Articoli | 02 April 2012 | Autore: Giulia Margi

Point Service “Internazionale”

Il primo meeting internazionale del comitato europeo di coordinamento dei network che fanno capo a Temot International non è un evento distante dal lavoro quotidiano in officina, anzi.
Vediamo brevemente di cosa si tratta.

Nella prima settimana di marzo si è tenuto il primo incontro del 2012 del Garage Concept Council (GCC) di Temot International; un comitato composto da sette soci provenienti da diverse nazioni, che ha il compito di coordinare e sviluppare tutti i 34 progetti officina del gruppo e del quale I.DI.A. International è entrata a far parte dal mese di novembre dello scorso anno.
Durante il meeting si è discusso dello stato di avanzamento dei programmi e si sono delineate strategie e piani d’azione per sfruttare al massimo le sinergie del gruppo a vantaggio sia degli autoriparatori indipendenti di tutto il Continente, sia dell’utente finale.
Far parte di un gruppo internazionale offre numerosi vantaggi ai membri del network Point Service, perché permette di porsi sul mercato in maniera diversa.
Forse agli occhi dell'autoriparatore questi effetti benefici non sono immediatamente visibili, ma nella realtà entrano nel quotidiano e contano.
Gli elementi coinvolti nel lavoro del gruppo vanno dal miglioramento all’estensione in chiave europea di alcuni servizi fondamentali, alla costruzione di piattaforme informative per i meccanici affiliati, alla condivisione di strumenti per il miglioramento della qualità del servizio al cliente.
Ciò significa, per fare un esempio, che la capacità di fornire informazioni tecniche al meccanico aumenta in maniera esponenziale, perché il numero di officine aderenti al network è molto più alto (a livello internazionale siamo attorno alle 14.500 officine legate in maniera più o meno diretta a Temot). La possibilità di reperire le informazioni, di creare una casistica guasti, di avere suggerimenti rispetto a montaggio o smontaggio di ricambi sono tutti argomenti che rientrano nello scambio che avviene a livello internazionale.
Lo stesso si può dire per quanto riguarda le “best practice”: alcune strategie o politiche aziendali messe in atto dai soci e dalle reti di autoriparatori che rappresentano possono tranquillamente essere riproposte nei diversi paesi e le esperienze (positive o negative) del singolo network diventano esperienza comune.
Questo solo per fare qualche esempio di quale importanza assumono nel lavoro  quotidiano queste iniziative, ma si tratta di una situazione in continuo divenire. Infatti, Temot coinvolgerà nel programma tanto I.DI.A. e i suoi colleghi internazionali quanto i fornitori partner di prodotto e già per i prossimi mesi si prevedono interessanti sviluppi.    

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