Quanto riportiamo nel presente articolo non è e non intende essere un paragone pro o contro chicchessia, ma unicamente lo stato dell'arte in quella nazione confinante, lasciando a chi ci legge di trarre le proprie conclusioni, fare raffronti e considerazioni.
Il nostro piccolo "tour" permette peraltro di constatare differenze piuttosto rilevanti nel recepimento e nell'applicazione della medesima direttiva europea che regola la materia. Un particolare ringraziamento ai titolari dei Centri di Revisioni (Controle Technique) Autobilan di Cagnes-sur-Mer (Nizza), Autosur di Nice/Magnan e Securitest di Nice/Arenas, che hanno cortesemente fornito le informazioni che di seguito sintetizziamo.
Autoveicoli fino a 35q
Dal 1995 le revisioni non vengono più effettuate presso i Centri del ministero dei Trasporti francese, ma unicamente presso Centri "privati".
Automezzi superiori a 35q
Le revisioni sono tuttora appannaggio esclusivo del ministero dei Trasporti francese, per gli intuibili e noti motivi di responsabilità e sicurezza.
Motoveicoli a 2 ruote (moto, scooter, ciclomotori)
Almeno fino ad oggi non sono soggetti alla revisione obbligatoria, né si prevede lo saranno data l'assenza di una precisa normativa europea in materia. Se e quando lo saranno, si prevedono problemi tecnici di attuazione, specialmente per il controllo antinquinamento dei motori a due tempi, catalizzati o non, soggetti al noto problema delle emissioni composte da benzina e olio combusti. Composizione del sistema nazionale dei Centri di Revisione
Al gennaio 2002, il sistema consiste in 4.973 Centri di Revisione privati, su un circolante autoveicoli di circa 34 milioni di unità, organizzati e gestiti al 90% da sei grandi "reseaux" (Autobilan, Autosur, Autovision, Autotest, Securitest, Dekkra) in "franchising", mentre un 10% è costituito da indipendenti puri.
In nessun caso si tratta di autofficine di riparazione: il Centro di Revisione può ospitare esclusivamente la linea o le linee di revisione. E' vietata la presenza annessa dell'officina di riparazione.
Attrezzature delle linee di
revisione
Per la stragrande maggioranza sono di produzione italiana, ritenute da tutti le migliori (ancorché le più costose). Prezzi
I prezzi delle prestazioni delle revisioni non sono imposti ma suggeriti, avendo come riferimento un prezzo base diramato dal ministero dei Trasporti francese, sul quale ciascuno può apportare le proprie variazioni in rispetto alla libera concorrenza. Variazioni che, ovviamente, sono sempre in più, ma risultano abbastanza livellate e senza grosse differenze tra i vari Centri, anche in funzione dell'eventuale presenza di più Centri nella stessa zona, del circolante locale, ecc.
Il tariffario dei prezzi, sempre esposto e bene in vista all'esterno dei Centri, si compone normalmente di prezzi IVA inclusa riferiti alle seguenti prestazioni:
· revisione veicoli privati a benzina: tra 51 e 55 euro
· revisione veicoli privati Diesel: tra 55 e 59 euro
· revisione furgoni commerciali, benzina o Diesel tra 55 e 59 euro
· controvisita, ovvero la seconda revisione nel caso in cui la prima non ha avuto esito positivo e dopo che il veicolo è stato sottoposto alla messa a punto tecnica presso un'autofficina esterna e a scelta del cliente: tra 8 e 10 euro
· controllo specifico pre-revisione (senza riparazioni):
a. gas di scarico (equivalente al nostro Bollino Blu, obbligatorio ogni anno anche se non tutti lo fanno): tra 16 e 18 euro
b. freni: tra 16 e 18 euro
c. fanaleria completa: tra 7 e 9 euro
d. pneumatici: tra 16 e 18 euro
· piccoli interventi di messa a punto (non riparazione) durante la pre-revisione o la revisione stessa: tra 8 e 10 euro. Interventi tecnici sul veicolo
La durata media di una revisione sulla linea è di 30 minuti circa, tutte le operazioni incluse.
Qualora la revisione non dia esito positivo, viene consegnata al cliente una stampata con l'indicazione degli interventi tecnici da effettuare, presso qualunque autoriparatore a sua scelta.
Il cliente ha tempo due mesi per tali interventi, dopodiché deve ripetere la revisione ("controvisita", a costo molto ridotto). Se egli non si attiene a tale termine di tempo, non potrà più ripetere la revisione ma dovrà fare omologare ex novo il veicolo presso un centro del ministero dei Trasporti.
Per facilitare (e conservare) il cliente, molti Centri di Revisione - d'accordo col cliente stesso - provvedono a portare il veicolo presso un'autofficina esterna per la messa a punto a costi "convenzionati". E' ovviamente facoltà del Centro di Revisione omaggiare il cliente di tali prestazioni, qualora non eccessivamente onerose. Condizioni per l'ottenimento delle autorizzazioni dei Centri
Il richiedente deve dimostrare (documentare, nessuna autocertificazione) di aver svolto attività di autoriparatore per almeno cinque anni, e deve comunque frequentare un corso di formazione ministeriale obbligatorio della durata di 350 ore, comprendente quattro specialità (meccanica, elettrauto, gommista, carrozzeria) e ottenere la votazione massima prevista che è di 50 punti, dopodiché diventa l'equivalente del nostro Responsabile Tecnico; deve frequentare successivamente corsi di aggiornamento obbligatori in base a calendari predisposti dal Ministero e dalle Prefetture competenti. Controlli sull'attività dei Centri di Revisione
I controlli sono molto severi e vengono effettuati almeno annualmente (ma anche più frequentemente, a campione e a sorpresa) da ben quattro fonti:
1. ogni anno da ciascuna delle sei reti nazionali che gestiscono il sistema, direttamente o in "franchising", con redazione di relativo verbale;
2. ogni anno dal fabbricante delle attrezzature mediante il proprio tecnico locale, con redazione di relativo verbale e annotazione sul libretto metrologico;
3. ogni 3 anni da un ente di controllo esterno e privato, delegato dal ministero, tipo Veritas, TÜV, o Ente Certificante di Qualità a Norme ISO (come recentemente previsto anche in Italia dalla circolare ministeriale 147/96-bis);
4. in qualunque momento e senza preavviso da parte degli ispettori delle Prefetture locali, competenti per ciascun dipartimento e provincia.
Le ammende
Le ammende finanziarie in caso di accertate irregolarità scattano immediatamente, sono commisurate alla gravità delle infrazioni rilevate e possono anche comportare la chiusura temporanea del Centro per alcuni mesi o la revoca definitiva dell'autorizzazione in caso di recidività. Controlli post revisione sui veicoli
A ogni veicolo che supera positivamente il controllo dei 133 punti prescritti dal ministero dei Trasporti viene assegnata (oltre all'annotazione "regolare" sulla carta di circolazione) anche una "vignette" ministeriale da apporre all'interno del parabrezza, recante la data della revisione, la scadenza, il numero di targa del veicolo, il nome del Centro che ha effettuato la revisione.
Il veicolo senza tale "vignette" è facilmente individuabile dalla Polstrada o dalla Gendarmerie, viene fermato in strada o autostrada, multato di 300 euro, viene ritirata la carta di circolazione con l'obbligo di ri-omologazione totale del veicolo stesso presso un centro della motorizzazione del Ministero, con tutti i costi a carico del proprietario del veicolo e divieto provvisorio di circolazione.
Ciò vale anche nei casi di "vignette" scaduta o contraffatta o quant'altro. A titolo educativo
A ogni cliente titolare di autoveicolo che supera o meno la revisione, viene comunque consegnato un opuscolo o pieghevole normalmente edito dall'organizzazione che gestisce il Centro, contenente:
- i concetti base della revisione;
- la procedura della revisione, sia per l'esito positivo sia per il negativo;
- l'elenco dei 133 punti del veicolo soggetti al controllo;
- il calendario delle revisioni per l'anno in corso e per gli anni successivi;
- la data della successiva revisione per quel veicolo;
- un numero verde per la richiesta di ulteriori informazioni o dettagli;
- una sintesi della segnaletica stradale, con suggerimenti pratici di comportamento in caso di incidenti su strada, numeri telefonici di emergenza, consigli di pronto soccorso, gli articoli del Codice Stradale che regolano i più importanti comportamenti alla guida (limiti di velocità, abuso di alcolici, cinture di sicurezza, distanze di sicurezza, stanchezza, telefono cellulare, sistemazione dei bambini, ecc.)
A chiusura di questa sintesi, è d'uopo aggiungere che in occasione di un discorso pubblico, il presidente della Repubblica francese, Jacques Chirac, ha elogiato il buon livello di sicurezza attiva e passiva rilevato sul parco autoveicoli circolanti in Francia, ma ha anche aspramente criticato il pericoloso comportamento degli automobilisti alla guida degli autoveicoli, disponendo ulteriori e più drastici controlli e repressioni proprio sui conducenti.