Con un'esperienza pluridecennale nello sviluppo dei termostati, in primo impianto e per l'aftermarket, Behr Thermot-Tronik Italia continua a investire per ottimizzare il servizio al cliente. Giancarlo Floris, direttore tecnico e commerciale dell'azienda, ci parla della gestione della logistica e ci dà una panoramica dell'azienda e del mercato.
Ha fatto dei termostati la sua attività principale, producendoli per il primo equipaggiamento e per l'aftermarket. Behr Thermot-Tronik Italia propone una copertura quasi completa del circolante sia di termostati tradizionali, a cera, sia di termostati MCT, la più recente tecnologia del settore. Attualmente sono in via di sviluppo nuove tecnologie da parte delle case auto. Ne abbiamo parlato con il direttore tecnico e commerciale dell'azienda Giancarlo Floris.
Come si divide il mercato tra termostati MCT e termostati tradizionali a cera?
I termostati MCT rappresentano la nuova frontiera, con la loro tecnologia innovativa, ma sono ancora troppo recenti per avere un volume significativo in aftermarket. Il termostato è infatti un componente che viene sostituito per obsolescenza, dopo circa cinque anni. È difficile che venga sostituito per guasto. I grandi numeri sono ancora quelli movimentati dai termostati a cera, per i quali offriamo una copertura superiore al 90% del circolante.
Per gli MCT stanno iniziando comunque le richieste in aftermarket anche in Italia, soprattutto sulle vetture straniere del circolante (gli MCT sono stati inventati dalla nostra consociata tedesca, che ne produce milioni di pezzi all’anno). Noi, come gruppo Behr Thermot-Tronik, copriamo la gran parte del mercato di questi prodotti, con applicazioni per Fiat, ovviamente, ma anche Audi, BMW, Volkswagen, Peugeot, Toyota, Renault.
Quali sono i vostri punti di forza?
La qualità e il servizio. Per quanto riguarda il primo aspetto, siamo un'azienda di produzione di primo impianto e le persone che si occupano della qualità dei prodotti OE sono le stesse che curano la qualità dei prodotti aftermarket. Siamo sicuri della bontà dei nostri termostati, tanto che da sempre, anche prima delle leggi europee in merito, diamo tre anni di garanzia sulle referenze aftermarket. Per noi la qualità è essenziale; tempo fa abbiamo creato lo slogan “la qualità è nel nostro dna”. I nostri prodotti destinati all'aftermarket vengono trattati e gestiti nello stesso modo dei prodotti per il primo equipaggiamento.
Mi parli del servizio e della logistica.
E' un altro aspetto fondamentale, su cui abbiamo lavorato recentemente (e su cui stiamo ancora lavorando), con l'obiettivo di ridurre al minimo i tempi da quando riceviamo gli ordini e ottimizzare il servizio nei confronti dei nostri clienti. E questo vale tanto per i fast moving quanto per le referenze di bassa movimentazione. Il nostro magazzino è sempre rifornito di prodotti fast moving disponibili, grazie alle scorte che facciamo. Cerchiamo, per questi codici, di fare lotti annuali più alti.
In generale, ormai la nostra esperienza e le simulazioni ci permettono di creare con un ampio margine di sicurezza una serie di scorte di componenti anche vetusti, per i quali sappiamo che c'è ancora mercato. Chiaramente ci sono anche i casi che sono al di fuori da qualsiasi statistica, e per i quali quindi non abbiamo il pezzo immediatamente disponibile, ma si tratta di eccezioni.
Oltre alla gestione delle scorte, ciò che ci consente di velocizzare il nostro servizio è il magazzino aftermarket automatizzato: una superficie totale di 3.500 metri quadri posta su più livelli, dove tutti i prodotti sono messi in caselle contrassegnate e vengono prelevati secondo il sistema FIFO (first in first out, cioè il primo prodotto a entrare è anche il primo a uscire). Con le indicazioni numeriche, il muletto può prelevare i pezzi in modo automatico, consentendo un notevole risparmio di tempo.
Come vede il mercato attuale?
In generale il mercato aftermarket si sta mantenendo. Abbiamo notato che dopo una fase di crollo, negli ultimi due o tre anni l'IAM si è mantenuto su buoni livelli (anche se non si raggiungono certo i buoni risultati di dieci anni fa).
Stiamo notando una maggiore maturità nell'atteggiamento dei clienti e dei meccanici nei confronti dei ricambi a basso prezzo. Sta crollando il mito dei bassi prezzi: notiamo, infatti, che i professionisti sono sempre più orientati a montare prodotti di qualità, per non avere poi delle sorprese. Questo discorso è valido in generale, e tanto più per un prodotto complesso come il termostato, dove non ci si può improvvisare e dove la bassa qualità ha vita davvero breve.
Cosa prevede il futuro per i termostati?
Sono previste novità molto interessanti da parte delle case auto, ma è presto per parlarne.
Dirò semplicemente che attualmente si sta lavorando, a livello europeo, allo sviluppo di nuovi sistemi termostatici che permettono di migliorare l'efficienza del termostato e minimizzare le perdite del circuito di raffreddamento.
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