Articoli | 04 February 2013 | Autore: Stefania Antonelli - In collaborazione con Automotive A/C Reporter

L'HFO-1234yf richiede specialisti

HFO-1234yf: i cambiamenti tecnici richiedono un nuovo approccio al servizio e una competenza specifica. Vediamo quali sono le ultime notizie relative al nuovo refrigerante secondo i presenti al convegno EAAC.

Il nuovo refrigerante per i sistemi A/C automotive è stato il centro dell'attenzione dell'ottava edizione del forum biennale europeo EAAC, tenutasi a Francoforte il 17 e 18 settembre. Presenti i protagonisti del settore, che hanno discusso delle questioni più “calde”. Di seguito un breve sunto delle opinioni espresse.

Sicurezza
Dal punto di vista della sicurezza, i livelli di tossicità e decomposizione del nuovo gas in caso di esposizione ad alte temperature non porteranno a maggiori rischi né gli occupanti della vettura né i servizi di emergenza che interverranno in caso di incidente stradale.
La possibilità di formazione di acido fluoridrico causata dalla decomposizione termica nei veicoli è limitata e non costituisce un rischio significativo per i passeggeri o i soccorritori. L'HFO-1234yf e l'R-134a durante un incendio nel veicolo si comportano in modo simile per quanto riguarda la formazione di acido fluoridrico, senza un'influenza degna di nota sull'intensità del fuoco.
Analisi dei rischi hanno dimostrato che il rischio per un passeggero di un veicolo di essere esposto alla fiamma dell'HFO-1234yf è molto minore rispetto a quello di essere esposto a una concentrazione di CO2 al di sopra dei limiti di sicurezza per la salute a causa di un guasto all'evaporatore causato da uno scontro frontale (in caso di un impianto A/C ad anidride carbonica).
Per quanto riguarda l'infiammabilità, l'energia necessaria per incenerire l'HFO-1234yf è di 10.000 volte superiore rispetto a quanto accade per la benzina. Il gas inoltre ha un basso potere calorifico e la sua “quenching distance” (cioè la minima altezza necessaria a una fiamma perchè sia stabile) è abbastanza alta. Insomma, citando un commento del Tüv Süd tedesco, “nella realtà è molto difficile da incendiare”.
È importante comunque fare in modo che l'ambiente di lavoro minimizzi il rischio di esplosioni e ne diminuisca eventualmente le conseguenze. Un aspetto regolamentato da Atex 137, parte della legislazione europea Atex (direttiva 94/9/CE dell'Unione Europea per la regolamentazione di apparecchiature destinate all'impiego in zone a rischio di esplosione), che include le misure di prevenzione per evitare la creazione di ambienti potenzialmente esplosivi, stabilendo requisiti tecnici e logistici minimi da rispettare. I contenitori del refrigerante HFO-1234yf dovrebbero essere stoccati in una zona ben areata.
L'Atex regolamenta anche i requisiti delle stazioni di ricarica A/C: lo standard minimo è il PED cat III. Avere una stazione a norma non è comunque sufficiente: altrettanto importante è utilizzarla secondo il manuale di istruzioni.
Per la manutenzione, è importante tenere l'olio pulito e non contaminarlo con altre tipologie di lubrificanti (importante non scendere sotto il 98,5% di livello di purezza).
A proposito di olio, è importante che l'olio usato sia stato formulato apposta per HFO-1234yf e che abbia buone proprietà di miscibilità (olio e refrigerante). In caso contrario, le performance e la durata dell'impianto A/C possono essere a rischio. Lo stesso vale per la resistenza all'umidità.
Il lubrificante HFO-1234yf ha anche una minore resistenza alla viscosità. Mentre può andare bene se un olio PAG 46 per R-134a ha una viscosità reale compresa tra 40 e 50, lo stesso PAG 46 per HFO-1234yf deve soddisfare una tolleranza minore, tra 42 e 45.

Prezzo alto? Servizio elevato
Un altro tema importante relativo all'HFO-1234yf è il prezzo. Dato l'elevato costo del nuovo gas, la vera sfida per l'officina sarà localizzare e riparare le perdite al primo colpo, per evitare di dover procedere a più ricariche, con conseguenze negative sia per l'officina sia per il cliente, dal punto di vista economico e relazionale.
L'elevato costo può comunque avere una conseguenza positiva: tagliare fuori chi compete sul solo prezzo, dando così nuove opportunità ai veri specialisti.
L'approccio che dovranno adottare le officine ora, piuttosto che puntare al prezzo più basso, è quello di presentarsi come specialisti. L'applicazione del nuovo refrigerante e il numero crescente di veicoli elettrici implicano che il servizio per l'aria condizionata auto entrerà in una nuova era. Non solo sarà richiesta qualità più alta nei sistemi A/C, nelle attrezzature e nel lavoro d'officina, ma il fatto che il nuovo gas abbia un costo significativamente più elevato porterà i clienti stessi a richiedere e aspettarsi un servizio migliore.
A causa dei controlli di sicurezza aggiunti alle macchine HFO-1234yf, inoltre, il servizio completo può durare anche 10-20 minuti in più rispetto alle stesse operazioni eseguite su un sistema A/C con R-134a. Questo è dovuto al controllo automatico delle perdite nella macchina stessa, al controllo di qualità del refrigerante, e a certe procedure che vengono messe in atto se si rivela impossibile creare un vuoto sufficiente nell'impianto A/C.
Meno interventi, quindi, ma con un maggiore margine.
Fondamentale, per mantenere un rapporto di fiducia con il cliente, è tenerlo sempre informato sulle operazioni eseguite, e spiegare le motivazioni che hanno portato all'adozione dell'HFO-1234yf.
Sono inoltre necessari maggiori investimenti in attrezzature, formazione e informazione. 

>>Approfondimenti:

Il sito di Automotive A/C Reporter

>>Leggi anche:

Convention aria condizionata a Francoforte

Il resoconto dell'edizione 2010 di EAAC

EAAC 2008 la comparsa del 1234yf

EAAC 2006, quando si parlava di CO2

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