Articoli | 12 September 2024 | Autore: redazione

​Le nuove sfide della riparazione

Quando un componente si rompe in maniera imprevedibile si entra nel mondo della manutenzione straordinaria. Tra mille possibilità abbiamo selezionato alcune tipologie di guasti, che probabilmente saranno sempre più frequenti nel mondo dell’auto.


La manutenzione straordinaria di un veicolo, proprio perché imprevedibile, non può rientrare in una categoria specifica. I possibili danni cui può andare incontro un’auto per mille ragioni rappresentano una casistica infinita.
 
Nell’attività di riparazione, in maniera un po’ approssimativa, rientrano nella manutenzione straordinaria anche alcuni interventi che in realtà dovrebbero essere considerati "ordinari". La sostituzione di una frizione o la revisione di un cambio automatico sono infatti generalmente attività previste dal costruttore.
 
In sostanza, la manutenzione straordinaria dovrebbe riguardare tutti quei componenti che non si rompono per normale usura, ma per qualche motivo non valutabile a priori. Abbiamo provato a stilare un elenco di alcuni componenti che ultimamente stanno salendo alla ribalta proprio per questo motivo, consapevoli che non sarà esaustivo, con l’obiettivo di segnalare alcune tendenze di rottura che si sono maggiormente verificate negli ultimi anni e a cui dedicare un po’ di attenzione.

Elettronica: L'elettronica a bordo dei veicoli è cresciuta esponenzialmente, portando alla realizzazione di "computer su ruote". La manutenzione ora include frequentemente danni ai cablaggi e interventi su centraline specifiche. Con l’aumento della potenza di calcolo, le centraline tendono a surriscaldarsi e usurarsi. Oltre al "consumo" naturale, fattori come umidità e stress meccanici rappresentano nemici comuni per questi componenti.

Serbatoi di Urea: La presenza di una centralina elettronica nei serbatoi di Urea può causare malfunzionamenti. Questa centralina, esposta a sollecitazioni e all'ammoniaca, può danneggiarsi, portando alla necessità di sostituire l'intero serbatoio.

Sonde NOx: Questi sensori, presenti su tutte le vetture Diesel, si danneggiano facilmente per vari motivi, tra cui umidità, danni meccanici e cambiamenti di temperatura. I danni alle sonde NOx possono fermare il veicolo, poiché le emissioni sono strettamente legate alla sicurezza del mezzo.

Filtri antiparticolato: La manutenzione dei filtri antiparticolato (FAP) è cruciale. Questi componenti dovrebbero durare tra i 100.000 e i 200.000 km, ma spesso si intasano, richiedendo interventi. La rigenerazione industriale di questi componenti sta diventando un settore emergente.

Sterzo: I sistemi ADAS hanno introdotto nuove problematiche per lo sterzo. Le micro-correzioni del computer possono causare stress e aumentare la frequenza dei guasti alla scatola dello sterzo.
 
Centraline elettroniche: Oggi, le auto possono avere oltre 80 centraline, ciascuna con una funzione specifica, collegate tramite una rete Can Bus. I problemi ai cablaggi e ai contatti sono comuni, richiedendo diagnostiche specifiche per identificare le cause dei malfunzionamenti.

Iniezione e cinghie: I motori tradizionali continuano a presentare problemi noti, come l'iniezione di benzina e Diesel, spesso complicata da carburanti di bassa qualità. La cinghia di distribuzione rimane un elemento cruciale della manutenzione straordinaria, con una sostituzione periodica necessaria per prevenire gravi danni al motore.

Batterie: Le auto ibride ed elettriche introducono nuove problematiche legate all'autonomia delle batterie. La rigenerazione delle batterie è destinata a crescere, creando una domanda per manodopera specializzata.

Telaio e freni: L'aumento del peso delle vetture ha sollecitato i componenti del telaio e dell'impianto frenante. Anche le auto ibride ed elettriche, che utilizzano la frenata rigenerativa, richiedono una manutenzione accurata dei freni, con dischi e pastiglie che hanno una vita media simile a quelle delle auto tradizionali.

Photogallery

Tags: manutenzione

Leggi anche