Un nuovo brevetto, un nuovo metodo per rigenerare il filtro antiparticolato e ripristinare tutte le sue proprietà chimico-fisiche e farlo funzionare al meglio. Una tecnologia che conviene, parola di Imasaf.
I costi per la sostituzione di un filtro antiparticolato non sono cosa da poco, ma un filtro che non assolve alla sua funzione perché ormai esausto è un danno, non solo per la salute, ma anche per l'auto (si va dallo scarso rendimento del motore a un guasto al turbo). E allora che alternative ci sono per risparmiare senza “danni collaterali”? Rigenerare il filtro antiparticolato, ma con le dovute cautele.
È da questa esigenza di essere concretamente al fianco non solo dell'autoriparatore, ma dell'automobilista stesso, che nasce il progetto “areafap” promosso da Imasaf.
FAP e DPF: conosciamoli meglio
Con il progetto “areafap”, Imasaf vuole porsi sul mercato in un modo nuovo, con un approccio che coinvolga l'intera filiera aftermarket fino all'automobilista. L'intento non è tanto – o non solo – quello di commercializzare un nuovo servizio, quanto piuttosto di creare una cultura sull'argomento.
Le motivazioni sono varie, ma tutte puntano a un solo obiettivo: offrire una soluzione valida a un problema reale. Un filtro antiparticolato intasato, infatti, rappresenta un danno per la salute e un potenziale guasto per il veicolo, ma l'automobilista spesso non ne è consapevole. Allo stesso modo, i professionisti dell'aftermarket non sempre conoscono a sufficienza questo sistema e le implicazioni del suo malfunzionamento, così come non sempre possono suggerire al cliente un'alternativa alla sostituzione di un pezzo così costoso.
Ecco perché Imasaf, che vanta una lunga esperienza nei sistemi di gestione dei gas di scarico, è convinta che il primo passo verso la soluzione di un problema sia fare chiarezza sul prodotto e il suo funzionamento e liberare il campo da tante “leggende metropolitane”, come quella che invita a correre in autostrada per far tornare il filtro come nuovo.
L'azienda organizza perciò degli incontri, attraverso i propri concessionari, ai quali partecipano ricambisti e officine. In queste occasioni viene spiegato innanzitutto cosa è e come funziona un filtro antiparticolato, come interagisce con la centralina motore, le differenze fra FAP e DPF, le cause dell'intasamento del filtro e i problemi che può causare.
Successivamente si spiega quali alternative vengono oggi utilizzate dal mercato, così che poi si possa capire meglio la differenza tra i comuni metodi di pulizia e rigenerazione del filtro e quello ideato e sviluppato da Imasaf, che viene quindi illustrato in tutte le sue caratteristiche.
Areafap: rigenerare conviene
La soluzione Imasaf offre un duplice vantaggio: abbatte fino al 50% i costi legati alla sostituzione del filtro e permette di avere un prodotto rigenerato che funziona come uno originale. L'azienda ha investito molto per la ricerca e sviluppo di questo metodo e garantisce l'efficacia del trattamento certificando il prodotto rigenerato e rispondendo in prima persona in caso di problemi.
La soluzione messa a punto da Imasaf permette di lasciare totalmente integro il filtro originale, senza interventi invasivi - - come ad esempio tagliare e risaldare il filtro -, e di ristabilire le proprietà chimico-fisiche del filtro; inoltre, il processo di rigenerazione può essere effettuato più volte nell'arco di vita del prodotto.
A seconda del livello di intasamento del filtro, il macchinario procede a un ciclo di rigenerazione; in caso di necessità, il ciclo viene nuovamente effettuato.
Per poter essere sottoposto al trattamento, il filtro non deve essere né rotto né danneggiato, perché in questo caso non esistono alternative alla sostituzione.
Gli specialisti areafap
Il progetto “areafap” è partito da poco, ma ha già suscitato un notevole interesse presso i professionisti del settore e al momento sono sei i macchinari posizionati presso i concessionari Imasaf.
L'obiettivo è quello di estendere a tutti i professionisti la possibilità di diventare un centro di rigenerazione “areafap”, creando una vera e propria rete di specialisti, diffusa capillarmente su tutto il territorio.
Fare cultura significa anche questo: mettere gli attori della filiera in condizioni di conoscere bene questa soluzione e proporsi anche ai colleghi come specialisti per la rigenerazione del filtro antiparticolato. Portare a pieno compimento questo progetto richiede molto tempo, ma l'azienda crede davvero in questa iniziativa, tanto da dedicare risorse ed energie a tempo pieno alla sua realizzazione.
Tutti gli interessati a partecipare agli incontri areafap possono rivolgersi ai concessionari Imasaf, che sono stati adeguatamente formati dall'azienda.
Fap e DPF: puliti per pulire
Il particolato – noto come PM 10 – è il “nemico” contro il quale combattono il FAP e il DPF.
Il primo intrappola le particelle al suo interno, agglomerandole per mezzo di un additivo chiamato cerina; mentre il secondo accumula le particelle sulle sue pareti, trattate con materiali nobili che fungono da catalizzatori per il processo di combustione. A determinate temperature dei gas di scarico (più elevate nel caso del DPF) le particelle di PM 10 bruciano, ripulendo così il filtro.
Spesso però il tipo di guida, le condizioni del traffico e la durata del viaggio non permettono al sistema di attivare le procedure necessarie per la pulizia e dunque il filtro si intasa, rivelandosi poi inefficace nella riduzione delle emissioni.
La corretta manutenzione e rigenerazione permette al filtro antiparticolato di durare a lungo rimanendo in piena efficienza.
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