Articoli | 04 June 2012 | Autore: David Giardino

Full Parts thinks different

Il progetto Full Parts, portato avanti dai soci con determinazione, aggiunge un tassello al progetto officina.
Non una officina qualunque, ma una “super officina” a disposizione di tutte le altre.

Per i ricambisti aderenti a Full Parts, l’ordine del giorno è condividere il progetto, non solo parteciparvi: ecco perché i risultati di vendite del gruppo crescono anche nel 2011, superando quota 8 milioni e aumentando del 7,5% rispetto all’anno precedente.
Questa la sintesi del bilancio illustrato lo scorso 20 marzo ai componentisti fornitori partner dall'amministratore delegato di Full Parts, Andrea Zappatore.
L'incontro è stato fondamentale non solo per aggiornare i soci del gruppo sull'andamento del fatturato e sulle prospettive di crescita dell'anno in corso, ma anche per presentare un nuovo progetto legato al network di officine del gruppo, Full Parts Service. Ma procediamo con ordine.

Un gruppo in crescita
Nato come una realtà diversa dalle altre, perché rete di ricambisti, il progetto portato avanti da Full Parts ha dimostrato di saper reagire bene agli stimoli e alle difficoltà del mercato e la crescita del fatturato nel 2011 non è l'unico dato positivo.
Come illustrato da Andrea Zappatore nel corso del meeting, infatti, nonostante il periodo non proprio esaltante dell’economia, Full Parts ha fatto registrare un aumento delle vendite anche nei primi due mesi di quest'anno del 15% “a perimetro costante”, come sottolinea Zappatore. Questo grazie ai maggiori investimenti nello stock a magazzino, che è stato raddoppiato dal 2010, e non ai nuovi fornitori inseriti nel panel dei partner.
Gli obiettivi 2012 sono ancora di crescita, per arrivare a toccare i 10 milioni di fatturato, grazie anche all'introduzione di tre nuove linee di prodotto e di quattro nuovi componentisti, che si sono aggiunti da poco: Denso, Swag, ADL - Blue Print, Calorstat by Vernet.

Progetto “super officine” CSA, Centro Servizi Auto
Full Parts non è solo fatturato, ma una realtà fra le più innovative del panorama italiano della distribuzione, e non poteva essere altrimenti.
Chi conosce Andrea Bianchini, infatti, sa che la progettualità e le idee non mancano dove c’è la sua presenza. E anche in questa occasione, defilandosi dalle responsabilità in Full Parts, non si è smentito e si è reiventato nello sviluppo del progetto centro tecnico riparativo CSA (Centro Servizi Auto).
“Per parlare con le officine nostre clienti - afferma Andrea Bianchini - bisogna capire esattamente quali sono le reali difficoltà del loro lavoro di tutti i giorni.
Per questo ho pensato che la maniera migliore fosse quella di fare il lavoro dell’autoriparatore. Non come una officina qualunque, ma come una “super officina”, che dispone al suo interno di tutte le attrezzature di diagnosi e controllo dei costruttori di tutto il circolante. Così, se una officina cliente di Full Parts dovesse avere un problema - continua Bianchini - non dovrà più rivolgersi al concessionario, ma potrà chiamare noi del CSA, che grazie agli investimenti fatti in attrezzatura saremo in grado di dare una risposta alle sue necessità in tempo reale”.
“La nostra volontà - prosegue Bianchini - è quella di avere un centro tecnico riparativo CSA per ogni area dove Full Parts ha un socio, a supporto delle officine clienti dei soci Full Parts.
Il 2012 verrà affrontato con l’idea di avere maggiori informazioni possibili dal nostro primo Centro Tecnico di Rimini, dove l’accoglienza dei colleghi riparatori è stata positiva; per il prossimo futuro abbiamo previsto di aprirne altri cinque nel 2013 e poi altri dieci dal 2014”.

I centri tecnici CSA per i riparatori
La qualità del servizio erogata dai centri tecnici riparativi CSA è alta: minimo 3-4 ponti per lavorare, attrezzature di diagnosi e controllo OES e aftermarket per gestire le esigenze riparative del parco circolante, e poi i servizi di accoglienza, preventivazione, trasparenza sulle condizioni di vendita e sui ricambi utilizzati.
Gli strumenti a disposizione del centro tecnico sono all’avanguardia, grazie anche all’utilizzo del software CSA Gestionale, dedicato agli autoriparatori, e all’integrazione di questo con i listini dei costruttori e con TecDoc, per essere certi di non superare mai il costo dei ricambi proposto dalle case auto e quindi dare al cliente un’informazione chiara e trasparente.
Questo garantirà ai riparatori clienti dei ricambisti di poter avere un supporto tecnico operativo a loro completa disposizione per risolvere problematiche riparative sempre più complesse.

Requisiti e vantaggi del CSA gestionale per i riparatori
Il CSA Gestionale è lo strumento messo a punto per l’autoriparatore, che gli consente di gestire tutti i flussi di lavoro: dalla ricezione del cliente al preventivo corretto (listini aftermarket e originali comparati) con i tempari originali, fino alla stampa della ricevuta-fattura con allegata lista lavori.
Può gestire la contabilità dell’azienda, il magazzino eccetera.
Questo strumento dà accesso alle informazioni tecniche indispensabili per effettuare tagliandi a regola d'arte e certificarli a garanzia e tutela dell’automobilista. Inoltre, permette all'officina di mandare una e-mail al ricambista con l’ordine dei ricambi necessari per la manutenzione o riparazione.
Questo software è già a disposizione di tutti i clienti Full Parts e non è riservato solo alle officine CSA.

La formazione
Le novità non sono ancora finite e, anticipando i tempi dell’e-learning, CSA propone dei corsi per officine in videoconferenza utilizzando la piattaforma Skymeeting.
I corsi effettuati sono composti da 400 unità di informazione sui componenti e sul loro funzionamento, da svolgersi in 35 mezze giornate, e includono la valutazione di apprendimento.
Le officine che hanno una preparazione di base elevata possono accedere ai corsi a un livello più alto, previo superamento dei relativi test, riducendo così di fatto le giornate di corso.
Alla fine del percorso formativo, grazie agli accordi con i centri di formazione professionale, ci si potrà sottoporre all’esame per l’abilitazione alla riparazione.

Il programma presentato da Full Parts e CSA dimostra una attitudine dei partecipanti a “pensare differente” e a proporre al mercato qualcosa di veramente innovativo.   

Approfondimenti:
Il sito di Full Parts

Full Parts: partita la campagna per reclutare nuovi ricambisti partner

Full Parts: nuovi accordi per la distribuzione

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