Esistono dati, statistiche e analisi di mercato praticamente su tutto: nuovo, usato, ricambi, accessori, pneumatici, eccetera. Tutto, tranne che sulla revisione veicoli. Oggi questo vuoto è colmato: c’è Osservatorio Revisione Veicoli.
È uno dei mercati minori dell’auto ma tra i più battagliati. Per gli alti costi di investimento e i bassi fatturati realizzabili, la logica sconsiglia di investirci. Eppure ci si buttano in tanti, come se fosse l’ultima frontiera perché sperano di creare traffico d’officina.
È il mercato della revisione veicoli in cui, ogni anno, entrano a centinaia. Spesso non sanno minimamente a cosa vanno incontro, perché ignorano totalmente le dimensioni e le dinamiche del business; eppure lo fanno. Una volta dentro, continuano a navigare alla cieca, senza capire sa vanno bene o male rispetto al mercato perché mancano loro le informazioni utili. Oggi, finalmente, esistono dati, statistiche e analisi del mercato e delle sue tendenze.
Osservatorio Revisione Veicoli, il primo Centro Studi dei Centri di Revisione
A partire da questo numero, in collaborazione con Osservatorio Revisione Veicoli, parliamo di revisioni e vi “diamo i numeri” per conoscere il presente e anticipare il futuro.
Iniziamo con alcune nozioni base:
2) negli anni dispari i volumi salgono, in quelli pari calano. La tendenza si sta smorzando, ma solo tra qualche anno i volumi saranno livellati. Il grafico 1 mostra l’andamento a montagne russe degli ultimi dieci anni;
3) i volumi annui sono prevedibili con buona precisione; questo è il solo mercato dove è possibile stimare i prossimi quattro anni con basso margine d’errore.
Quale imprenditore non sogna di conoscere il mercato futuro?
È semplice: basta sommare il revisionato di due anni fa all’immatricolato di quattro anni fa e sottrarre le radiazioni di un anno fa e di quest’anno dei veicoli che dovrebbero fare la revisione quest’anno. La difficoltà è stimare le radiazioni (e gli imprevisti). OK, è abbastanza semplice.
4) il numero di centri cresce da anni al ritmo di un centro al giorno. Se vi dicono che rallenta, non credeteci: è solo un arresto tecnico per MCTCNet2. Dal 2016 si torna a crescere. Il grafico 2 mostra la crescita degli ultimi dieci anni.5) il mercato della revisione è delle officine indipendenti; case auto e concessionari hanno snobbato per anni il business perché ritenuto povero. Salvo rare eccezioni, la revisione è stata lasciata alla sottorete. Oggi diversi marchi guardano alla revisione come un’opportunità per le loro reti primarie. Le officine indipendenti non abbiano timore: è troppo tardi.
6) la revisione è un servizio di “prossimità”: il cliente va dove è più comodo. Se il centro non è sulla sua strada per casa, scuola, ufficio, non lo prende.
7) nel 2002 le officine valevano il 70% delle revisioni di un centro; oggi il 20%; questo è uno dei motivi della continua apertura di nuovi centri. Le officine perdono prerevisioni e riparazioni e cercano di recuperare.
2015, ultimo anno di vacche grasse
Nel 2015 verranno superati per la prima volta 14 milioni di autoveicoli e 1,9 milioni di motoveicoli ma quest’anno è già iniziato il calo delle prime revisioni per via delle basse immatricolazioni del 2011. Dal 2016 i numeri inizieranno a calare per un calo strutturale del mercato. Dato che i centri continueranno a crescere, il volume procapite precipiterà. Per i motoveicoli andrà anche peggio.
Il futuro è nel marketing e nel fare network
Oggi i centri non sanno fare marketing e sono troppo divisi. Chi si organizza, vince.
Su questo tema ci torneremo.
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