(Se non si sa dove conviene) - Il mercato è ipersaturo: oltre 8.100 centri che aumentano al ritmo di uno al giorno. È bene verificare la convenienza economica della propria provincia con l’Indice di Opportunità Economica – si consiglia di farlo anche se il centro lo si ha già.
“Bastano tre revisioni al giorno e ti ripaghi la linea”. Questa è la formula magica di chi vende attrezzature per convincere un meccanico a istallare una linea di revisione. Intendiamoci, il fornitore non mente quando dice che con tre revisioni al giorno si ripaga la linea nell’arco di cinque anni. Peccato che, oltre alle attrezzature, ci sono molti altri costi fissi che gravano sul bilancio, a partire dal costo del responsabile tecnico. Inoltre, dopo venti anni di crescita, sta per arrivare una crisi che durerà almeno sette anni.
Regola Nr.1: stare fuori dal gregge
Per arrivare a pareggiare costi e ricavi, tre revisioni al giorno non bastano: ne servono almeno otto. Il punto di pareggio di un centro con una linea e un responsabile tecnico è di 90.000 euro, pari a 2.000 revisioni/anno. Occorre lavorare tutti i giorni, inclusi i sabato mattina, per un totale di 245 giornate. Se si lavora “solo” 220 giorni, servono nove revisioni.
Prima di aprire un centro bisogna porsi mille domande: “Quanti centri ci sono nel raggio di 5-10 chilometri? Quanti entro 1 chilometro dalla propria officina? Da quanto tempo lavorano? Sono centri corretti o furbetti? Quante revisioni fanno all’anno? Ma, soprattutto, quante revisioni si potranno fare ogni giorno?”
Bisogna evitare l’errore di pensare che, visto che di centri in zona se ne stanno aprendo molti, allora lo possono fare tutti.
Il “se-lo-fanno-tutti-vuol-dire-che-va-bene” è una delle armi segrete del marketing moderno (che i politici usano da secoli): gli esperti di tecniche di persuasione lo chiamano “principio della riprova sociale”. Tale principio dice che se molti agiscono in un certo modo, sempre più persone riterranno che quel comportamento sia corretto e lo imiteranno. Detto terra-terra: è da gregge di pecoroni. Chi vende la linea è facile che elenchi un po’ di nomi di chi in zona ha un centro e lavora bene: attenzione, sta agendo sulla riprova sociale.
Regola Nr.2: studiare il mercato esteso
Un altro errore è quello di basarsi solo sul proprio mercato locale.
Ora, è giusto fidarsi della propria esperienza, ma il mercato sotto casa è solo un piccola parte di un tutto più vasto: parte dal quartiere, si estende al comune, si allarga ai comuni vicini, via via sino alla provincia e alla regione. Se non si conosce almeno il mercato provinciale si rischia di sottovalutare il rischio. Osservatorio Revisione Veicoli pubblica trimestralmente il rapporto “Inserto Speciale IOE” che indica la convenienza economica a gestire un centro in ciascuna delle 110 provincie italiane; il rapporto è scaricabile dalla pagina “Risorse Gratuite” del sito.
I.O.E.: Indice di Opportunità Economica
La tabella 1 riporta un estratto dell’Inserto Speciale IOE di settembre con 15 provincie su 110. Le colonne chiave sono le ultime due a destra. I colori aiutano il colpo d’occhio: Verde, il centro medio fa più di 2.000 revisioni/anno, è sopra il punto di pareggio e può fare utile; giallo, il numero di revisioni varia tra un +/-5% rispetto al punto di pareggio; rosso, sotto il punto di pareggio, si lavora in perdita; bianco, le tre provincie migliori; nero, le tre peggiori.
Ecco qui i numeri dell’IOE:
maggiore di 1=utile; 1=pareggio; minore di 1=perdita. Tanto più l’IOE è maggiore di 1, tanto maggiore è la probabilità di ritorno dell’investimento e viceversa.
La tabella 2 mostra quante provincie sono verdi-gialle-rosse nei trimestri. A settembre 68 sono rosse.
Per capire l’impatto di nuovi centri, è da guardare Medio Campidano: nel 2014 erano in tre, nel terzo trimestre ne hanno aperti due; statisticamente significa una perdita di 193 revisioni per ciascun centro già esistente e volumi più bassi per tutti. Domanda: investireste in quella provincia? E a Barletta? E a Como? Forse no.
È possibile tenersi aggiornati seguendo anche il blog all’indirizzo internet citato in testa all’articolo.
Scarica i dati aggiornati su: www.osservatoriorevisioneveicoli.com