Articoli | 05 March 2025 | Autore: Tommaso Caravani

I dati generati dalle auto sono il futuro del business

Un’auto produce più dati di un aereo, ma chi è veramente il proprietario del dato? Chi saprà o potrà leggerli? Autopromotec ha organizzato il suo ultimo “Talks” su un tema complesso, che è tuttavia cruciale per il futuro dell’autoriparazione.


"L’auto connessa, chi possiede i tuoi dati?" è questo il titolo dell’ultimo appuntamento di Autopromotec Talks, serie di incontri organizzati dall’ente che gestisce la più importante fiera dell’aftermarket in Italia.

L’interconnessione tra sistemi di intelligenza artificiale e tecnologie di connettività, infatti, ha aperto nuove opportunità, ma anche interrogativi cruciali: chi possiede realmente i dati generati da ogni veicolo? E come possono essere gestiti per garantire sicurezza, innovazione e tutela dei diritti?

L’incontro, svoltosi presso l’Automobile Club di Milano, ha riunito esperti di diverse discipline per offrire un’analisi multidimensionale di un settore in rapida evoluzione.

L’automobilista Sapiens: verso un nuovo paradigma di mobilità

Ad aprire e moderare i lavori Fabio Orecchini, dell'Università degli Studi Guglielmo Marconi e LUISS Business School, che ha introdotto il dibattito presentando il concept dell’Automobile Sapiens. 
Basandosi su una ricerca, ha illustrato come la trasformazione digitale stia ridefinendo il ruolo dell’automobilista. I dati raccolti rivelano che un’ampia maggioranza di automobilisti (secondo lo studio il 70% si dichiarerebbe a suo agio con l’intelligenza artificiale il 50% con la guida autonoma) è pronta ad abbracciare l’era della mobilità intelligente.

My Car, My Data? La proprietà dei dati tra persona e mercato

Enrico Al Mureden, dell'Università di Bologna, ha inquadrato la tematica dal punto di vista normativo, evidenziando come la Connected Car richieda un intervento regolatorio organico.
Al Mureden porta il discorso su un livello più elevato proponendo un cambio di visione e un’analisi maggiore su un tema così delicato. Più che la proprietà, infatti, secondo il professore, i dati sono un diritto della persona e quindi maggiormente da tutelare.
 
Il problema è capire cosa potrò fare con i miei dati. Per far comprendere il concetto, Al Mureden porta a paragone i dati di salute di ognuno di noi, che sono anche loro un diritto, e che tuttavia dipendono da delle interpretazioni. Per questo sarà necessario stabilire con leggi specifiche chi avrà la possibilità di essere delegato all’analisi, ma anche chi sarà messo nelle condizioni di poterli interpretare.
 
In ogni caso l’auto connessa, secondo il professore, sta già portando notevoli vantaggi. Oggi, secondo Al Mureden, sulle nostre strade circolerebbero, infatti, circa 18 milioni di auto in qualche modo connesse, praticamente equivalenti al circolante del 1979. Ebbene, in quell’anno ci furono 12.000 vittime di incidenti stradali, oggi, con un circolante più che raddoppiato sono 3.000. 
Sicuramente c’entra la migliorata sicurezza dei veicoli e norme più stringenti, ma anche i sistemi di assistenza alla guida fanno la loro parte.

Il Pubblico Registro Automobilistico (PRA)

Michele Mangano, Dirigente della Direzione Gestione e Sviluppo del PRA presso l’ACI, ha evidenziato il ruolo fondamentale del PRA nel garantire certezze giuridiche e trasparenza nelle transazioni del mercato automotive. Con oltre 54 milioni di veicoli registrati, e quindi circolanti sulle nostre strade, il PRA è l’ente pubblico destinato a supportare lo sviluppo di servizi per il settore auto e dovrebbe anche garantire la tutela dei diritti dei cittadini.

Mangano pone l’accento sulla pubblica utilità del PRA, con un particolare riferimento alla fornitura di dati a software house e produttori di attrezzature del settore che ogni anno effettuano oltre circa 53 milioni di consultazioni, attraverso web service, API e modalità offline.

L’arte dell’assetto perfetto e l’aggiornamento software

Fabio Boni, di Fasep, ha illustrato poi la complessità dell’assetto dei veicoli, con circa 100.000 modelli diversi e la necessità di conoscere 47 parametri per un assetto ottimale.
 
Andrea Cantadori, di Mahle, ha affrontato invece le problematiche emergenti dagli aggiornamenti software, sottolineando la necessità di standard regolamentati per garantire trasparenza e sicurezza.

Dati accessibili, officine aperte: la rivoluzione dell'autoriparazione

Igino De Lotto, di Texa, ha evidenziato come l’accesso ai dati delle auto connesse sia diventato cruciale per le officine indipendenti. 

Marco Pozzatello, di Adas Mobile Group, ha illustrato come l’introduzione dei sistemi di assistenza alla guida (ADAS) abbia rivoluzionato il settore della riparazione. Roberto Nicolini, di Nexion, ha portato infine l’attenzione sul parabrezza come elemento chiave della sicurezza.

"I Dati Sono il Nuovo Petrolio"

Stefano Giorgi, di Gilbarco Italia, azienda specializzata in sistemi di pagamento per le stazioni di servizio, ha commentato come i dati siano fondamentali nel settore delle stazioni di rifornimento, aiutando le aziende a migliorare efficienza, manutenzione e strategie di vendita.

Autopromotec 2025: un appuntamento imperdibile

Renzo Servadei, AD di Autopromotec, ha concluso l’incontro preannunciando l’edizione del 2025, che sarà un appuntamento imperdibile per i professionisti dell’aftermarket. Ricordiamo che l’evento si terrà a Bologna dal 21 al 24 maggio 2025 e sarà un’occasione unica per scoprire il futuro e il presente della mobilità e dell’aftermarket.

Photogallery

Tags: autopromotec autopromotec 2025 autopromotec talks

Leggi anche