Il gruppo di quattro ricambisti milanesi che hanno unito le forze creando DRM incontrano per la prima volta gli autoriparatori meneghini e presentano
il primo piano di gruppo con Champion Pit-Stop (Wolf Oil Corporation).
Che le premesse ci fossero tutte è un fatto che il mercato ha capito subito: è bastato annunciare la nascita di DRM a Milano (vedi Notiziario Motoristico n. 1/2015 pag. 34) perché tutti i fornitori si interessassero a questo nuovo progetto.
D’altronde, non è così frequente che, in una grande città, quattro attori importanti del mercato decidano di unirsi e non lavorare più in concorrenza sullo stesso territorio, ma in sinergia, offrendo un livello di servizio superiore e andando incontro sempre più alle esigenze degli autoriparatori.
Stiamo parlando di Autoricambi Savi, CFC, Dancar e Voltauto, che lo scorso 20 aprile hanno riunito presso l’Atahotel Milano Expo circa 120 autoriparatori per fare il loro ingresso ufficiale sul mercato e contestualmente presentare sia il nuovo magazzino Dancar a Pero (MI), sia il progetto Pit-Stop di Champion (Wolf Oil Corporation).
Andiamo con ordine e vediamo quali sono i progetti del gruppo di ricambisti e le nuove iniziative proposte al mercato.
Servizio e informatizzazione
A prendere la parola è Walter Gardenghi di Dancar, rappresentante del consorzio DRM (Distribuzione Ricambi Milano), che ha parlato dell’importanza di un gruppo di ricambisti disposti a lavorare secondo quella che definisce una metodologia “illuminata”, disposta cioè a superare i vecchi schemi della vendita ricambi per porre al centro le esigenze del meccanico.
Un passaggio importante, perché i quattro ricambisti possono garantire una copertura del territorio milanese ottimale, andando ad abbattere drasticamente i tempi di consegna e potendo contare su una disponibilità di prodotti maggiore, in modo che nessuna richiesta risulti “indisponibile”.
Un’attività che poggia le sue basi su un ampio impiego della tecnologia e dei nuovi sistemi informativi, basati sull’utilizzo della piattaforma Autofficina Autorizzata, il prodotto proposto dalla nostra casa editrice e che è stato selezionato come strumento strategico per dare un maggior servizio alle officine.
Inoltre, il gruppo offre differenti possibilità di affiliazione a molti dei principali network di autoriparazione in Italia e, dal 20 aprile, cioè proprio durante la serata, è stata annunciata anche la partnership con Champion Oil, brand del gruppo Wolf Oil Corporation, multinazionale che opera esclusivamente nella produzione di lubrificanti.
Pit-Stop, un progetto sul lubrificante
Sono stati gli stessi rappresentati di Wolf Oil Corporation, nelle persone di Marc Lombardi, Lionel Zangari e Claudio Saverino, a portare la serata su un livello più tecnico, illustrando le mutazioni che i lubrificanti stanno subendo nell’ultimo periodo.
Il messaggio è chiaro: non basta più utilizzare un solo lubrificante per tutti i motori, e non bastano neanche due o tre tipologie standard. Il lubrificante, insomma, sta diventando un ricambio a tutti gli effetti, per cui sarà sempre più fondamentale trattarlo come tale, perché le specifiche cambiano da modello a modello di motorizzazione e addirittura sempre più anche nel caso di una stessa motorizzazione con livelli prestazionali differenti.
Per questo alle officine che decideranno di aderire al programma Pit-Stop, Champion propone una soluzione in grado di risolvere parzialmente questi problemi. In sostanza, si tratta di una “armadiatura” (Cabin Oil) con all’interno i principali codici di lubrificante maggiormente utilizzati, in fusti da 20 o 60 litri, così da avere sempre in officina una “base operativa”.
La soluzione, tra l’altro, è stata concepita per risolvere un problema forse un po’ sottovalutato in officina, ossia il quantitativo massimo di lubrificante stoccabile presso l’attività autoriparativa.
Un nuovo magazzino Dancar
La serata si è conclusa con un giro presso il nuovo magazzino Dancar a Rho-Pero, dove tutti gli autoriparatori hanno potuto visionare fisicamente l’allestimento di un corner Champion con Cabin Oil e apprezzare le potenzialità del nuovo centro, che si sviluppa per oltre 1.000 metri quadri e dove, in un prossimo futuro, sarà allestita anche un’aula corsi.
Un investimento importante, che dimostra ancor di più come questo gruppo di ricambisti punti veramente a fare un cambio di passo sul territorio milanese.