I prodotti chimici per l’uso in officina sono davvero tantissimi e trasversali alle diverse tipologie di interventi di manutenzione. Perché offrano un vantaggio e siano dei validi assistenti bisogna però conoscerne le caratteristiche e affidarsi a prodotti certificati.
Gli additivi e i prodotti chimici giocano un ruolo importante nel mantenimento, nella protezione e nell'ottimizzazione delle prestazioni dei veicoli. Della categoria fanno anche parte i prodotti di igienizzazione e pulizia per la cura dell’auto, ma anche per l’autoriparatore e l’officina.
In ogni caso è bene sottolineare che stiamo parlando di prodotti a uso professionale, che dunque il meccanico, così come il carrozziere o il gommista possono utilizzare durante l’intervento di riparazione o manutenzione, per offrire un servizio più completo al proprio cliente.
L'uso consapevole e informato di questi prodotti chimici può dunque rappresentare un alleato per l’officina e offrire al ricambista e al distributore un importante complemento alla vendita.
Tipologie di additivi
I produttori di additivi offrono una vasta gamma di soluzioni destinate ai singoli sistemi che contribuiscono al funzionamento del veicolo.Della categoria fanno parte tutti quei prodotti che nascono per pulire un sistema e migliorarne le prestazioni, oltre che offrire una protezione aggiuntiva.
Ad esempio, gli additivi per il “sistema motore”, possono essere aggiunti al carburante per rimuovere i depositi e pulire gli iniettori; migliorare le prestazioni del carburante, aumentando l’efficienza della combustione e riducendo le emissioni; nel caso di climi particolarmente rigidi prevenire la solidificazione del carburante.
Sempre parlando di motore, ci sono gli additivi per l’olio motore, che hanno prevalentemente un’azione protettiva anti-usura, in quanto formano un rivestimento (film) che permette di ridurre l’attrito (e di conseguenza la fisiologica usura) delle parti metalliche, a tutto vantaggio della lunga durata e affidabilità del motore.
Esistono poi anche prodotti specifici per la pulizia che agiscono sciogliendo e rimuovendo i depositi che si creano all’interno della camera di combustione.
Infine, ci sono anche prodotti specifici per l’olio, che contribuiscono al mantenimento della viscosità ideale dell’olio.
Anche per il sistema frenante e la trasmissione sono disponibili diversi additivi che offrono le stesse prestazioni, aiutano cioè a mantenere il lubrificante pulito e con una viscosità stabile, riducendo l’usura delle parti e contribuendo alla longevità del sistema e dello standard di prestazioni del sistema.
Da non dimenticare gli additivi per il sistema di raffreddamento, che proteggono gli elementi metallici dalla corrosione.
La chimica per la cura dell’auto
Un capitolo a parte è quello dei prodotti specifici per la cura dell’auto, che spaziano dai detergenti e dagli sgrassatori per rimuovere olio, grasso e sporco dalle superfici sia delle parti meccaniche sia della carrozzeria e dell’abitacolo.Prodotto principe di questa categoria è lo sbloccante, che permette di risolvere gli infiniti problemi di smontaggio di parti usurate.
Un business più recente e che ha indubbiamente conosciuto un forte sviluppo proprio negli ultimi anni riguarda l’abitacolo. Uno degli effetti collaterali della pandemia Covid, infatti, è stato quello di rendere sempre più richiesto il servizio di sanificazione dell’abitacolo, che oggi è diventato un valore aggiunto per chi si occupa di ricarica e manutenzione del climatizzatore, ma che può essere offerto come opzione anche semplicemente in occasione del tagliando, piuttosto che di altri interventi non prettamente legati alla sostituzione del filtro abitacolo.
Come scegliere l’additivo?
La scelta dell’additivo è una questione non banale, proprio perché stiamo parlando non di prodotti fai da te, ma di soluzioni professionali. Laddove il costruttore auto non dà particolari indicazioni, è dunque necessario valutare attentamente le caratteristiche del prodotto che si vuole utilizzare.L’autoriparatore non deve certo trasformarsi in un chimico, ma può verificare le certificazioni sull’efficacia del prodotto esibite dal produttore.
Ovviamente stiamo parlando di certificazioni rilasciate da un ente terzo, che attraverso test di laboratorio ha potuto verificarne le prestazioni.
Uno dei problemi più frequenti con i prodotti chimici è, infatti, il pregiudizio che si è formato negli anni a causa di alcuni prodotti non testati, che hanno mostrato delle performance magari non in linea con le aspettative. Un fenomeno che ha impattato tutto il mondo della chimica, dove effettivamente non esistono standard univoci per tutti i prodotti.
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