Articoli | 04 February 2013 | Autore: Giorgio Spolverini

In un mare di cuscinetti

Siamo arrivati la mattina alle 8.30 e siamo ripartiti alle 17.30, proprio come veri dipendenti. Per capire tutto su Breda Lorett, nella rinnovata e “stilosa” sede di Pianezza (To). E per scoprire che lavoro c’è dietro, per produrre oltre un milione di pezzi l’anno.

Qui in Breda Lorett, azienda votata al business aftermarket, quando si parla di cultura del lavoro non si scherza per niente. Colpisce da subito l’ambiente spiccatamente di design, sia fuori dove si vedono per prime le due inconfondibili baie per la spedizione della merce, sia dentro. La reception per esempio: sembra quella di un hotel high-tech. Si susseguono uno via l’altro spazi ampi, lineari, opportunamente illuminati, progettati da studi di architettura al passo coi tempi che hanno saputo ben bilanciare la parte per il lavoro con la zona più conviviale, magari per una pausa caffé.
Si vede in molti particolari che dietro c’è un “timbro” rosa. L’azienda oggi è nelle mani di Laura e Lorella Orselli, che dirigono sapientemente una squadra di 45 persone (19 impiegati e 26 operai). C’è una valorizzazione incredibile del personale, e lo si coglie dalla serenità che regna, percorrendo i lunghi corridoi vetrati e sbirciando negli uffici.
I risultati di tutto questo parlano chiaro: nel magazzino, per esempio, 11 persone sono in grado di effettuare circa 2.000 spedizioni ogni anno. Il reparto poi è anche dotato di due magazzini verticali automatizzati per la gestione dei prodotti a bassa movimentazione. Il tutto per assicurare una consegna rapida fino al punto di distribuzione in Sicilia o nel resto d’Europa.
Una precisazione prima di tutto: il sistema di qualità Breda Lorett è certificato ISO 9001-2010 dal TUV, ma nel corso del 2013 è previsto il passaggio alla certificazione ISO TS 16949.
La sala del controllo qualità, che s’intravede dalla reception, è dotata di avanzate macchine per effettuare specifici test sui prodotti, come il banco prova per comparative su tendicinghia, il rotondimetro, il rugosimetro, il profilometro, la macchina per controllo tridimensionale. Il banco prova per test comparativi  è composto da 4 camere. Due tendicinghia per camera. Uno Breda Lorett e uno originale. La cella dove sono posizionati raggiunge 150° C di temperatura. La cinghia è in teflon perché deve resistere a RPM da Formula 1, ossia 15.000 giri. In aggiunta, i tendicinghia devono resistere a 4.000 Nm di pressione. Di fatto, in 500 ore sotto stress si simula l’intera vita della distribuzione. Tutti i dati raccolti a fine prova servono per stabilire se il cuscinetto del tendicinghia equivalente all’originale.
Dopo i macchinari dove si verifica la distribuzione completa e il banco prova frizioni con cicli di pressione per attivare i reggispinta, si arriva agli ultimi nati nel laboratorio di metrologia: il rotondimetro  è una macchina che effettua il controllo di forma delle geometrie circolari, attraverso sensori di misura precisi al decimo di millimetro.
Il rugosimetro permette di controllare la regolarità del materiale di superficie. Il profilometro consente di ispezionare la giusta profilatura del pezzo. Infine, la macchina per controllo tridimensionale  serve per avere un’analisi accurata sui tre assi del pezzo. In questo laboratorio i controlli sono eseguiti sia in entrata sia in uscita.
Il reparto torneria è composto da 3 persone. Qui in pratica inizia la storia dei prodotti Breda Lorett: dalla materia prima si realizzano i semilavorati per l’assemblaggio dei pezzi.
Ogni anno vengono prodotti decine di migliaia di articoli all’interno di questo reparto. Il materiale per i cuscinetti che arriva in azienda è naturalmente tutto certificato e rintracciabile. Una volta tagliato, il tondino di metallo viene lavorato in uno dei torni a disposizione. Poi c’è la parte di controllo qualità: i particolari prodotti sono completamente controllati e i dati sono riportati in un database per l’analisi degli scostamenti dagli standard.
Se i parametri non corrispondono agli standard, il particolare viene naturalmente scartato.
Nel reparto produzione lavorano 11 persone. Qui vengono assemblati e finiti i prodotti. In media sono realizzati 1.500.000 pezzi ogni anno, di cui un milione circa di prodotto finito.
Nella fase finale di produzione, viene concluso il lavoro attraverso una pressa con cella di carico per controllo al 100%  dei prodotti e analisi grafica dei risultati.
Nel reparto confezionamento e marcatura ci sono 3 macchine automatiche che permettono di confezionare i prodotti con opportuno imballo. Due marcatrici laser riportano sui pezzi il numero di lotto per la rintracciabilità del pezzo, la data di produzione e il marchio Breda Lorett. A questo punto i pezzi raggiungono il magazzino (80.000 particolari in 1.920 metri quadri), per essere inviati   al ritmo di... 2.000 spedizioni l’anno per gli oltre 3.000 ordini.

Quarant’anni di Lorett
1972: 40 anni sono passati dall’inizio dell’attività Lorett. Azienda dall’impronta familiare (i soci sono Laura Orselli, Lorella Orselli e Silvana Nutricati), Lorett si estende su una superficie di oltre 8.200 metri quadri, di cui 1.920 metri quadri di magazzino e 1.400 metri quadri d’ufficio. Quarantacinque dipendenti in tutto, di cui 19 impiegati e 26 operai. Quest’anno in particolare poi è stato svolto un lavoro molto importante con quasi 2.000 nuovi codici. Per esempio, i kit di distribuzione sono passati da meno di 300 a oltre 530.

La gamma
Prodotto    Codici
Tendicinghia    1942
Kit ruote    1126
Kit distribuzione    530
Cuscinetti ruota    388
Dumper    246
Pulegge alternatore    224
Kit ausiliari    62
Altro (reggispinta frizione,
cuscinetti ammortizzatore,
reggispinta idraulici)    300

E da quest’anno...
Kit distribuzione + pompa acqua
Kit catena distribuzione

Forse non sapevate che...
-  Buoni damper (246 applicazioni) servono soprattutto sulle auto di grossa cilindrata: servono ad assorbire vibrazioni del motore. Se il damper non fa bene il suo lavoro, questo si traduce in stress per cinghia e tendicinghia e, in caso di rottura, si attribuisce generalmente in maniera errata la colpa al tendicinghia.  
-  Il mercato è cambiato. Nessuno fa più magazzino, si vuole tutto subito e quindi bisogna attrezzarsi per avere una gamma ampia, profonda e disponibile in breve. Questo comporta però anche più consegne per quantità più polverizzate. Da un certo punto di vista, diventa più difficile lavorare. Dall’altro, questo è un vantaggio per chi si sa strutturare in base ai mutati tempi.  
-  Molte auto, come Smart, Fiat 500, Lancia Ypsilon, sono dotate di catena di distribuzione, disponibile in Lorett nel corso del 2013.
-  La moda dei kit di distribuzione arriva dal centro Europa. In Francia in particolare hanno già creato il super kit, che comprende kit di distribuzione, pompa acqua e damper.  

>>Leggi anche:

LORETT - Dai tendicinghia ai cuscinetti

Lorett: ampliamento di gamma dai tendicinghia ai kit

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