Per favorire ricambisti e officine nella gestione dello stock e nella semplicità di sostituzione delle sonde Lambda, Denso ha iniziato un’operazione di ottimizzazione della gamma per ridurre i codici senza diminuire il numero di applicazioni.
Il nuovo concetto di “gamma intelligente e compatta” che Denso ha applicato al suo programma di sonde Lambda per l’aftermarket ha permesso all’azienda di ottimizzare l’offerta, concentrando le applicazioni su un numero ridotto di codici.
Grazie a questa attività di rivisitazione della gamma, Denso punta a creare un valore aggiunto per officine e ricambisti, permettendo loro di ridurre lo stock a magazzino, conservando allo stesso tempo la copertura del circolante. Di fatto, in questo modo, i ricambisti possono garantire alle officine la massima libertà di intervento sui veicoli senza dover avere scorte molto elevate, e allo stesso tempo il meccanico potrà individuare più facilmente il ricambio corretto, a tutto vantaggio di una maggior efficienza nella sostituzione.
Sonde lambda: un’offerta ottimizzata
Le sonde Lambda sono un elemento fondamentale non solo per ottimizzare le prestazioni del motore ma anche per ridurre le emissioni, pertanto è necessario che i ricambi di riferimento mantengano inalterate tutte le prestazioni del prodotto di primo equipaggiamento che andranno a sostituire.A seconda del veicolo su cui sono montate, però le sonde Lambda hanno una diversa lunghezza dei cavi e varie tipologie di installazione, ma l’elemento che ne determina l’efficienza è il sensore.
Partendo da questo presupposto, Denso ha preso in considerazione un gruppo di 10 sonde Lambda di primo impianto, che hanno in comune identici nuclei del sensore, connettore e piedinatura e che differiscono solo per la lunghezza dei cavi.
Mettendo in pratica il concetto di gamma compatta e intelligente, Denso ha realizzato per l’aftermarket tre diversi riferimenti che si distinguono per tre diverse lunghezze dei cavi, mantenendo inalterato il numero di applicazioni.
Ciò permette di massimizzare i benefici ed evitare problemi di efficienza legati all’utilizzo di un cavo troppo lungo o di una scorretta installazione.
Attenzione al montaggio
A seconda della lunghezza effettiva del cavo, le referenze proposte non superano mai il limite del 35% di maggior lunghezza rispetto all’originale. “Una lunghezza superiore del cavo – spiega Denso – richiederebbe degli interventi di fissaggio e adattamento che potrebbero comportare problemi nel montaggio, compromettendo l’affidabilità e le prestazioni della sonda”.“Anche in caso di sonde Lambda a installazione universale (Universal Fit) – sottolinea l’azienda – ci sarebbero problemi di montaggio e di sicurezza”. Tagliare i cavi a misura e giuntarli sul cavo e sul connettore originali, infatti, non solo richiede tempo, ma è necessario farlo con strumenti e procedure adeguate per non compromettere l’affidabilità della sonda.
“Se ad esempio si confonde una delle quattro connessioni del cavo o si utilizza un metodo di connessione errato (saldatura invece della crimpatura), l’attrezzatura sbagliata o una tenuta insufficiente, il risultato è che il sensore non funzionerà correttamente” conclude l’azienda.
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