Abbiamo incontrato la E.R.A. di Padova, che da più di cinquant’anni distribuisce ricambi per autovetture nel Veneto e Triveneto. Abbiamo voluto conoscere quali sono state le scelte vincenti che hanno permesso all’azienda di crescere in un mercato sempre più competitivo.
Nel mercato dell’Europa unita e della globalizzazione, parlare di esclusive di distribuzione è sempre più raro, soprattutto quando si trattano prodotti di grande consumo, i cosiddetti fast moving. Gli antichi feudi determinati da esclusive si sono ormai quasi estinti e appartengono alle logiche della distribuzione del passato. La multidistribuzione è diventata per i più una prassi consolidata, spesso - come si sente dire dagli operatori del settore - solo adatta a riempire i magazzini, quasi mai ad aumentare le vendite. Ma questa è la realtà del mercato e all’interno di queste regole bisogna imparare a navigare. Certo la competizione può essere solo sul prezzo, ma questa politica non porterà lontano le aziende che la intraprendono, impoverendo sempre di più un sistema che ha molte difficoltà a sostenersi. Quale soluzione intraprendere? Abbiamo chiesto alla signora Jole Franceschi (amministratore delegato) e a Marco Benetollo (responsabile commerciale) come la E.R.A. affronta questa sfida.Quali sono le principali differenze nel modo di lavorare da quando avete iniziato l’attività di distribuzione di ricambi auto?
Jole Franceschi: La E.R.A. nasce nel 1952 come rettifica, con il tempo abbiamo inserito i ricambi meccanici. Successivamente, con la partecipazione al Gruppo I.di.a., abbiamo aggiunto i ricambi elettrici. Con l’inserimento di sempre nuove famiglie di prodotto siamo passati in pochi anni a trattare da 5.000 a 50.000 referenze, e da un solo fornitore agli attuali 29. La complessità del lavoro è conseguente al numero delle referenze: questo solo dato può dare un’idea di come è cambiato il nostro lavoro da quando abbiamo iniziato in questo settore.
Quale aspetto è decisamente strategico per la vostra attività?
J.F.: Il servizio e la disponibilità dei prodotti. Oggi consegniamo sino a tre volte al giorno anche allo stesso cliente.
Marco Benetollo: Vendere il ricambio non è più lo scopo finale, ma una conseguenza di una serie di attività coerenti con il mercato. Mi riferisco all’attività di formazione iniziata con l’ampliamento della proposta del network Point Service con il progetto Point Service Powered by Bosch.
Ci spieghi meglio…
M. B.: Da quando E.R.A. è entrata nel Gruppo I.di.a., ha iniziato la sua attività di affiliazione dei ricambisti e delle officine indipendenti. Dapprima è stato un lavoro più concentrato a far entrare nel network il maggior numero di riparatori, senza fare una selezione qualitativa. Con il cambiamento delle esigenze della riparazione moderna, questa formula non basta più. Oggi non solo bisogna distinguersi come immagine, ma contano sempre di più la capacità e l’abilità nella riparazione e nella manutenzione.
Seguendo questa convinzione, abbiamo mandato a Milano in Bosch per sei mesi un nostro incaricato (Manuel Rigato), che è diventato il nostro responsabile tecnico a disposizione dei ricambisti e delle officine. Inoltre, abbiamo in sede l’attrezzatura idonea a risolvere qualsiasi problema tecnico dovesse presentarsi a un autoriparatore durante una riparazione. Tutto questo per dare maggiore servizio e maggiore sostegno ai ricambisti e quindi alle officine.
Quanti sono i ricambisti e le officine Point Service in Veneto e Triveneto?
M.B.: Abbiamo consorziato 32 ricambisti e 360 officine. Oggi non ci interessa tanto far crescere solamente questo numero; ci interessa soprattutto la crescita qualitativa di questi ricambisti e officine.
Per fare un esempio, oggi gli acquisti on line per i ricambisti sono uno di quei punti a nostro avviso indispensabili per ottimizzare i tempi e la precisione degli ordini. Purtroppo non tutti sono pronti all’utilizzo di questo mezzo e ancora oggi ci sono delle resistenze da parte di coloro che fanno fatica ad affrontare il cambiamento. Comunque, attraverso una politica di incentivazione, contiamo di riuscire a ottimizzare in tempi brevi anche questo aspetto.
Quali sono i campi del vostro lavoro di cui prevedete la crescita maggiore?
M.B.: I sistemi a iniezione. Tutte le autovetture moderne, infatti, sono equipaggiate con sistemi a iniezione diretta, che rappresentano quindi il fast moving del futuro. Questi sistemi, infatti, che con il tempo sono destinati a guastarsi, sono componenti molto cari, e saperli riparare darà un notevole valore aggiunto alle officine che si attrezzeranno per tempo. Anche per questo motivo siamo convinti che avere la possibilità di poter sviluppare l’officina Point Service Powered by Bosch sarà la scelta vincente per le officine del futuro.
Chi è E.R.A.
E.R.A. opera nel settore dei ricambi auto e autocarro sin dal 1952.
I marchi distribuiti, tutti di comprovata qualità e affidabilità, la qualificano come una delle più importanti realtà nell'automotive italiano.
La sede di Padova dispone di un magazzino di 2.200 m2. Insieme alla filiale di Verona, E.R.A. possiede più di 10.000 m2 di scaffalature.
Gli obiettivi con Point Service
• Rafforzare l'intera filiera distributiva attraverso l'integrazione crescente di tutti i suoi protagonisti (produttori, distributori, ricambisti e autoriparatori) garantendo a ognuno la propria indipendenza
• Contrapporsi alle strategie di comunicazione delle case madri
• Qualificare l'immagine dell'autoriparatore indipendente
• Offrire all'automobilista un punto di riferimento alternativo alla concessionaria per la gestione della propria auto.