Articoli | 02 November 2015 | Autore: Giuliano Tosi

Turbocompressore Garrett, dove l’affidabilità è di casa

La sostituzione di un turbocompressore è un intervento complesso e delicato, per le competenze tecniche che richiede e per il valore percepito di questo intervento: il cliente si aspetta infatti un lavoro a regola d’arte e di non dover tornare in officina a distanza di breve tempo. Ecco perché Honeywell suggerisce e spiega le ragioni per scegliere i turbocompressori Garrett.

 

La sostituzione del turbocompressore è un intervento delicato e per fare un lavoro a regola d’arte è necessario scegliere bene anche cosa montare. 
Honeywell suggerisce di utilizzare sempre prodotti originali Garrett, nuovi o rigenerati, mettendo sull’avviso i propri clienti rispetto all’utilizzo di prodotti di scarsa qualità o contraffatti, al fine di assicurare a se stessi e ai propri clienti una riparazione duratura e affidabile. 
A supporto degli installatori, Honeywell ha redatto anche una breve guida per riconoscere un prodotto originale Garrett e ha messo a punto uno strumento online per stabilire l’autenticità di un turbo Garrett originale partendo dal codice Garrett, oppure da quello OE o tramite la ricerca per marca e modello del veicolo (https://garrett.honeywell.com/it/product-search/).
Sul sito sono inoltre disponibili numerosi strumenti a supporto dell’installatore, come ad esempio il video per una corretta installazione, una guida passo a passo, una casistica di problemi con le soluzioni. In altre parole, oltre a un prodotto di qualità, Honeywell mette a disposizione dei propri clienti le proprie competenze e il know-how assicurando un servizio di assistenza tecnica completo.

Omologazione turbo? Un passo avanti

Non dappertutto le normative sono uguali e questo può creare delle difficoltà, soprattutto in termini di sicurezza. Un ulteriore passo avanti per quanto riguarda l’omologazione dei turbocompressori arriva dall’Italia, che si uniforma così a quanto già stabilito da Germania e Spagna.
L’Ufficio della Motorizzazione Civile di Milano, infatti, ha recentemente pubblicato una circolare che porta l’Ente a essere in linea con il ministero Federale dei Trasporti (BMVI) tedesco e il ministero spagnolo per l’Industria, l’Energia e il Turismo, diventando la terza agenzia normativa in Europa a pubblicare una dichiarazione che include i turbocompressori tra i componenti automobilistici per cui è necessaria l’omologazione. 
La motivazione data è che i turbocompressori sono determinanti ai fini del raggiungimento degli obiettivi ambientali e di sicurezza, che potrebbero risultare compromessi dall’utilizzo di parti aftermarket non idonee.
Nei tre Paesi citati, per i turbocompressori alternativi agli originali si richiedono solitamente certificazioni specifiche per i componenti o un collaudo del veicolo, che potrebbe includere un test delle emissioni con esito positivo. Si tratta di un’importante considerazione di cui autoriparatori e installatori dovrebbero tenere conto per se stessi e per inserirla tra le raccomandazioni da fornire ai clienti. 
Honeywell ha ben accolto la recente dichiarazione della Motorizzazione, sottolineando ancora di più la necessità di scegliere un prodotto di qualità quando si sostituisce il turbocompressore. 
A tal proposito, Olivier Rabiller, vicepresidente di Honeywell Transportation Systems e amministratore delegato di Business Development, High Growth Regions and Aftermarket, ha dichiarato: “L’Ufficio Motorizzazione Civile Milano dà seguito a ciò che Spagna e Germania hanno già chiarito in dichiarazioni recenti, allineandosi alle direttive europee di prevedere il mantenimento di standard più severi sulle emissioni, nonché requisiti per un maggiore risparmio di carburante. Si tratta di un problema chiave per il settore, per le officine e i proprietari dei veicoli, poiché nessuno trae vantaggio dall’utilizzo di componenti sostitutivi che non permettono al veicolo di funzionare come previsto”. 
“Gli installatori possono trovarsi a dover eseguire più volte le stesse riparazioni in garanzia, mettendo a rischio anche i propri clienti, considerate le spese che questi dovrebbero sostenere in caso di prestazioni insufficienti del motore, con conseguenti problemi riguardanti emissioni o consumo di carburante” ha affermato Rabiller. 

 

Come distinguere un Garrett originale già dalla scatola

La qualità e l’autenticità dei turbo Garrett inizia dall’imballo del prodotto. L’azienda utilizza un formato di imballo facile da riconoscere a livello mondiale, con dimensioni della confezione adattate per essere compatibili con le specifiche locali.
L’imballo Garrett originale presenta un “lettering” distintivo e tre elementi protetti da marchi.
L’immagine esclusiva della “ventola” è inoltre protetta e facile da identificare. 
Se alcuni di questi elementi sull’imballo ricevuto risultano alterati o mancanti e non riflettono la grafica aziendale, il prodotto all’interno non è un turbo Garrett originale.


L’età d’oro del turbo: le previsioni di Honeywell

Un’indagine pubblicata da Honeywell sul futuro dei turbocompressori e sulla tecnologia applicata a questo componente lascia spazio a prospettive di crescita e miglioramento per il settore.
Infatti, le case auto sembrano essere sempre più orientate verso l’utilizzo di questa soluzione per ottenere una risposta più performante del motore, tanto che si prevede per il 2020 un aumento nell’impiego di questa tecnologia nelle varie applicazioni, che andrà a occupare una fascia di mercato che si attesterà intorno al 47%.
In particolare, per quanto riguarda i motori benzina e diesel sovralimentati a 3 cilindri, il trend di crescita è positivo a livello globale sui veicoli entry-level e di medio segmento. La crescita media del settore entro il 2020 sarà del 30%, stimando in 7 milioni di motori 3 cilindri venduti sempre entro il 2020. A mantenere però la leadership saranno i motori 4 cilindri che avranno sempre un ruolo determinante, raggiungendo il 75% dei motori turbo per i mezzi leggeri. 
Anche i diesel con tecnologia multi-stadio sono destinati a crescere, perché permettono migliori prestazioni senza contravvenire alle norme sull’inquinamento. Secondo Honeywell, entro il 2020 inoltre, più di 2 milioni di nuovi veicoli leggeri all’anno saranno dotati di sistemi turbo multi-stadio, e Honeywell si prepara a lanciare la prima applicazione a due stadi del settore con due turbo a geometria variabile combinati in serie. 
La penetrazione dei veicoli ibridi “plug-in” crescerà dal 4 al 7% del mercato globale. Approssimativamente, il 25% di questi veicoli utilizzerà motori con turbo, una percentuale ben maggiore rispetto al 10% attuale, che aprirà le porte a un futuro miglioramento della propulsione elettrica e dei sistemi di recupero energia.

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Tags: turbocompressore garrett

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