Affrontare l’evoluzione del mercato con una visione strategica, puntando sulla formazione e accompagnando l’autoriparatore nel suo percorso di trasformazione: ecco come Carauto di Biella interpreta il mestiere di ricambista.
La storia di Carauto, ricambista di Biella, è di quelle che dimostrano come la passione per il lavoro e la volontà di migliorarsi, unite a un’apertura mentale da imprenditore, possono portare un’azienda anche di piccole dimensioni a crescere e diventare un fornitore di servizi.
Fondata da Antonio Camurati alla fine degli anni 60 e oggi guidata dal figlio Andrea Camurati (attualmente anche presidente del Consorzio Assoricambi), l’azienda ha vissuto il passaggio generazionale come un momento di apertura ulteriore verso il mercato e di crescita professionale.
La gestione degli ordini e dell’attività
L’attività di Carauto è gestita oggi con una decina di collaboratori, ciascuno dedito a un compito specifico, con tre persone al banco e tre dedicate alla consegna della merce all’officina, attraverso due giri di consegne giornalieri con mezzi propri, anche se “per alcuni clienti – chiarisce Andrea Camurati – programmiamo fino a quattro consegne al giorno”.Nella divisione dei ruoli, si è cercato di efficientare tutto il processo dell’ordine, anche se, sottolineano Antonio e Andrea Camurati, “è importante condividere le informazioni e permettere che ci sia una buona intercambiabilità fra i nostri collaboratori, così che in caso di necessità sia possibile gestire tanto la ricezione quanto l’evasione degli ordini senza intoppi se qualcuno è assente”.
Uno degli aspetti sottolineati è proprio quello della condivisione delle informazioni, anche in tempo reale. “Oltre al gestionale per il carico e lo scarico della merce – racconta Andrea Camurati – abbiamo implementato un nostro sistema interno con un file condiviso che ci permette di tenere traccia in tempo reale delle consegne. Questo ci aiuta ad esempio a capire cosa è già andato in consegna e cosa deve essere ancora consegnato”.
Rispetto all’evoluzione dell’attività, è interessante notare come alle soluzioni tradizionali di ricevimento ordini al banco o al telefono, Carauto abbia dedicato una persona alla gestione di WhatsApp. “Il canale WhatsApp per la ricezione degli ordini è un sistema particolarmente apprezzato dai nostri clienti – spiega Andrea Camurati – anzi è talmente utilizzato che abbiamo deciso di dedicare uno dei banconisti proprio a questa attività. Anche per noi è molto comodo, perché è tutto tracciato e quando l’autoriparatore ci manda direttamente la foto dell’auto con targa e la richiesta del prodotto è tutto più semplice e si evitano molti errori rispetto a un ordine telefonico”.
Per contro, il servizio e-commerce, è invece poco utilizzato dai clienti e sembra essere lo strumento preferito solo da realtà più grandi e strutturate.
L’utilizzo della tecnologia per la gestione ordini e magazzino è un punto fondamentale per l’organizzazione di Carauto. “Per questo devo ringraziare mio padre che è sempre stato molto lungimirante da questo punto di vista” racconta Andrea Camurati. Infatti, è fin dal 1985 che Carauto utilizza un gestionale per il magazzino e le giacenze: una soluzione che all’epoca, soprattutto per una realtà di quelle dimensioni, era sicuramente pionieristica. Ovviamente nel tempo gli strumenti informatici sono stati aggiornati e adeguati alle nuove esigenze, ma con un simile background era quasi scontato che l’informatizzazione diventasse uno dei capisaldi dell’organizzazione aziendale.
Con il sistema adottato da Carauto, ad esempio, il controllo delle giacenze di magazzino avviene in tempo reale, tanto che non è mai necessario chiudere per inventario: “quando si va a posizionare il prodotto a scaffale – spiega Andrea Camurati – l’addetto ha un palmare con il quale può verificare se la giacenza fisica corrisponde con quella del gestionale”.
Un sistema che agevola anche chi si occupa poi dell’acquisto dei prodotti dal fornitore e semplifica la gestione del magazzino, evitando sia le rotture di stock sia l’acquisto in esubero, a meno che non sia frutto di una decisione basata su una particolare promozione commerciale.
Un’ultima cosa che vale la pena segnalare rispetto all’organizzazione interna è il fatto che Carauto ha optato per una divisione dei clienti fra autoriparatori e flotte. “La nostra visione aziendale è quella di considerare come cliente principale l’officina – spiega Andrea Camurati – e se un privato si rivolge a noi non rifiutiamo la vendita, ma ovviamente le condizioni economiche non sono così vantaggiose come per l’autoriparatore. Invece abbiamo deciso di dedicare una persona alla gestione delle flotte, perché queste richiedono comunque delle procedure diverse rispetto all’officina e quindi vengono gestite da una risorsa dedicata”.
Investire su prodotti e formazione
Tra le scelte aziendali che da sempre distinguono l’attività di Carauto c’è quella di costruire la propria offerta solo su prodotti premium brand. “Quando ho iniziato la mia attività – racconta Antonio Camurati – ho avuto la fortuna di lavorare con dei marchi importanti di primo impianto, che all’epoca non erano trattati da altri. Poi questa è diventata una scelta costante man mano che l’azienda è cresciuta. Ho sempre creduto che la prima cosa fosse quella di proporre ai clienti dei prodotti di qualità alta”.“Questa strategia si è rivelata vincente in tutti questi anni – gli fa eco Andrea – e ancora oggi i nostri clienti sanno che si possono fidare di ciò che gli vendiamo”.
A un prodotto di qualità premium, Carauto affianca un servizio fatto di competenza e professionalità. “A noi piace servire il cliente in un certo modo – spiega Andrea Camurati – e per questo ci teniamo che il nostro personale sia preparato: quando assumiamo una persona ci preoccupiamo di formarla adeguatamente, perché oltre ai ricambi offriamo un servizio di consulenza al cliente. Chi entra a far parte del nostro team fa un percorso di crescita professionale: inizia con le consegne e impara a conoscere il nostro mondo fatto di ricambi e i nostri clienti”.
Il problema della formazione del personale è molto sentito, perché le nuove leve arrivano da realtà scolastiche che non li preparano da un punto di vista tecnico: “nella maggior parte dei casi non hanno nemmeno mai visto un motore, anche se prendono un diploma di meccatronici” conclude Antonio Camurati.
Il contatto con il cliente è fondamentale per entrare in questo mondo e per capire le esigenze e le richieste del mercato. Parlando di ricambi originali, ad esempio, il servizio di Carauto è fondamentale. Spiega Andrea Camurati “noi crediamo ovviamente nel ricambio aftermarket, ma ci sono prodotti che per diverse ragioni non sono disponibili se non come originali. In questo caso l’officina preferisce comunque rivolgersi a noi per l’acquisto piuttosto che cercarsi da sola il pezzo. Oltretutto sono molte le concessionarie in zona che non hanno più il magazzino ricambi e dunque noi a completamento del servizio al cliente offriamo anche l’originale. Ma in questo caso difficilmente riusciamo a garantire la velocità di consegna che l’autoriparatore è abituato ad avere sul ricambio aftermarket, ma il cliente lo sa che non è dovuto a noi”.
Un ulteriore passo verso la diversificazione del servizio è l’offerta di una gamma di attrezzature. “Questo è un passo che stiamo affrontando con molta attenzione e cura, perché vendere un’attrezzatura significa anche offrire un servizio post-vendita dedicato e dobbiamo essere preparati per questo. Il cliente che ci segue è molto fidelizzato perché si fida di noi e dunque dobbiamo essere all’altezza delle aspettative anche in questo campo” conclude Andrea Camurati.
Nasce Carauto Academy
La formazione per Carauto è fondamentale non solo al proprio interno, ma anche come servizio da offrire all’officina.“A partire dal 2023 – racconta Andrea Camurati – partiamo con il nuovo progetto Carauto Academy: una proposta di corsi di formazione dedicata ai meccanici. Siamo molto contenti di questo passo, che nasce proprio come risposta di un’esigenza che abbiamo raccolto dalla base”.
La difficoltà di molti autoriparatori, infatti, è quella di riuscire a stare al passo con i cambiamenti del mercato e non solo dal punto di vista tecnico; a questo spesso si aggiunge la problematica di affrontare un passaggio generazionale.
“Parlando con i clienti – chiarisce Andrea Camurati – ci siamo resi conto che tanti sono degli ottimi professionisti, ma spesso non hanno tempo per seguire tutto ciò che riguarda le loro attività. Stiamo parlando di corsi di aggiornamento tecnico ma anche di gestione imprenditoriale dell’officina”.
Sono soprattutto le imprese più piccole che hanno bisogno di essere affiancate nel loro lavoro quotidiano: “è proprio una richiesta da parte di chi si rende conto che se vuole andare avanti a lavorare deve adeguarsi a un mondo che cambia e non ha la forza di farlo da solo” spiega Andrea Camurati. Proprio per questo gli autoriparatori non hanno chiesto solo corsi di formazione tecnica, ma anche manageriale.
“È importante secondo noi accompagnare l’autoriparatore in questo percorso – afferma Andrea Camurati – soprattutto se si trova anche ad affrontare un cambiamento generazionale. I giovani hanno una mente aperta e flessibile, sono più veloci nell’imparare, ma hanno bisogno di essere aiutati a capire le dinamiche di questo nostro settore”.
“Il mondo della riparazione indipendente è composto per la maggior parte da aziende medio piccole, sono loro il nostro punto di riferimento e per aiutarle a crescere o comunque rimanere competitive in un mercato che cambia dobbiamo investire anche noi come ricambisti” conclude Andrea Camurati.
L’associazionismo è fondamentale
Andrea Camurati, oltre che gestire l’attività di Carauto, è anche il presidente in carica del Consorzio Assoricambi. Un’attività importante che, spiega Camurati “offre come grande valore aggiunto quello di potersi confrontare. Condividiamo un mestiere, ciascun di noi con peculiarità dovute al territorio di riferimento, ma potersi parlare, condividere esperienze, confrontarsi sulle idee e sui progetti è fondamentale e lo diventa sempre di più per restare sul mercato. La forza dell’associazionismo è proprio questa, poi certamente ci sono i vantaggi economici dell’essere una massa critica in acquisto, ma il grande plus è lo scambio delle idee”.Far parte di un consorzio permette poi di avere a disposizione degli strumenti studiati sulle esigenze delle realtà che ne fanno parte, come i gestionali o la condivisione dei magazzini.
“Un altro punto di forza è il programma officine Asso Service– afferma Andrea Camurati – perché l’autoriparatore è il nostro interlocutore ed essere in un gruppo ci dà la forza di potergli mettere a disposizione strumenti, soluzioni, ricambi e attrezzature che da soli non saremmo in grado di proporre, vuoi per l’investimento che richiedono, vuoi per la complessità di concretizzare e raggiungere gli obiettivi che ci poniamo”.
Nella foto di apertura: Andrea Camurati con il padre Antonio, fondatore di Carauto.