La task force di Eurogarage, il nome comune che riunisce tutti i 35 network nazionali di Groupauto International, si incontra almeno un paio di volte l’anno, per un vero e proprio scambio di idee. Cosa significa e a cosa servono questi incontri, ma soprattutto, che effetti hanno sul lavoro quotidiano dell’officina?
Cosa vuol dire far parte di un gruppo internazionale? Condividere esperienze e know-how a beneficio di tutti. Sembrerebbe una frase fatta, per dare un senso alla parola “international” di cui tante aziende si fregiano nel loro nome.
Questa volta però abbiamo deciso di vedere se davvero tutto ciò esiste nella realtà e non solo sulla carta.
L’occasione ce l’ha data Groupauto Italia, che a fine marzo ha tenuto i suoi incontri “international” per le reti Eurogarage e Top Truck, rispettivamente network di officine per auto e mezzi pesanti.
L’incontro, ovviamente, era privato, una sorta di consiglio di amministrazione per le reti di Groupauto International. Però abbiamo avuto modo di incontrare i membri della task force e, fra un intervento e l’altro, ci siamo fatti raccontare cosa stavano facendo.
L’incontro, rigorosamente in inglese, ha fatto risuonare da un capo all’altro dell’Europa presente, le parole
“share” (condivisione), ideas, know-how, experience (esperienza).
Un gruppo “bottom-up”
Freek Blekxtoon, nazionalità olandese, coordinatore della task force di Eurogarage, per spiegare il senso di questo incontro, ha fatto un passo indietro, raccontando qual è l’approccio al mercato di Groupauto International:”bottom-up”, cioè dal basso verso l’alto.
Un punto su cui ha molto insistito per far capire la differenza rispetto a una gestione “tradizionale” di una qualsiasi società, anche al di fuori del settore automotive. Groupauto, nelle sue realtà locali, è molto vicina al cliente finale, l’officina, e a questa presta attenzione e ascolto.
La prossimità al cliente diventa un punto di forza di un gruppo quando non si limita a rispondere in maniera “personalizzata” a una specifica esigenza, ma quando diventa espressione concreta dell’approccio al mercato a livello globale.
In altre parole: la voce dell’autoriparatore, le sue esigenze, le sue difficoltà, i suoi apprezzamenti superano la soglia del suo ricambista di fiducia e arrivano ai vertici del gruppo di distribuzione di riferimento.
Se poi questo gruppo è capace di condividere questa esperienza e tradurla in politiche e strategie operative, ecco che la singola esperienza diventa patrimonio condiviso.
L’esempio più semplice da fare e facilmente comprensibile perché trasversale è quello dell’utilizzo di un sistema informatico.
Se il singolo utente ha una difficoltà nel funzionamento di un programma, infatti, non significa che è lui a non saperlo usare, ma che c’è una criticità da risolvere e, una volta trovata la soluzione, la nuova versione del software conterrà proprio quell’implementazione a vantaggio di tutti.
La task force: idee e concretezza
La task force di Groupauto International è composta dai rappresentanti di otto dei trentacinque paesi del gruppo: Italia, Francia, Germania, Spagna, Regno Unito, Olanda, Polonia, Adria (l’area dell’ex Jugoslavia affacciata sull’Adriatico).
Questi paesi rappresentano i mercati più maturi o più interessanti nello sviluppo delle sinergie di gruppo, quelli che possono sedere attorno a un tavolo per condividere le esperienze, mediando fra esigenze diverse, a tutto vantaggio di tutti i paesi e i network affiliati a Groupauto International.
Il valore in assoluto più riconosciuto dai presenti è proprio la condivisione (share): una situazione resa possibile da un incontro tra pari, dove nessuno deve “imporre” il proprio modello di business e non c’è competizione.
Ciascuno porta la propria esperienza e la propria conoscenza specifica (know-how), facendo sì che tutti possano imparare dagli sbagli e dai successi già vissuti dagli altri.
Concretamente: un gran risparmio di tempo e risorse.
Pensiamo ad esempio alla necessità di scegliere un fornitore, trattare un prezzo, implementare una soluzione informatica od organizzare un’attività promozionale.
Si può prendere ad esempio quanto già fatto da altri e adattarlo alle proprie esigenze, senza dover ricominciare tutto da capo: tempo e soldi risparmiati.
Si può valutare l’inserimento di un nuovo brand o fornitore in base alla soddisfazione espressa da altri che hanno esigenze simili se non uguali e verificare il prezzo concordato. Anche qui: un risparmio di tempo e di soldi.
Gli esempi si sprecano, perché davvero questa task force condivide tutto.
Qui nascono anche nuove idee e si creano sinergie per sviluppare le nuove attività.
Ma è sempre facile?
Il nostro lavoro è anche quello di capire se tutto ciò che ci hanno raccontato è davvero così “facile a farsi”, come sembra guardando in faccia e chiacchierando con queste persone, così serene nel loro lavoro.
Probabilmente la risposta è “ni”: mettere insieme tante esperienze e persone diverse, che lavorano su mercati che hanno un livello diverso di maturità ed evoluzione non è così facile, ma l’approccio con cui lavora questa task force lo rende facile.
In altre parole, essere lì allo stesso tavolo come colleghi, con uno scambio tra pari e non tra competitor, aiuta. Ancor di più aiutano l’approccio pragmatico e la voglia di confrontarsi per imparare, tanto dai successi quanto dagli sbagli, la spinta all’integrazione e l’apertura mentale che caratterizza Groupauto International.
Tradurre poi in azioni concrete, ciascuno nel proprio paese, le idee emerse in questi incontri non è sempre automatico, né semplice e immediato; avere chiari gli obiettivi, però permette di procedere con costanza e determinazione.
E anche questo vuol dire essere un network internazionale.