Terreni Tito è un’azienda in costante crescita, che ha sempre fatto leva su uno stretto rapporto con il cliente e su una gestione manageriale dell’attività, dove il coinvolgimento del personale è molto forte. Oggi, con una nuova filiale, un nuovo gestionale e l’ingresso nel gruppo Neoparts, si appresta a portare avanti i suoi valori con un nuovo approccio.
Il 2023 si è chiuso con un andamento positivo per l’azienda: un fatturato di circa 28,5 milioni di euro, che rappresenta una crescita del 12% tra ricambi auto e autocarro.
Dopo l’incorporazione della società “Il Ricambio Srl”, tutti i rami dell’attività sono riuniti sotto un’unica ragiona sociale e ad oggi Terreni Tito Srl conta 120 persone suddivise tra sette magazzini e una attività di rettifica.
Negli ultimi mesi l’azienda ha poi provveduto a implementare un nuovo gestionale, che permette di velocizzare i processi e migliorare ulteriormente il metodo di lavoro; una soluzione che attualmente è utilizzata in tutte le sue funzionalità nelle due sedi di Carpi e Mirandola, mentre le altre stanno procedendo con un sistema ibrido fra nuovo e vecchio metodo, così da completare gradualmente il passaggio.
Una nuova filiale per crescere in progettualità
Quella di Carpi è l’ottava filiale aperta da Terreni Tito e ogni magazzino è stato pensato e reso operativo in base a una precisa strategia di servizio: essere vicini al cliente.L’azienda infatti considera fondamentale che ciascuna sede possa essere nel raggio di 20 massimo 30 km dall’altra, a costruire una sorta di perimetro dentro il quale poter davvero offrire un servizio efficiente con solo due consegne al giorno per ottimizzare i costi.
Grazie al magazzino di Carpi, che dista appunto poco più di una ventina di chilometri dalla sede già operativa di Mirandola, l’azienda va dunque a rafforzare la propria presenza nell’area di competenza, chiudendo quel cerchio immaginario tra la provincia di Mantova e l’alto modenese.
La nuova sede si estende su una superficie di 900 mq, di cui 600 adibiti a magazzino ed è dotata di una sala corsi da 25 posti, così da portare avanti l’attività di formazione rivolta agli autoriparatori della zona.
Crescere in azienda: meritocrazia, formazione e impegno
La storia professionale di Luca Cavaglieri è strettamente legata a questa azienda ed è un esempio di come le opportunità di crescita professionali in Terreni Tito siano concrete e non una favola da imbonitori.“Sono entrato in azienda che ero molto giovane e ho iniziato lavorando in magazzino. Il titolare di allora probabilmente ha visto in me delle potenzialità e delle capacità di cui forse non ero nemmeno consapevole.
Mi ha fatto crescere, mi ha formato, insegnato un mestiere e un approccio al lavoro che nel tempo mi hanno portato a essere uno dei soci di questa azienda” racconta Luca Cavaglieri.
“Questo mi ha insegnato che bisogna credere nelle persone che lavorano con te, impegnarsi nel formarle e farle crescere, ascoltare le loro esigenze e aspirazioni, dare spazio alle loro idee, perché nel confronto possono nascere nuovi stimoli, opportunità e progetti”, spiega Luca Cavaglieri.
È questo l’approccio che guida la gestione dell’azienda e dei collaboratori.
Un esempio concreto di questo modus operandi lo troviamo proprio nella ricerca del personale da inserire nella nuova filiale di Carpi, che ricalca il modello seguito anche negli altri casi.
A Carpi oggi lavorano un socio, tre magazzinieri e un’amministrativa. La filiale è gestita dal socio, che altri non è che una persona che lavorava già da circa otto anni in un’altra sede di Terreni Tito e alla quale, avendo dimostrato di essere una persona in grado di poter accettare questa sfida, è stato proposto di gestire la nuova filiale.
Un esempio di meritocrazia e di come il coinvolgimento del proprio personale porta beneficio tanto ai dipendenti quanto all’azienda.
Per quanto riguarda i magazzinieri, anche qui è stata fatta una scelta di formazione professionale.
“Sono tre ragazzi giovani – racconta Luca Cavaglieri – che abbiamo prima mandato a lavorare in una delle altre sedi per tre mesi, così da cominciare a formarli prima di aprire il magazzino di Carpi”.
Come abbiamo già avuto modo di scrivere in passato (clicca qui per leggere l'articolo publicato a marzo 2023), la formazione è un valore importante in Terreni Tito, perché non è finalizzata solo al miglioramento del servizio al cliente, ma anche perché è ciò che può fare la differenza tra un dipendente soddisfatto del suo lavoro e uno che non si sente coinvolto e non ci mette impegno.
E proprio parlando di giovani e a come invogliarli a entrare in questo mondo, abbiamo chiesto a Luca Cavaglieri un parere, in base anche alla sua recente esperienza.
“I giovani che vogliono lavorare si trovano – afferma Luca Cavaglieri – ma è altrettanto vero che poi bisogna saperli tenere. Oggi un’azienda senza giovani è un’azienda che perde in partenza, perché i giovani portano nuovi stimoli e hanno un modo diverso di approcciare il lavoro rispetto a come si faceva una volta. Però è importante impegnarsi con loro, seguirli, ascoltarli, perché bisogna capire quali sono le loro aspirazioni e fargli proposte che possano dargli quella gratificazione che tutti noi vorremmo avere sul lavoro.
Non è solo un discorso economico, ma proprio di stare bene al lavoro. Io mi prendo del tempo per parlare con i dipendenti con una certa frequenza, perché è importante capire se sono soddisfatti, se vorrebbero fare anche altro o cambiare le loro mansioni.
Oggi con i giovani abbiamo l’opportunità di offrire loro tanta tecnologia nel nostro mondo e questo può aiutarli a sentirsi più coinvolti e desiderosi di imparare.
Anche il cambio di gestionale che abbiamo portato avanti negli ultimi mesi nasce proprio da una richiesta fatta dal personale più giovane e che ci ha spinto a migliorarci in tal senso.
Indubbiamente i giovani vanni formati e seguiti: un impegno che deve essere costante, ma che ritengo dia grandi soddisfazioni sia a loro sia a noi e che rappresenta un vantaggio per tutta l’azienda”.
Tecnologia e professionalità: un binomio vincente
Il cambio di gestionale è stata l’occasione per mettersi alla prova come azienda: “il vecchio metodo di lavoro funzionava già bene – spiega Luca Cavaglieri – tant’è che in alcune sedi lo stiamo ancora usando in abbinamento con il nuovo.Tuttavia, integrando un’altra azienda e valutando insieme ai nostri ragazzi le possibilità offerte dalle nuove tecnologie, abbiamo deciso di metterci in gioco e utilizzare la tecnologia per migliorare il nostro servizio”.
Oggi infatti la nuova sede di Carpi (come quella di Mirandola) è stata dotata di una soluzione per la gestione del magazzino dove è tutto connesso via wi-fi ed è sufficiente “bippare” il codice sulla scatola per preparare il materiale.
Questa soluzione è sicuramente molto più veloce ed efficiente e di per sé non richiederebbe una particolare esperienza, ma sostiene Luca Cavaglieri “il magazziniere deve essere comunque una persona preparata, perché solo così si può accorgere subito se per esempio il prodotto sullo scaffale non è quello giusto e modificare di conseguenza l’ordine così da andare poi in consegna con la merce corretta”.
La tecnologia è dunque un supporto al lavoro, ma non può sostituire la professionalità di un operatore. La formazione del personale è il presupposto per un servizio al cliente efficiente, oltre al fatto che “se una persona è preparata e sa cosa sta facendo, al di là di commettere meno errori, è più coinvolta e fa il suo lavoro con più piacere e soddisfazione e qui torniamo a quello che dicevamo prima”, afferma Luca Cavaglieri.
“Oggi la tecnologia ci permette cose una volta impensabili – dichiara Luca Cavaglieri – ma il fatto che non lo immaginavo prima non significa che non lo possa fare ora. È necessario tenersi sempre in movimento, fare del cambiamento uno stile di vita, anche se questo comporta la possibilità di commettere errori.
La formazione è un processo continuo, perché si impara anche dai propri errori. Se io sono già in movimento e scopro qualcosa di nuovo o vedo un competitor fare qualcosa di innovativo e interessante posso raggiungerlo e magari superarlo, ma se io sono fermo e mi trovo costretto a fare un cambiamento e magari sbaglio anche, allora rimettersi in gioco è quasi impossibile” conclude Luca Cavaglieri.
Il fattore umano e la capacità di mettersi in gioco professionalmente sono dunque gli elementi che fanno la differenza quando due realtà utilizzano uno stesso strumento: non è la tecnologia che vince, ma il binomio professionisti + strumenti tecnologici.
Nuovi progetti: entrare in gruppo
Il cambiamento è un fattore chiave nella vita professionale (ma anche personale) sottolinea Luca Cavaglieri, e qui entra in gioco un elemento nuovo: l’annuncio che Terreni Tito entra a far parte di Neoparts, un consorzio di ricambisti che oggi copre tutto il territorio nazionale con 22 associati e 64 punti vendita.Un cambio di passo per l’azienda mantovana, che fino ad ora era rimasta al di fuori delle realtà aggregative.
Cosa è cambiato dunque nell’approccio al mercato di Terreni Tito e quali sono le motivazioni e le aspettative che hanno portato a questa scelta?
Luca Cavaglieri commenta così l’ingresso in Neoparts: “i veri motivi sono riassunti in tre argomenti: volumi, confronto, costruttori.
Volumi, perché sempre più sarà importante il fattore volumi in questo mercato.
Confronto, perché dopo attenta valutazione ho potuto constatare la qualità e professionalità degli imprenditori facenti parte di questo gruppo e ritengo sia importante ed essenziale la necessità di avere una visione più ampia della propria attività per poter crescere.
Costruttori, perché, senza nulla togliere ai distributori, per rimanere competitivi in parte bisognerà avere a che fare direttamente con loro”.
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