La prossima frontiera dell’ottimizzazione del materiale frenante, soprattutto in termini ecologici, è l’eliminazione del rame. 

Soluzione non facile da apportare, ma che Ferodo ha risolto con oltre cinque anni di studio e che ora può fornire all’OE e all’aftermarket. 

Attualmente il mercato dei materiali d’attrito per freni si basa su tre diverse famiglie di prodotto: a basso contenuto d’acciaio, semi-metallici (prevalentemente usati in Europa), prodotti organici privi di amianto (NAO), usati principalmente per i veicoli americani. L’orientamento generale è quello di usare materiali NAO. Un’ulteriore sfida proveniente dagli USA riguarda l’eliminazione del rame dai prodotti d’attrito auto: alcuni costruttori particolarmente attenti all’ambiente stanno valutando l’introduzione di materiali a basso contenuto di rame o totalmente privi a partire dal 2014. 

 

Non è facile
 

Non è un gioco da ragazzi sostituire il rame. Federal-Mogul è da 5 anni che studia e prova materiali alternativi. La formulazione ottimale può combinare fino a 25 diversi componenti. Il risultato è Eco-Friction, la gamma di pastiglie freno prive di rame in fase di introduzione anche nell’aftermarket. Per quel che riguarda la fornitura di primo impianto, pastiglie di questo tipo sono espressamente dedicate a Mercedes, Audi, Volkswagen, Fiat, Renault e Ford. 

 

Freni a mano addio
 

Entro il 2015, un’auto su 5 sarà dotata di freno di stazionamento elettrico (EPB), che richiede un livello di attrito regolare a qualsiasi temperatura, per fermare il veicolo in modo stabile. Modificando il livello d’attrito, cambia la resistenza al rotolamento. Tra gli altri problemi, dovuti alla bassa qualità delle pastiglie, si ricordano gli stridii, i costi legati a elevati livelli d’usura e le implicazioni per la sicurezza dovute a un potere d’arresto inferiore. 

 

Si cambiano per il rumore
 

Che si tratti di freni di stazionamento elettrici o consueti freni per arrestare il veicolo, la ricerca condotta da Ferodo tra gli autoriparatori conferma che la rumorosità è una delle ragioni più diffuse per le quali i clienti ritornano in officina per la messa a punto. Questo è dovuto in genere alla scarsa qualità delle pastiglie installate o alla mancata consapevolezza del cliente sui compromessi che si devono accettare se si scelgono pastiglie low-cost. 

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