Articoli | 01 May 2001 | Autore: Romano Biolchini e Giancarlo Bernardi

Le attrezzature, un investimento indispensabile

Quando e perchè conviene investire nelle dotazioni d'officina - Le attrezzature indispensabili che non possono mancare - L'importanza della formazione del personale all'uso degli attrezzi più sofisticati.

Già da qualche decennio l'elettronica è entrata in modo massiccio a fare parte della dotazione d'officina e al momento attuale tutte le operazioni di controllo vengono realizzate con l'aiuto di macchinari che hanno un costo elevato, ma che vengono ammortizzati in tempi relativamente brevi con il loro utilizzo.
Investire in attrezzature è ormai diventata una necessità per rimanere al passo con una concorrenza che si fa sempre più forte e che segna il destino di coloro che di spendere quattrini per i macchinari diagnostici non ne vogliono proprio sapere. L'automobilista ha però già capito che un'officina priva di attrezzature non può offrire quelle garanzie che invece può avere dove tecnici e attrezzi non mancano. Nel corso di una delle tante visite che effettuiamo periodicamente, al fine di verificare la qualità delle nostre aziende convenzionate, ci siamo fermati a Modena presso il Centro Auto Europa dove abbiamo potuto constatare quanto sia importante essere attrezzati per "catturare" la fiducia del cliente, anche quello più spigoloso. Se un tempo si doveva convincere il cliente a lasciare l'auto in officina per effettuare una serie di lavorazioni, soltanto sulla fiducia e sull'onestà dell'autoriparatore, oggi, grazie alle attrezzature, le cose sono cambiate e l'automobilista può usufruire di una maggiore chiarezza.
Questo perché la diagnosi elettronica è in grado di dimostrare al cliente certe anomalie meccaniche e di metterlo al corrente della necessità di intervenire sul mezzo meccanico.

Un esempio da seguire
Al Centro Auto Europa, nostra officina convenzionata, sono in grado di preparare le auto alla revisione periodica e di garantire tutti quei controlli che si rendono necessari per superare l'esame presso i centri di revisione.
Ma come già riferimmo nella precedente puntata, avere dotazioni d'officina sofisticate non è tutto, in quanto occorre anche qualcuno che le sappia utilizzare e far rendere al meglio. Per questa ragione insistiamo sempre con grande convinzione sulla formazione del personale d'officina sia per la conoscenza del mezzo meccanico, che per quella dell'attrezzatura. Poiché per raggiungere certi obiettivi occorre studiare e non improvvisare, dobbiamo dare la possibilità alle nuove leve di apprendere tutte quelle nozioni che oggi sono categoricamente obbligatorie per intraprendere la professione di autoriparatore, che ogni giorno diventa sempre più difficile e altamente professionale. Le officine di modesta metratura hanno l'handicap di non essere in grado di ospitare attrezzi importanti come, per esempio, il ponte sollevatore dotato di piastre per l'assetto delle ruote e il controllo dei giochi dell'avantreno o i rulli interrati per la prova dei freni unitamente alle piastre per la prova degli ammortizzatori. Carenze, queste, che ormai non sono più compatibili con il corretto svolgimento delle operazioni di controllo per un'officina di autoriparazioni.
La tendenza è ormai quella di concentrare in un'unica officina l'autoriparazione tradizionale che possa disporre anche di un competente servizio di elettrauto, montaggio radio e antifurto e servizio pneumatici con assetto ruote.
Rimane un discorso a sé quello della carrozzeria, che necessita di spazi molto ampi e di attrezzature che spesso sono in contrasto con le delicate lavorazioni motoristiche e meccaniche più in generale. Con grandi spazi e separazioni ben distinte è comunque possibile realizzare anche un'unica grande officina, in grado di svolgere sia le lavorazioni ai gruppi meccanici, che quelle di carrozzeria.
In ogni caso, quello della carrozzeria è un discorso che deve essere considerato a parte proprio per il fatto che occorrono spazi tali da dividere materialmente l'attività dei meccanici da quella dei carrozzieri.

Una convinzione errata
A proposito di attrezzature per la diagnosi automobilistica, qualcuno, certamente con poca competenza professionale, ha asserito che ormai con le apparecchiature elettroniche di cui dispone un'officina si può fare a meno del collaudatore, ma questa affermazione è assolutamente priva di senso logico.
Non si deve dimenticare che certi apparecchi elettronici sono in grado di valutare le condizioni e la funzionalità dell'impianto di accensione e di alimentazione del motore, ma non potranno mai determinare la provenienza di tutti i battiti o di una vibrazione segnalata dal cliente.
Questo vale anche per gli organi di trasmissione, dei quali nessuna apparecchiatura ci può fornire lo stato d'uso, la funzionalità e la rumorosità. Un caso un po' particolare è quello dei freni, che possono risultare perfettamente efficienti con la prova sui rulli, ma qualche giorno dopo si rende necessaria la loro revisione. Infatti, gli autoriparatori sanno bene che il test sui rulli indica l'efficienza dell'impianto frenante, ma non la sua imminente usura. Questo dimostra che il connubio operatore-attrezzature non è scindibile e che un buon operatore non può fare a meno di determinate attrezzature e che queste devono essere usate da un buon tecnico.

Quali attrezzature
Per prima cosa occorre pensare alla sicurezza e alla salute del personale che lavora in officina e come punto di riferimento fa testo il Decreto L.vo 626/94, dove vengono ampiamente descritte le norme che regolano la sicurezza sul posto di lavoro. Il responsabile d'officina ha il dovere di far rispettare le regole più elementari, anche quelle che non sono previste dai regolamenti.
In un'officina che si rispetti non deve mai mancare la cassetta del pronto soccorso con tutto ciò che occorre in caso di infortunio. Nell'officina di autoriparazione si utilizzano prodotti come benzine, detergenti per il lavaggio dei pezzi e vengono emesse esalazioni nocive come quelle dell'acido della batteria, dei gas di scarico delle auto e i vapori dell'olio lubrificante. Tutti prodotti che con il trascorrere del tempo danneggiano la salute, provocando anche malattie di una certa gravità. Il responsabile d'officina deve fare osservare che non ci si deve avvicinare alla mola smeriglio e al trapano a colonna senza gli occhiali protettivi di vetro bianco, effettuare una saldatura ossiacetilenica senza gli occhiali scuri o una saldatura ad arco senza maschera protettiva. Per evitare almeno in parte di respirare i gas emessi dallo scarico delle auto, occorre servirsi del tubo di aspirazione, che deve essere collocato correttamente sul terminale della marmitta.
Per i dispositivi antincendio vigono leggi molto chiare, pertanto in officina non deve mai mancare un certo numero di estintori e di tutto ciò che può servire per salvaguardarsi dalle fiamme.
Fra le attrezzature indispensabili, oltre ovviamente alla normale dotazione di chiavi, giraviti, lime e martelli, non può mancare un apparecchio per il controllo dell'assetto delle ruote anteriori e posteriori. Con questa apparecchiatura l'operatore è in grado di allineare le ruote secondo i valori prescritti dalla Casa costruttrice e di assicurare al cliente la perfetta linearità della vettura durante la marcia. Anche se le condizioni degli ammortizzatori rappresentano una voce di poco conto per coloro che hanno dettato le regole sulla revisione periodica degli autoveicoli, il cliente deve essere messo al corrente del pericolo che corre avendo gli ammortizzatori inefficienti. A tale proposito occorre riconoscere che molte officine si sono attrezzate per la prova che comunemente viene detta impropriamente , ma che è comunque un test molto importante per la sicurezza di tutti.
La prova dell'impianto frenante sui rulli è certamente di grande utilità e aiuta l'operatore a capire quali difetti sono nascosti nel circuito dei freni e intervenire in modo adeguato, ma secondo le nostre esperienze, anche quando risulta che tutto va bene, il test finale deve essere effettuato anche su strada da un buon collaudatore.
Non bisogna dimenticare che le macchine non dicono mai tutti malanni che in realtà hanno colpito un determinato organo meccanico della vettura.
Abbiamo però delle situazioni dove l'attrezzatura è determinante per stabilire il buon funzionamento del motore: si tratta, per esempio, dell'apparecchio per l'analisi dei gas di scarico. Da questi derivano le emissioni nocive che danneggiano la salute dell'uomo, quindi, di tutto il mondo animale e vegetale. Senza questo apparecchio non si potrebbero garantire né emissioni ridotte, né il rapporto stechiometrico del sistema di alimentazione. In questo caso risulta essere molto più utile l'impiego dell'apparecchio per l'analisi dei gas emessi che la presenza di un collaudatore.
Ma abbiamo avuto anche moltissimi casi dove il collaudatore ha trovato difetti che le macchine non avrebbero mai potuto riscontrare. A parte quelli già indicati precedentemente, uno in particolare ha sempre destato molta curiosità tra gli addetti ai lavori. Prendiamo, per esempio, un'automobile alla quale viene controllata ed eventualmente corretta tutta la geometria delle ruote anteriori e, nel contempo, vengono montati anche due pneumatici nuovi fiammanti. Nel corso del collaudo su strada il collaudatore avverte una forte tendenza della vettura ad andare da un lato della strada, non importa che sia il lato destro o quello sinistro. Eppure, tecnicamente è tutto perfettamente a posto. Il collaudatore rientra in officina e segnala il fatto al gommista che provvede a scambiare tra loro la posizione delle due anteriori. Con la prova successiva si riscontra che l'auto, anche lasciando libero il volante, marcia su strada in modo perfettamente rettilineo.
Questi problemi si possono risolvere soltanto con la prova su strada effettuata da un collaudatore.

Acquistare con oculatezza
Molti autoriparatori ormai conoscono tutte le attrezzature che sono state messe in commercio. Dobbiamo riconoscere che alcune di queste, in campo automobilistico, sono superflue, in quanto il loro utilizzo è poco frequente e quindi, investire in attrezzature va bene, ma con oculatezza.
Per la misurazione delle pastiglie o dei cappellotti per la registrazione del gioco delle valvole, per esempio, esistono in commercio moltissimi tipi di comparatori con i relativi supporti, ma chi ha una certa esperienza sa che è sufficiente avere un micrometro 0-25mm o un modesto supporto con comparatore per realizzare tutte le misurazioni previste.
Lunghe serie di frese in acciaio da montare sul mandrino del trapano, la serie di mole abrasive di varie forme e spazzole rotative di tutte le fogge non hanno ormai alcuno scopo, in quanto quasi tutte le operazioni di disincrostazione vengono realizzate nel bagno chimico della vasca di lavaggio o dal rettificatore che prepara i motori per l'officina.
Anche l'acquisto della serie completa di alesatori a mano, fissi o a espansione, risulta superflua, in quanto soltanto alcuni pezzi possono essere utilizzati. Di grande utilità si sono invece dimostrate le pinze a morsetto, dette anche pinze regolabili, le quali, con il loro scatto e la vite di regolazione, forniscono una presa sicura e permanente.
Salvo per quelle officine specializzate in auto straniere, specialmente se d'epoca, anche la serie di maschi filettatori e di filiere Whitworth può essere considerata superflua in quanto, attualmente, la maggioranza delle automobili adotta la filettatura (ISO).
Se si entra nel campo degli estrattori universali a due o più griffe o
in quello degli estrattori specifici, allora è meglio acquistare soltanto a seconda delle esigenze e via
via che si presentano le necessità. L'acquisto troppo frettoloso di un estrattore può dimostrarsi inutile ed economicamente sconveniente.
Dopo questa panoramica sulle attrezzature riconosciamo che si potrebbe trattare questo argomento ancora per molte puntate, specialmente nel settore della carrozzeria, ma riteniamo che gli argomenti trattati siano stati sufficientemente chiari per offrire qualche buon consiglio a chi si accinge a impiantare un'officina di autoriparazione con le carte in regola.

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