Articoli | 21 March 2025 | Autore: redazione

RicambistiDay 2025: un luogo di incontro di persone e di storie di imprenditori

Il RicambistiDay 2025 si conferma anche quest'anno un luogo di incontro ricco di stimoli per la filiera della distribuzione indipendente.


"Il RicambistiDay, un luogo di incontro di persone e di storie di imprenditori". Con queste parole, il direttore di Notiziario Motoristico, David Giardino, ha aperto la nona edizione di RicambistiDay, svoltasi il 20 marzo al Centro Congressi VeronaFiere.
  
Un appuntamento ormai consolidato, che ha visto alternarsi sul palco protagonisti ed esperti del settore, imprenditori e professionisti del mondo aftermarket, riuniti per confrontarsi su temi attuali come il ricambio generazionale.

La sessione mattutina è iniziata con Piergiorgio Beccari, che ha celebrato i vent'anni di A.D.I.R.A., sottolineando il ruolo dell'associazione nel rendere il settore sempre più competitivo. Ha ricordato con emozione il padre Bruno Beccari, Giuseppe Palmerini e Vittorio Amura, figure di riferimento che avrebbero molto apprezzato la posizione raggiunta oggi da A.D.I.R.A.. Beccari ha poi dichiarato che il prossimo appuntamento per festeggiare questo importante anniversario sarà ad Autopromotec di Bologna.

Dopo l'intervento di Beccari, David Giardino ha ricordato la scomparsa di due colleghi, Marco Curcio di LKQ RHIAG e Karen Demozzi di Tecnodue, esprimendo la solidarietà e l'affetto della comunità e ha invitato i presenti a contribuire alla raccolta fondi per dare un segnale concreto e di solidarietà.

Marco Confortola: una lezione di determinazione

L'alpinista di fama mondiale Marco Confortola ha condiviso con la platea la sua incredibile esperienza di scalate senza ossigeno, raccontando come il K2 nel 2008 abbia segnato profondamente la sua vita. Questa vetta, che gli è costata una notte di bivacco sopra gli Ottomila senza protezione alcuna, gli ha portato l'amputazione di tutte le dita dei piedi e un anno per tornare a camminare.
Quella impresa ha portato delle tragiche conseguenze ai suoi compagni di scalata, ma gli ha insegnato a non arrendersi mai.

“Scalare una montagna significa provare un'emozione unica, una magia che fa dimenticare i problemi del mondo. Lassù si è soli, immersi nell’aria sottile”, ha spiegato la più giovane guida alpina dei nostri tempi e tecnico di elisoccorso, che ad oggi  ha scalato ben tredici dei quattordici Ottomila. 
 
Il suo intervento ha perciò ispirato la platea, sottolineando l'importanza della forza mentale, del non mollare mai e della capacità di adattarsi ai cambiamenti. Ha paragonato poi il lavoro di squadra in montagna a quello imprenditoriale, ribadendo che per raggiungere la vetta – o il successo aziendale – serve un team determinato. "La vetta si raggiunge con tutta la squadra, che deve essere coinvolta, motivata e riconosciuta anche per l'importanza degli incarichi che possono essere ritenuti più banali come la preparazione dei bagagli. La mancanza di un solo accendino, ad esempio, può compromettere completamente un'intera missione. È fondamentale supportare chi è in difficoltà durante la scalata: in montagna si va al ritmo del più lento, fare squadra significa condividere un obiettivo tutti insieme”. 

Anche il cambiamento è parte della vita e della montagna. Lo scioglimento dei ghiacciai è una realtà, ma va visto anche come un'opportunità per migliorare la propria flessibilità: “Serve apertura mentale per trovare soluzioni”.
Infine, ha condiviso la sua passione per la meccanica e i motori, perchè a Confortola piace il sound dei motori quando sono a manetta, soprattutto quando è sulla sua moto da cross, ma sa anche quando serve rallentare. Il suo messaggio è chiaro: "mai mollare, non si raggiunge il successo senza fatica ("no pain, no gain!")".

Imprenditoria e crescita: le testimonianze di successo

Giancarlo Rocchietti ha raccontato il suo percorso imprenditoriale, dalla fondazione nel 1980 della startup Euphon, azienda nel settore media e produzioni televisive quotata in Borsa Italiana nel 2000 e ceduta nel 2004 ad un fondo di private equity, alla creazione del Club degli Investitori, una vera e propria community di imprenditori, manager e professionisti che investono in startup, scale-up e PMI innovative. 

Nel suo intervento, il presidente Rocchietti ha spiegato il perché decise di quotare in Borsa la sua startup e cioè per per avere risorse per crescere a livello internazionale, ma successivamente preferì cedere le sue quote per punti di vista differenti con un fondo di private equity.

Successivamente, Rocchietti ha spiegato che per rispondere a uno stimolo e a una critica di sua figlia agli uomini della sua generazione, ha voluto dare l'opportunità ai giovani talenti di esprimere il loro potenziale. Aiutare le startup per Rocchietti è quindi un modo per restituire quello che la vita gli ha insegnato.

Nel suo libro "L'Occhio della tigre", Rocchietti spiega come riconoscere nelle persone e nei giovani la fiamma imprenditoriale, lo sguardo nei talenti e dichiara: "Meglio avere un'idea buona con un ottimo team, che un'idea ottima con un team mediocre. Seleziono, infatti, le startup in base alla qualità del team e agli occhi del fondatore, piuttosto che all'idea stessa".

Bernardo Bertoldi, Professore Associato presso il Dipartimento di Management dell'Università di Torino, cofondatore di 3H Partners e videpresidente del Club Degli Investitori, è anche specializzato nei temi della successione aziendale tanto da avere una rubrica fissa su il Sole 24 Ore, chiamata Familytrends. La successione è infatti una delle più critiche fasi delle aziende. Riallacciandosi alla metafora di Confortola, Bertoldi ha segnalato che anche nelle aziende si passano fasi della vita differenti: mentre i giovani hanno la forza e la voglia di far crescere le aziende, così come di scalare la vetta, con il passare del tempo ci si concentra maggiormente su una fase più riflessiva. 

Il lavoro di Bertoldi è perciò quello di garantire continuità alle aziende, perché un’impresa non è solo capitale o macchinari: è il frutto di anni di impegno, di sacrifici e, soprattutto, di persone. 
“Alcuni imprenditori, quando vendono, soffrono, perché si rendono conto che i soldi non possono sostituire ciò che hanno creato con fatica. Occuparsi di aziende significa occuparsi di famiglie, di dipendenti che ogni giorno lavorano per un obiettivo comune”, sottolinea Bertoldi.
 
Nelle imprese familiari, il passaggio generazionale è spesso un momento di grande tensione: tra padre e figlio possono nascere conflitti, divergenze di visione e difficoltà nel mantenere l’unità. Eppure, secondo Bertoldi, gestire queste tensioni è essenziale per garantire il futuro dell’azienda: “Se un imprenditore non ha eredi, è costretto a vendere, accettando che la sua creatura passi a nuove mani. Se invece ha figli, ha il dovere di crescerli ed educarli affinché siano pronti a raccogliere il testimone”, spiega Bertoldi.

Bertoldi ci ha poi ricordato che la storia ci offre esempi importanti. Enzo Ferrari, ormai anziano e consapevole della necessità di uscire dall'azienda, scelse di vendere solo quando trovò un imprenditore, Gianni Agnelli, in cui vide le proprie caratteristiche (L'Occhio della Tigre). Al contrario, Will Ford si batté per mantenere la Ford all’interno della famiglia, perché proprio all'interno della famiglia ha trovato la giusta risorsa in grado di garantire un futuro solido e indipendente all'azienda.
“Alla fine, ciò che distingue un grande imprenditore non è solo la capacità di costruire, ma anche quella di garantire che ciò che ha creato possa vivere oltre lui”, conclude Bertoldi.

L’aftermarket sotto i riflettori

Tommaso Caravani di Notiziario Motoristico, che da inviato ha visitato e analizzato il funzionamento dell'azienda tedesca Wessels+Müller in Italia, ha illustrato le attività della filiale di Bolzano e le strategie adottate da questo colosso, che non sta passando inosservato.

Proprio perché operante sullo stesso territorio è stato poi chiamato sul palco Rheinold Graf di FEA Ricambi di Bolzano per portare la sua testimonianza di come si può competere con società di tali dimensioni, mantenendo le proprie quote di mercato. Graf ha affermato che pur non essendoci una ricetta univoca, un fattore determnate per il successo rimane il rapporto unano con i clienti, tipico di un'azienda a carattere personale. Insomma, il valore dell'imprenditore è ancora determinate: “La loro presenza si sente, ma la nostra fortuna è che siamo una realtà storica nel territorio e che a differenza loro teniamo il rapporto umano con le nostre officine clienti. Il lavoro da fare è tanto e noi sappiamo come muoverci: investire nei servizi e coinvolgere i collaboratori”. 

Luca Cavaglieri di Terreni Tito di Goito (MN) ha parlato dell'importanza dell'entusiasmo, della formazione dei giovani talenti e della squadra: “Il mestiere del ricambista è un lavoro fatto di passione; grazie ai nostri collaboratori cerchiamo tutti i giorni di essere i più bravi e di far tornare ad acquistare da noi i nostri clienti al di là della mera trattativa commerciale. Personalmente svolgo questo mestiere da 42 anni e oggi la mia missione è mettere a disposizione dei giovani le mie competenze, affinché l'azienda mantenga anche in futuro le caratteristiche che l'hanno resa vincente nel tempo. I giovani hanno bisogno di progetti, obiettivi e di una guida che li motivi e li accompagni nel loro percorso di crescita.
Cavaglieri ha poi ricordato che l’azienda ha inaugurato una nuova filiale nel 2024 e che a brevissimo le filiali non saranno più otto, bensì 10.

Massimiliano Miceli ha raccontato l'espansione di Due Emme sul territorio e la sua ricetta per crescere sul mercato. Miceli ha ricordato poi che nel 2012 è iniziata la collaborazione con la flotta ALD Automotive, costruendo un rapporto solido basato su affidabilità e credibilità: “Abbiamo sempre trovato interlocutori validi e, grazie alla qualità dei nostri servizi, ALD continua a sceglierci. Nel 2020, in piena espansione, abbiamo avviato il nostro percorso nel Nord Italia anche per ampliare la fornitura di servizi nelle regioni settentrionali sia per gli utenti flotta che per gli altri professionisti della riparazione. Per quanto riguarda la distribuzione, preferisco concentrarmi sulla nostra visione strategica piuttosto che sul modello a due step, mantenendo sempre un approccio positivo e orientato al futuro.
Attualmente l’azienda conta 11 filiali, con l’ultima appena avviata in Emilia-Romagna. Nel secondo semestre del 2024 ha inaugurato due nuove sedi a Bergamo e Monza. “La nostra crescita avviene sia attraverso nuove aperture sia tramite acquisizioni strategiche. Recentemente, ad esempio, abbiamo concretizzato un’importante acquisizione con Maria Luisa Cosso, integrando una squadra di grande valore con la quale ci prepariamo a una nuova scalata. Grazie a questo passo, raggiungeremo 14 filiali e supereremo i 100 dipendenti. L’acquisizione del Gruppo Cosso riguarda i punti vendita di Torino (Cope Autoricambi Srl), di Vigevano (Nuova Casa dell’Auto – provincia di Pavia) e di Voghera (Faram Srl - provincia di Pavia)”, conclude Miceli.

Stefano Gianello e Massimiliano Zara rappresentano come due imprenditori concorrenti, ma con caratteristhce diverse possano trovare un equilibrio per collaborare assieme, superando la diffidenza e riconoscendo il valore generato dalla loro unione. Nel 2019, infatti, Zetatecnica è nata dall’unione di due storiche realtà del territorio veneto: Italtecnica e ZM Ricambi
Questa sinergia si è rivelata doppiamente vincente, soprattutto in un contesto competitivo segnato dall’allora presenza di più sedi in triveneto di InterCars, di cui oggi si prevede il ritorno.
Zetatecnica fa anche parte del Consorzio inSIAMO, che proprio quest'anno festeggia i vent'anni dalla sua creazione, dimostrando come la collaborazione tra associati possa migliorare la relazione tra imprenditori dello stesso settore fino a creare delle nuove realtà.
La nascita di Zetatecnica ha dimostrato come le differenti competenze personali, tra chi più orientato all'aspetto gestionale e chi alla vendita (Stefano Gianello si occupa principalmente della supervisione amministrativa e del controllo mentre Massimiliano Zara è responsabile dell'aspetto commerciale) possano creare un importante valore aggiunto. In tema di continuità, l'azienda può stare tranquilla, grazie all'entrata del figlio di Stefano, Luca Gianello, che con un ruolo trasversale, rappresenta il collegamento tra esperienza e innovazione. Luca Gianello, infatti, ha avuto la possibilità di arricchire il proprio percorso formativo con un master supply chain a Londra, acquisendo competenze fondamentali che ha saputo poi applicare con successo in azienda, in particolare nell’ottimizzazione della gestione logistica.
Grazie al suo contributo e alla collaborazione con LKQ RHIAG, il magazzino è stato reso più efficiente, migliorando il riordino delle scorte.

I fratelli Calzaretta, per la seconda volta sul palco del RicambistiDay, hanno portato l'esempio di un'azienda giovane nel nostro settore: in soli due anni hanno più che raddoppiato il valore delle vendite su internet, confermando la loro capacità di sviluppare efficacemente questo canale attraverso soluzioni uniche e dedicate.  
Michele e Stefano Calzaretta di Ricambi Auto SMC
stanno dedicando maggiore attenzione alla vendita online, attività più scalabile rispetto quella tradizionale. “Negli ultimi anni, la nostra azienda ha mantenuto un percorso di crescita costante, restando fedele sia al canale tradizionale sia a quello online. Nonostante il forte incremento di fatturato, l’organizzazione e la squadra sono rimasti invariati grazie al nostro focus che si è spostato sul web, il segmento dove si può crescere maggiormente senza nuovi investimenti”, ha dichiarato Michele Calzaretta. 
Ricambi Auto SMC, dopo la Germania, sta per aprire una nuova filiale in Francia entro l’anno con l’obiettivo di offrire ai clienti francesi un servizio di elevata qualità con consegne rapide.
“L’esperienza maturata con la Germania ci ha dimostrato l’impatto positivo che una filiale locale può avere sulle vendite. Attualmente, esportavamo dall’Italia verso la Germania circa 200.000-250.000 euro al mese, ma con l’apertura della filiale siamo riusciti a portare questo valore a 1,5 milioni di euro mensili. Lo stesso scenario si prospetta per la Francia, dove già oggi realizziamo un fatturato di 150.000 euro al mese senza una presenza diretta”, precisa Stefano Calzaretta.
Un elemento distintivo di questa realtà è la differenza tra il modo di operare nel B2C ( nline) e nel B2B (attraverso i  punti vendita fisici o nei magazzini tradizionali). Sebbene infatti i prodotti siano gli stessi, le modalità di vendita variano completamente, così come differenti sono i clienti. Da segnalare che nel solo scorso anno, l’azienda ha venduto 270.000 batterie, un numero raddoppiato rispetto alle 150.000 dell’anno precedente.

Silvano Guelfi e Paolo Saluto del Politecnico di Torino hanno confermato la tendenza dello sviluppo del fatturato nel settore della distribuzione ricambi, prevedendo una crescita di circa il 3% per il comparto della distribuzione e di circa il 6% a livello ricambista. Un'altra tendenza evidente dai dati mostrati dal Politecnico di Torino è legata al consolidamento anche a livello de ricambisti: i primi 100 ricambisti generano il 40% del fatturato totale. 

Tecnologia e futuro dell'aftermarket

Dopo un light lunch dedicato al confronto e allo scambio di idee tra i partecipanti, per creare nuove connessioni e discutere di collaborazioni future, la sessione pomeridiana ha invece visto un focus sull'intelligenza artificiale anche applicata al settore
Bernardo Bertoldi, anticipato da un contributo video tratto dal film Matrix, che già nel 1999 era focalizzato sull'intelligenza artificale e i rischi potenziali, ha illustrato come funziona l'AI e come possa supportare le aziende nell'ottimizzazione dei processi. Bertoldi ha portato anche un caso pratico di utilizzo dell'intelligenza artificale applicata al mondo del pricing dei ricambi, un esempio concreto di cui però non ha voluto rivelare il committente.

Lorenzo Prandini di Gestione Prodotti & Servizi ha mostrato come nella sua azienda ha implementato processi che sfruttano l'intelligenza artificale nella pratica quotidiana. L’azienda ha scelto di implementare un servizio a pagamento e ha selezionato i collaboratori più adatti a portare avanti questo progetto. La soluzione che hanno scelto è Copilot Work, integrato direttamente in Outlook. “Uno degli aspetti chiave che ci ha spinto verso questa scelta è la circolarità delle informazioni. Digitando anche un singolo codice è possibile risalire a tutte le informazioni riguardanti quel prodotto che sono recuperate dai documenti aziendali, siano esse email, file testuali o tabelle”, precisa Prandini.
Il direttore generale ha poi sintetizzato così i vantaggi dell’azienda: “Con l'uso dell'IA, siamo riusciti a migliorare la condivisione del sapere. Ora, chiunque può interagire con l'intelligenza artificiale e ottenere risposte immediate. È come avere un collega sempre disponibile, gentile, che non perde mai la pazienza, risponde sempre e, cosa fondamentale, non ti prende mai in giro.
Tuttavia, c'è una condizione fondamentale: per sfruttare appieno l'IA, è necessario condividere i file e concedere gli accessi ai collaboratori. Non basta solo nutrire l'intelligenza artificiale con nuovi dati, ma bisogna anche correggere le sue imprecisioni. Per questo motivo, è essenziale avere disciplina nel suo utilizzo”.


Domenico Piccolomo di Techmade Solutions ha presentato un nuovo progetto sviluppato con Collins ITS, che punta a risolvere uno dei problemi principali nel settore aftermarket: la comunicazione tra ricambista e officina per l'ordine dei ricambi.
Attualmente, i canali di comunicazione più utilizzati dalla filiera, come ad esempio WhatsApp, comportano una gestione frammentata delle informazioni e un eccessivo carico di lavoro per il ricambista. “Il nostro obiettivo è semplificare questo processo. La nostra soluzione sviluppata per Collins ITS si chiama MiT Telegram. Abbiamo cercato di non stravolgere il mondo dell'officina, ma piuttosto di agevolare il lavoro del ricambista. Il flusso di lavoro è il seguente: l'automobilista richiede un preventivo all'officina, che a sua volta invia la richiesta al ricambista tramite l'applicazione Telegram. Il ricambista, poi, risponde direttamente all'officina avendo a disposizione una dashboard, che riconcoscendo il veicolo mette immediatamente a disposizione del ricambista i ricambi richiesti, potendo completare il preventivo direttamente sulla piattaforma integrata con il gestionale”, precisa Piccolomo.
Questa soluzione, in sintesi, crea un rapporto coeso tra officina e ricambista, rendendo più facili gli ordini e la preventivazione, aumentando il vantaggio competitivo, e migliorando la visibilità e l'efficacia in termini di marketing. Inoltre, riduce il carico di lavoro e facilita la coesione tra i due attori.

Sul palco è poi salita Sara Pedrazzi di Upem, che ha raccontato la sua esperienza nel settore aftermarket. Oggi è responsabile dello sviluppo del network di Groupauto come Fidelity Manager, il cui compito principale è visitare le officine che già fanno parte della rete o che potrebbero esserne interessate. Sara Pedrazzi, che segue più di 100 officine nella zona tra Modena e Bologna, conosce toccandole con mano le realtà imprenditoriali di questi operatori, potendone trarre una fotografia dai tratti ben definiti; possono essere distinte tra: officine evolute, che hanno già avviato importanti cambiamenti; officine "mutanti", che hanno capito la necessità di evolversi, e sono in una fase di trasformazione; officine stazionarie o involutive, quelle che non sono orientate al cambiamento.
Secondo Sara, il rischio che si corre è che una parte importante di esse non avrà nei prossimi anni una continuità aziendale.

A chiudere la nona edizione del RicambistiDay sono stati Francesco Valeriani insieme al figlio Riccardo dell’Autofficina Tuttogas, un'officina molto attiva anche sui canali social prima su Facebook poi su YouTube.
 

19 marzo 2026 è il nuovo appuntamento

Il direttore di Notiziario Motoristico, David Giardino, dopo aver ringraziato, i relatori, i partecipanti e gli sponsor ha dato appuntamento a tutti il 19 marzo 2026 presso il Centro Congressi VeronaFiere per la decima edizione di Ricambisti Day.

Il Ricambisti Day si conferma ancora una volta il luogo di incontro di persone e di storie di imprenditori dove la condivisione e il confronto rappresentano la chiave per prepararsi ai cambiamenti del mercato nel futuro.

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Tags: distribuzione ricambi ricambistiday ricambistiday 2025

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