“Alle volte ritornano” scherza Mauro Nocelli, amministratore delegato di Saneg Oil Italy: un evento per presentare Saneg Oil Italy e spiegare i motivi e le strategie alla base del nuovo corso di questa realtà storica nel settore dei lubrificanti.
Mauro Nocelli, da molti anni nel settore petrolifero e già manager in Texaco, Chevron e Gazpromneft, lo sottolinea con una certa enfasi: “abbiamo la storia, abbiamo la tecnologia, l’impianto di produzione e abbiamo i prodotti: quello di Saneg è un nome nuovo, ma alle spalle ha una realtà consolidata e forte ed è su questa base che andremo a sviluppare il nostro business sul mercato italiano ed europeo”.
In un evento organizzato lo scorso 4 dicembre a Gubbio, il team Saneg (italiano e uzbeko) ha voluto raccontarsi a una platea di vecchi e nuovi clienti, proprio per presentare al mercato la nuova realtà e spiegarne gli obiettivi e le strategie.
Uzbekistan: crocevia commerciale tra Europa e Asia
Per comprendere Saneg Italy è importante conoscere meglio la casa madre, il Gruppo Saneg, e il suo paese d’origine, l’Uzbekistan.In questo caso, a fare gli onori di casa, è il management uzbeko, rappresentato da Bakhtiyor Asatullaev e Roman Zymovets.
L’Uzbekistan è un Paese dell’Asia Centrale, con capitale Tashkent, ma forse per noi è più nota la città di Samarcanda, che rimanda alla storica Via della Seta e ai traffici commerciali tra l’Europa e l’Oriente che risalgono a tempi antichi. Da allora, infatti, questo paese è un crocevia di affari e dunque, sottolinea Roman Zymovets, non è strano che il legame fra Uzbekistan e Italia abbia radici profonde.
Ma c’è di più: l’Uzbekistan è un Paese ricco di risorse e in forte crescita, che ha visto un notevole aumento della popolazione in questi anni, e dove tutti i settori dell’industria sono in espansione. Per il settore automotive si può parlare di paese emergente, con ampie possibilità di sviluppo e dove è presente un vero e proprio cluster del settore.
Oggi il gruppo Saneg gestisce circa l’80% delle riserve petrolifere e il 50% delle risorse di gas naturale dell’Uzbekistan, diventando il principale player del settore nel suo paese.
L’azienda ha anche un progetto già avviato di stazioni di servizio a brand Saneg e un progetto di punti di cambio olio.
La filosofia aziendale è quella di puntare a trasformare le materie prime in prodotti finiti e sulla base di questo obiettivo il gruppo Saneg, oggi la maggior società privata del settore petrolifero nel suo paese, ha deciso di investire in Italia e acquisire una realtà storica in Italia aprendo a febbraio 2024 Saneg Oil Italy.
Produzione e vendita: le radici di Saneg Italy
La storia di questa realtà produttiva e imprenditoriale è cominciata circa 30 anni fa, quando ha iniziato a operare come Texaco, poi Chevron Texaco e infine come Gazpromneft.Oggi l’azienda, grazie alla nuova proprietà, si ripropone al mercato puntando a sviluppare e incrementare il proprio business basandosi sulla grande esperienza maturata in questi anni, sulle competenze tecnologiche acquisite, sulla elevata qualità dei prodotti.
Saneg Oil Italy ha dalla sua un altro vantaggio competitivo, perché laddove molte aziende del settore stanno dismettendo gli impianti produttivi europei, Saneg produce direttamente in Italia nell’impianto di Bari, una realtà d’eccellenza, dotata di attrezzature all’avanguardia e laboratori per la ricerca e sviluppo e per effettuare tutti i test di qualità sui prodotti.
Da segnalare che nell’impianto di Bari, oltre a olio base e additivi, viene prodotta anche una linea completa di grassi di elevata qualità per il settore industriale e automotive.
Obiettivo della casa madre uzbeka è quello di espandere la propria attività portando la qualità dei prodotti realizzati in Italia in Asia Centrale, mentre in Europa oltre al mercato italiano, si punta anche a sviluppare il brand Saneg anche in Spagna, Portogallo e Francia, eccetera.
In Uzbekistan, spiega il management, la qualità dei prodotti commercializzati da altri produttori è ancora a un livello standard, pertanto la produzione italiana permetterà di realizzare prodotti premium, che si distingueranno per la loro elevata qualità sul mercato locale.
Un mercato che oggi richiede lubrificanti dalle prestazioni superiori, per soddisfare le esigenze dell’industria manifatturiera e di estrazione, che a sua volta è servita da grandi flotte di veicoli da lavoro e da trasporto.
Più impegnativa forse la sfida per il mercato italiano ed europeo, dove sono già presenti numerosi brand blasonati, ma Mauro Nocelli si dichiara molto fiducioso, “abbiamo le carte in regola per giocarcela bene” afferma, proprio perché non solo Saneg Oil Italy ha una storia importante alle spalle, ma anche perché il team di lavoro è lo stesso di sempre, già conosciuto e stimato dai clienti e già esperto non solo per quanto riguarda il prodotto ma anche il mercato e le sue dinamiche.
Una gamma completa
La produzione a marchio Saneg conta circa 60 diversi prodotti, oli e grassi lubrificanti per il settore industriale e per quello automotive.Più in dettaglio, l’offerta di Saneg Oil Italy per il settore automotive si compone di oli motore per veicoli commerciali (Saneg Diesel Premium), oli motore per auto (Saneg Premium) e oli per la trasmissione (Saneg Driveline).
Per quanto riguarda la gamma per auto, la linea Saneg Premium propone lubrificanti per veicoli benzina e Diesel di autovetture dotate di sistemi di post-trattamento dei gas di scarico, con motorizzazioni tradizionali e ibride, oltre che per veicoli a gas.
La linea dedicata alla trasmissione, Saneg Driveline, include lubrificanti per cambi manuali e automatici. In abbinamento alla gamma ATF, Saneg propone anche un programma di formazione per la manutenzione dei cambi automatici ed una attrezzatura lavacambio.
Infine, la gamma grassi Saneg Grease propone diverse tipologie di grassi per adattarsi alle molteplici esigenze.
Da sottolineare che per la produzione dei grassi viene utilizzato un procedimento di lavorazione speciale ad altissime temperature, che assicura una finitura molto omogenea del grasso.
Tutta la produzione Saneg è dunque destinata a soddisfare le esigenze di una clientela molto vasta e molto varia.
Lubrificanti: un prodotto greenAll’evento Saneg di Gubbio sono intervenuti anche Mattia Adani, presidente dell’Unione Europea delle Industrie di Lubrificanti (UEIL), e Renato Fiorese, consigliere del Gruppo Aziende Industriali della Lubrificazione (GAIL).
Da questi interessanti interventi è emerso come il prodotto lubrificante sia di fatto un elemento “antico e fondamentale”, perché presente in qualsiasi lavorazione meccanica: da quella artigianale al settore aerospaziale. Un prodotto “green” per definizione, perché garantisce al macchinario / motore delle prestazioni che assicurano una minor usura e un risparmio energetico, a tutto vantaggio della sostenibilità ambientale in qualsiasi settore. Un prodotto che vive di innovazione, per quanto – sottolinea Adami – in questo momento più che all’innovazione per migliorare le prestazioni si punta a inseguire i limiti dettati dalle nuove normative sulle emissioni. Quello dei lubrificanti è un mercato maturo, spiega Fiorese, ma le nuove sfide dello stop ai motori endotermici e la neutralità climatica, sicuramente porteranno a ricercare prestazioni sempre più elevate. Anche se non va dimenticato che, a livello globale, la produzione di CO2 delle auto in Europa è davvero minima rispetto ad altri settori. |