Ricapitoliamo le tappe della trasformazione del mercato indipendente della distribuzione ricambi per dare un quadro della situazione e capire perché anche le “grandi manovre”, che sembrano tanto lontane, ci riguardano invece da vicino.
Fusioni, acquisizione e nascite di nuove realtà hanno caratterizzato l’ultimo anno, andando a cambiare equilibri e contribuendo a dare un nuovo assetto al mercato. Queste “manovre” sono spesso vissute come eventi lontani dal quotidiano lavoro di ricambisti e officine, come se non andassero poi a influenzare la routine di lavoro.
Il mercato è globale
Gli stessi protagonisti di questi movimenti del mercato provvedono a rassicurare i propri clienti che nulla cambierà nelle relazioni o nelle condizioni commerciali, che gli interlocutori saranno sempre gli stessi e che “semplicemente” avranno maggiori vantaggi e facilità di approvvigionamento.
In realtà, pensiamo che ciò sia vero solo parzialmente, non perché le aziende vogliano nascondere la realtà per la paura di perdere il cliente, ma perché queste cose vanno guardate sulla lunga distanza e le rassicurazioni delle aziende possono dirsi veritiere nel breve o medio periodo, ma non oltre.
Le aziende, infatti, si impegnano a mantenere inalterati gli accordi e i rapporti commerciali e personali, ma spesso dimenticano che non sono gli unici attori sul mercato e dunque altri eventi potranno influenzare il loro operato; di conseguenza, il livello e la qualità della competizione è destinato a modificarsi.
Facciamo un esempio concreto, parlando della politica dei prezzi. Semplificando la questione, potremmo dire che società di pari dimensioni e capacità hanno e offrono condizioni simili, mentre se le società hanno diverse capacità e potenzialità, allora la competizione è più serrata. Sono infatti le quantità e i grandi numeri che permettono a un’azienda di fare condizioni particolari: è la legge del mercato. Se acquisti 10 ti faccio un prezzo, se acquisti 100 paghi meno. Viceversa, se produco 10 ho un costo, se produco 100 il costo unitario, in proporzione, si riduce. Se dunque più aziende si mettono assieme, che siano componentisti o distributori, tralasciando il discorso di “dominio” del mercato, sicuramente potranno offrire ai propri clienti condizioni più vantaggiose rispetto al passato. Vantaggio innegabile per il cliente, concorrenza agguerrita per i competitor, che non sempre sono in grado di sostenere le medesime politiche di prezzo.
Questa situazione finirà indubbiamente per influenzare e incidere sul livello di fidelizzazione di ricambisti e officine, vuoi rispetto al marchio, vuoi rispetto al fornitore.
Il servizio è il nocciolo della questione
La competizione perciò si deve giocoforza spostare su un’altra strategia, pescando dal mazzo una carta che tutti si possono giocare, altrimenti i più piccoli rischiano di soccombere.
La carta da giocare è quella dei servizi, che le aziende possono proporre con modalità diverse ma competitività equivalente. Questo perché la forza del servizio è nella personalizzazione e nella conoscenza del cliente, che può rimanere fedele al suo fornitore e al marchio se, a fronte di un prezzo magari più alto sul prodotto, trova un servizio a lui più consono.
Potenzialmente, una grande struttura può offrire un programma ricambi più vario e completo e tendenzialmente è più efficiente, perché può permettersi investimenti in tecnologie informatiche e in personale più consistenti. D’altro canto, la grossa struttura, per essere efficiente, deve seguire procedure più rigide e necessita di standardizzazioni, che non sempre le permettono di personalizzare il servizio.
Per contro, un’azienda dalle dimensioni più contenute generalmente si caratterizza per la flessibilità e la capacità di vivere più in sintonia con il proprio cliente.
Ecco dunque che due tipologie di imprese diverse possono offrire sì dei servizi differenti, ma la competizione è in qualche modo “ad armi pari”.
Capire dunque come si muovono i colossi della produzione di ricambi o come cambiano le alleanze fra distributori permette anche alle realtà più piccole (ricambisti e autoriparatori) di avere opportunità interessanti da sfruttare a proprio vantaggio.
La voce della base
Non bisogna poi dimenticare che il contatto diretto con il mercato è un elemento fondamentale per delineare le strategie aziendali ai vari livelli e non tutte le società sono in grado di arrivare a comunicare con tutti gli anelli della filiera.
Ricambisti e autoriparatori hanno voce in capitolo, non solo quando devono “contrattare” il prezzo, ma anche nella richiesta di servizi commisurati alle loro necessità. È bene dunque aprire un canale di comunicazione, dialogare e anche “osare” e chiedere, perché chi è a monte della filiera sappia, e di conseguenza possa offrire, ciò che necessita a chi è a valle.
Se per esempio ci si rende conto che è necessario avere un servizio di consegna più rapido o si ha necessità di una formazione specifica sul prodotto, di una consulenza su come gestire una situazione (commerciale o riparativa) è importante chiedere, perché spesso il produttore è troppo impegnato a produrre e perde di vista l’importanza di trasferire e condividere le proprie conoscenze. Basta vedere, ad esempio, quanto sono apprezzati gli incontri “vis a vis” tra fornitore e meccanico e/o ricambista durante le convention organizzate dai distributori.
In conclusione, prima di ricapitolare gli avvenimenti dell’anno (e ci scusiamo se qualcosa ci è sfuggito in questo “riassunto”), vogliamo sottolineare che tenere d’occhio il mercato è sicuramente importante, non solo per capire poi chi distribuirà un certo ricambio e a che condizioni, ma anche per orientarsi meglio tra servizi e offerte in questo mercato che si sta trasformando.
L’ultimo anno in pillole
gennaio 2014
- Il gruppo Solera Holdings acquisisce AutoSoft e la sua controllata Kromeda (banche dati tecniche e soluzioni software per il comparto automotive).
- Nasce Nexus Automotive International: nuovo player nella distribuzione ricambi, che riunisce distributori in vari paesi d’Europa, Medio Oriente e Africa del Nord (nel 2015 arriverà anche in Brasile n.d.r.). In Italia è rappresentata da Global Spare Group.
- Federal-Mogul acquista la divisione Honeywell Friction Materials, il business dei materiali d’attrito di Honeywell (componenti e ricambi sistema frenante).
- Johnson Controls vende il suo business elettronica automotive a Visteon Corporation per 265 milioni di dollari.
- BorgWarner sigla un accordo per l’acquisizione di Wahler (valvole EGR e termostati).
marzo 2014
- Nasce Novagroup, sotto la presidenza di Vittorio Amura, che riunisce in una nuova realtà comune i distributori Era, Coran, Maina, Rimat e Puddu, già parte di I.DI.A. International.
giugno 2014
- La tedesca Mahle firma un accordo per l’acquisizione della quota di maggioranza del gruppo sloveno Letrika (ex Iskra Autel, settore motorini e alternatori).
- La coreana DTR Corporation e Magneti Marelli sottoscrivono un accordo di joint-venture per l’acquisizione della bresciana CF Gomma (componenti e ricambi in gomma).
- OVAM firma un accordo con SARCO per la distribuzione congiunta nel Triveneto.
luglio 2014
- Nasce NSD, con sede a Milano, società compartecipata al 50% dai distributori I.DI.R. e OVAM, già parte di I.DI.A. International.
- Viene fondata Nexus Italia, azionista al 5% del gruppo internazionale; la società è frutto di un accordo tra Italian Business Group Consorzio (I.B.G.), Global Spare Group (GSG), Pitteri Violini e Trione Ricambi.
settembre 2014
- Il gruppo tedesco Zf Friedrichs-hafen ha acquistato l’americana TRW Automotive (per tutto ciò che riguarda trasmissioni, sicurezza, dagli airbag ai sensori elettronica).
- Rhiag Group ha acquisito ERA, distributore italiano a forte vocazione internazionale, specializzato nel comparto elettrico ed elettronico.
- Nasce 1Parts: la joint-venture che unisce il gruppo europeo Autodistribution International (ADI) e l’americano National Pronto Association (Pronto).
- Bosch acquisisce il 100% di ZF Lenksysteme (ZFLS), fino a ieri joint-venture paritetica delle stesse Bosch e ZF (sistemi sterzanti per autovetture e veicoli commerciali).
ottobre 2014
- ZF ha venduto Boge Elast-metall (produttrice di componenti in gomma-metallo e plastica per l’industria automotive) alla società cinese TMT.
- Novagroup sigla un accordo con due realtà della distribuzione ricambi per veicoli industriali e autobus: Binetti e Pascoli.
- L’americana Huntsman Corporation, specializzata nella produzione e commercializzazione di prodotti chimici differenziati ha acquisito la piemontese
- Gomet, divisione di Rockwood Italia (ricambi in gomma).
- Delphi Automotive sta studiando la possibilità di cedere la divisione clima per una cifra pari a un miliardo di dollari; tra le ipotesi di accordo quelle con la francese Valeo e la sud-coreana Halla Holdings.
- NSD, società fondata da I.DI.R. e OVAM, entra nel settore autocarro grazie all’ingresso di Maurelli Distribuzione nella società.
novembre 2014
- Solera Holdings acquisisce il 100% della britannica CAP, diventando un colosso nel campo delle valutazioni delle auto nuove e usate anche nel Regno Unito.
- Metelli ha acquisito Fri.Tech. e Trusting (settore frenante: ganasce e pastiglie freno).
dicembre 2014
- OVAM sigla una partnership con il distributore S.ar.pi di Firenze.
- Gran Bretagna: Andrew Page, già membro di Temot International, ha stretto un accordo di partnership per la distribuzione di ricambi e attrezzature con Unipart.
- Visteon Corporation vende per 3,6 miliardi di dollari le proprie quote di Halla Visteon Climate Control alla coreana Hankook e al partner Hahn & Co., per concentrare la propria attività sull’elettronica.
gennaio 2015
- Nasce DRM Distribuzione Ricambi Milano dalla volontà di quattro ricambisti milanesi: Autoricambi Savi, CFC, Dancar e Voltauto.
- Il gruppo tedesco WM, che possiede Wessels+Mueller, ha annunciato l’acquisizione di Trost; l’operazione è al vaglio dell’antitrust, ma se avesse il via libera nascerebbe uno dei più importanti distributori di ricambi a livello europeo.