La B.U. di TEXA dedicata alla telematica per le flotte si apre a un progetto più ampio. Vediamo di cosa si tratta.
Oggi TEXA riscrive le regole della diagnostica telematica grazie alla rinnovata divisione TMD, Telematics Mobile Diagnostics.
L’ufficialità è arrivata lo scorso 6 luglio in occasione della conferenza stampa organizzata da TEXA a Legnano (MI) presso il Museo Fratelli Cozzi, una location tutta “Made in Italy” che custodisce un’importante collezione di automobili realizzate dalla casa italiana Alfa Romeo (oltre 60 veicoli che raccontano 60 anni di storia), insieme a preziosi documenti e oggetti correlati.
È qui che Roberto Moneda, il nuovo responsabile della divisione nominato all’inizio di quest’anno, ha parlato del futuro di questo settore e dell’approccio innovativo e dirompente con il quale TEXA si propone al mercato come “diagnostic service provider” e “super provider”, fornitore di dati e soluzioni in grado di dialogare e integrarsi con le piattaforme telematiche di flotte, assicurazioni, società di car sharing e noleggio eccetera.
La telematica e la connettività dell’auto offrono grandi opportunità, ma finora questa tecnologia non poteva essere sfruttata appieno a causa della difficoltà di far dialogare fra loro i diversi sistemi di gestione dei dati da parte tanto dei provider quanto dei potenziali utilizzatori. Il salto di qualità operato da TEXA risiederà dunque nella capacità di fornire dati in grado di dialogare e integrarsi con qualunque piattaforma telematica.
Oggi TEXA è detentore di una banca dati immensa, grazie ai suoi 30 anni di storia nella diagnostica auto e nella sua presenza diretta in molti mercati; fattori questi che le hanno permesso di raccogliere e decodificare milioni di dati diagnostici.
Le tecnologie dell’AI (Artificial Intelligence) e della Machine Learning sono state messe al servizio di questo progetto per rendere TEXA un provider di informazioni specifiche, nate dalle esperienze delle officine di tutto il mondo e che TEXA ha deciso di condividere con tutti gli operatori della mobilità.
Questo approccio innovativo supera il concetto di concorrenza e TEXA si pone al centro di un nuovo sistema che darà non solo le informazioni, ma anche le soluzioni. In pratica, TEXA potrà fornire non solo i dati relativi allo stato d’uso del veicolo, la geolocalizzazione dei mezzi, il profilo del guidatore, ma utilizzerà tutti questi dati per attivare una diagnosi predittiva del veicolo con un linguaggio universale che potrà interfacciarsi con le piattaforme di gestione degli utenti.
“L’obiettivo principale– spiega Moneda – è quello di recuperare il valore della diagnostica come paradigma differenziante nel panorama dei provider telematici, riscrivendo le regole per la mobilità del futuro”. Non si parla più di modelli teorici, dunque, ma di casi concreti, informazioni precise e puntuali, che potranno essere rese disponibili con soluzioni facili da utilizzare, così da fare davvero la differenza.
“La divisione TDM – dichiara Moneda - oggi è una piccola realtà all’interno di TEXA, ma è destinata a crescere e svilupparsi grandemente perché è la mobilità stessa che sta cambiando e il nostro obiettivo è quello di portare nuove soluzioni per migliorare il benessere della vita. Come recita il claim aziendale semplifichiamo il presente e anticipiamo il futuro”.