Articoli | 01 July 2015 | Autore: Tommaso Caravani

A Parigi per scoprire il futuro dell’aftermarket

Equip Auto 2015 punta a diventare il faro sulle nuove tendenze nel mondo aftermarket: dall’impatto del digitale ai modelli distributivi e riparativi. Mario Feims, direttore dell’ente organizzatore della manifestazione, ci ha spiega perché vale la pena fare un salto a Parigi a ottobre.

Inutile negarlo, Equip Auto era la fiera internazionale degli anni “dispari”, poi, per una serie di traversie di cui l’organizzazione non ha effettivamente particolari responsabilità, ha perso un po’ di colpi. 

Tanto per ricordare qualche fatto si potrebbe iniziare con l’11 settembre 2001 (pochi giorni prima dell’apertura della manifestazione) poi le edizioni segnate dagli scioperi o la coincidenza delle date con il ramadam, che sarebbe il meno visto e considerata la situazione geopolitica del Nord Africa, zona a maggioranza francofona e da sempre bacino di visitatori internazionali della manifestazione.

Nonostante questo, Equip Auto continua a resistere e per quest’anno rilancia la propria offerta puntando a tornare a essere la fiera europea dell’aftermarket degli anni “dispari”. 

Le ricette? Puntare sulla tecnologia e sulle nuove tendenze, perché il ruolo delle fiere è cambiato e oggi si punta a diventare barometro di ciò che sta cambiando sul mercato di riferimento e di cosa è destinato a modificarsi negli assetti tanto della riparazione quanto della distribuzione di ricambi e attrezzature. 

Perché andare ad Equip Auto?
Lo abbiamo chiesto direttamente a Mario Fiems, direttore della business unit manufacturing and transport di Comexposium, ente che organizza Equip Auto, ma anche Solutrans.

L’aftermarket sta cambiando, bisogna rimanere al passo con i tempi. Il perché fare una gita a Parigi, al di là della bellezza della città, lo spiega proprio Mario Fiems: “Oggi ci sono vari macro fattori che sono destinati a impattare in maniera importante sul mondo del post vendita e, mi permetto di dire, sull’economia in generale. A livello generale, abbiamo subito una crisi economica che ha portato a una trasformazione globale del modello industriale, dalle delocalizzazioni alla crescita di poli di eccellenza in ricerca e sviluppo. Un’altra conseguenza della mancanza di liquidità è stata la crescita di fenomeni di cui per anni si è parlato, ma che solo oggi stanno diventando massivi. Penso ad esempio al car sharing e alla crescita del noleggio, fenomeni che stanno crescendo in Europa e sono la conseguenza della percezione differente che gli automobilisti hanno sempre più del bene auto. La proprietà non è più un obbiettivo sociale, soprattutto per le nuove generazioni”. 

L’altro grande cambiamento Fiems lo identifica nel progresso tecnologico delle stesse vetture, con intervalli di manutenzione sempre maggiori e una complessità che aumenta di giorno in giorno e rende sempre più difficile il mestiere dell’autoriparatore. Perché “sebbene il fatturato del comparto non abbia subito grandi perdite” è nel numero di lavorazioni che si è avuto un calo. “Il mercato dell’auto in Europa è un mercato maturo, con un contenuto tecnologico elevato, è impossibile pensare di creare business agendo sulla leva dei volumi, lo si può fare solo attraverso una crescita a valore” spiega Fiems.

Analizzare le nuove tendenze e formarsi in fiera
Ma il passo cruciale Fiems lo tocca quando affronta il tema, ben più vasto, dell’impatto dell’economia virtuale su quella reale. In sostanza, sostiene Fiems, il ruolo delle fiere è cambiato. Un tempo luogo di contrattazione, oggi sempre più luogo di formazione e analisi delle tendenze. Per questo Equip Auto ha organizzato un’importante programma di incontri a tema e training direttamente in fiera. Perché, proprio in fiera, troppo spesso ci si dimentica che espositori e visitatori vivono in un mondo reale, fatto di problemi e opportunità che il settore deve saper intercettare e anticipare laddove possibile.

Tra questi sicuramente l’impatto del digitale, un mondo ancora poco compreso dagli attori del settore, cui la fiera vuole dare qualche spunto. 

E così, per la prima volta, una fiera aftermarket si trasforma in incubatore di nuove iniziative imprenditoriali. Ad Equip Auto, infatti, esporrano 100 start-up digitali invitate dall’ente fieristico a mostrare le proprie soluzioni per il futuro: dalla mobilità alternativa a quello che viene comunemente chiamato l’internet delle cose (internet of think o IOT), ossia la possibilità di connettere in rete oggetti già noti con potenzialità ancora tutte da esplorare nel campo della mobilità. 

Insomma, Equip Auto si pone come fiera “business”, dove il business non passa solo dai contratti, ma anche dal cogliere le nuove opportunità che conseguono dai cambiamenti in atto, in altre parole scoprire “le nuove tendenze di mercato”.

Il ruolo delle reti
Proprio rimanendo in tema di sviluppo tecnologico, Fiems è convinto altresì che il futuro dell’autoriparazione sia legato a doppio filo con quello dello sviluppo di reti di assistenza sempre più competitivi. 

“Oggi per un autoriparatore è sempre più difficile rimanere aggiornato e preparato alle nuove sfide. Non solo perché la riparazione diventa più complessa, ma anche perché serve una mentalità nuova per essere sul mercato”. Fiems si riferisce in particolare al mondo del web, sempre meno trascurabile da chiunque voglia lavorare in mondo reale, perché sempre più gli automobilisti utilizzano le nuove tecnologie anche solo per “scegliere” il riparatore. 

“Non essere da soli significa anche sfruttare le competenze e le economie di scala di un gruppo”, afferma Fiems, e per questo le reti avranno un ruolo importante nella manifestazione, così come le aziende “pure digital” che si occupano di canalizzare la riparazione dal web. 

Se da una parte, quindi, mancheranno come espositori i grandi nomi della vendita di ricambi online (che comunque parteciperanno in veste di visitatori), saranno presenti i grandi siti “market place”, cioè quei siti che raccolgono le informazioni sui riparatori e permettono ai visitatori di recensirne i servizi. 

Al di là delle considerazioni di merito sul fenomeno, questi rappresentano una realtà che è impossibile ignorare.

L’ente offrirà anche un aiuto concreto ai riparatori nel processo di digitalizzazione, con uno spazio dedicato alle aziende web che si occupano di marketing digitale, perché quello dei servizi web è, a tutti gli effetti un nuovo trend.

Internet e web
Non bisogna dimenticare come la Francia, infatti, nel mondo dell’online rappresenti sicuramente un’eccellenza nel panorama europeo. Nel solo settore della vendita ricambi è qui che sono nati alcuni dei più grandi venditori online di ricambi, ma è anche il paese che per primo, dopo gli Stati Uniti ha saputo sfruttare l’avvento della digitalizzazione, inventando, ad esempio, le vendite ad evento (i famosi saldi tutto l’anno che oggi tanti siti, anche nostrani propongono) e che, grazie a un modello distributivo unico in Europa è riuscita a imporre modelli di ecommerce ancora difficilmente raggiunti dagli altri paesi in tutti i settori (si pensi a Auchan, Leroy Merlin, Decathlon tanto per fare qualche nome).

Internazionalizzazione
Detto questo, Equip Auto rimane comunque una fiera di livello internazionale, che vuole giocarsi la sua partita nel mercato globale delle manifestazioni espositive. Ecco quindi che l’edizione 2015 punta su quei paesi che offrono prospettive di sviluppo anche in campo internazionale: l’ente ha infatti invitato ufficialmente delegazioni di buyer da Marocco, Tunisia e Polonia, che rappresentano il target di quest’anno, perché “in controtendenza” nel mercato e offrono molte opportunità. Un programma concreto che già dal lunedì prevede incontri b2b con le delegazioni internazionali oltre a focus di approfondimento su questi paesi.
 

Equip Auto 2015
Quando: 13-17 ottobre 2015
Dove: Parc des expositions, Paris Nord Villepinte
Orari: tutti i giorni dalle 9 ale 18 + giovedì apertura straordinaria fino alle 21
Costo biglietti: 15 euro online, 25 euro sul posto
Chi: operatori dell’aftermarket e dei servizi per tutti i veicoli
Cifre: 1.500 espositori su una superficie di 100.000 m², e sarà a disposizione di 100.000 operatori professionali internazionali attesi durante i 5 giorni della fiera.

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