura per il prodotto tipica di Maggi ci consente poi di avere un elevato standard qualitativo (soprattutto nelle linee premium Trak e One e in tutta la linea camion, che viene interamente prodotta nelle nostre unità produttive in Italia).